Dieci anni sul web tra moda, viaggi e lifestyle: intervista a Irene Colzi
L'influencer sestese: 'Era solo un hobby e quindi lo facevo senza aspettative, per divertirmi!'
lunedì 11 novembre 2019 11:22
Ha spento pochi giorni fa le sue prime 10 candeline, festeggiando i suoi primi 10 anni sul web. La sua carriera conta un blog in cui parla di moda, viaggi, lifestyle e non solo, partecipazioni a programmi radiofonici e televisivi e addirittura un libro. È di Sesto Fiorentino, ma ha ampiamente scavalcato i confini fiorentini e adesso è una delle fashion blogger, influencer e content creator più conosciute in Italia.
Se seguite i social network e siete appassionati di moda oppure siete dei semplici sestesi e fiorentini forse avete capito di chi stiamo parlando: lei è Irene Colzi e il suo blog si chiama Irene’s Closet. Noi l’abbiamo incontrata ed ecco cosa ci ha raccontato!
Partiamo dall’inizio. Una mattina di dieci anni fa, Irene Colzi si è svegliata e…
"E ha avuto la bellissima idea di aprire il suo blog, Irene’s Closet. Stavo scrivendo la tesi e nei momenti di pausa, cercando sul web, visto che sono sempre stata appassionata di moda, avevo scoperto delle ragazze americane che pubblicavano sui loro blog i loro look quotidiani. Quindi, anche dietro consiglio del mio ragazzo, abbiamo deciso di creare il blog, che era prettamente un blog di moda e di outfit”.
Moda, viaggi, lifestyle e benessere. Il tuo blog e i tuoi social, infatti, sono cambiati nel tempo...
“Quando ho iniziato 10 anni fa avevo deciso di condividere semplicemente i miei look e quello che mi piaceva a livello di moda, non avevo idea che quello che stavo facendo si sarebbe potuto trasformare in un lavoro. Era solo un hobby e quindi lo facevo senza aspettative, per divertirmi. Con il tempo sono anche cresciuta come persona e di conseguenza le sfere di interesse e di competenza si sono allargate. Grazie anche ai social network ho assunto un’autorevolezza non soltanto nel settore del fashion, ma anche in altri ambiti ed è per questo che poi sono riuscita ad ampliare le tematiche: al fashion ho aggiunto il beauty e poi il lifestyle in generale, dal viaggio al mondo dei pet, fino alla cucina e alla palestra”.
Come hai festeggiato questo decimo anniversario?
“Questi dieci anni li ho festeggiati mentre ero in viaggio ad Aruba e proprio il 28 ottobre abbiamo creato un video con il riassunto del percorso di questi dieci anni di attività”.
Qual è la cosa più bella che ti ha portato questo lavoro?
“Forse la conoscenza di tantissime persone in tutto il mondo. Ogni viaggio mi ha fatto crescere come persona e ha cambiato le mie consapevolezze”.
E invece la più grande difficoltà?
“Assolutamente il fatto di dovermi tenere al passo con i tempi. Per rimanere a galla è necessario trasformarsi ed è una cosa molto difficile e faticosa, però è quello che con molta forza di volontà mi ha fatto raggiungere i dieci anni di attività”.
Non è di molto tempo fa la notizia della nascita di un corso di laurea per diventare Influencer. Cosa ne pensi?
“Penso sia fuorviante parlare di un corso di laurea per Influencer. Si può parlare di corso di laurea in professioni del web, per imparare a lavorare con i social network o comunicare sul web. La parola influencer vuol dire influenzare e quindi avere una capacità di influenza sull’audience, che arriva con il tempo e non si può imparare. Si possono apprendere gli strumenti per farlo, ma non necessariamente si ha il fattore X per riuscire effettivamente a venire fuori”.
Restando nell’ambito influencer, se apriamo il web vediamo persone che apparentemente si divertono, viaggiano, fanno pubblicità a prodotti o marchi. Domanda scomoda: l’immagine che trasmetti, secondo te, è quella di una donna che lavora oppure no?
“Allora, credo di aver fatto un grande lavoro per trasmettere un’immagine diversa da quella dell’ “influencer medio”. Cerco sempre di far trasparire che dietro al mio lavoro c’è un grande impegno e che niente arriva da solo: cerco quindi di far vedere sempre il backstage o che ci svegliamo all’alba e andiamo a letto tardi per creare contenuti”.
E incoraggeresti un ragazzo o una ragazza di oggi a intraprendere la tua strada?
“Li incoraggerei a diventare content creator, che poi è quello che sono io, cioè a creare contenuti per il web in base alle proprie competenze. Influencer può diventare anche un’ostetrica che vuol dare consigli per le partorienti o una nutrizionista che vuol dare suggerimenti sull’alimentazione, ma si tratta comunque di persone che hanno una competenza specifica che sia di interesse per le persone. Il pubblico è stanco di influencer improvvisati e ha sempre più voglia di informazioni professionali e accurate”.
In questi dieci anni hai raccontato anche di Firenze. Visti anche i tuoi numerosi viaggi, per cosa Firenze è imbattibile, rispetto ad altre città? E su quale aspetto, invece, deve ancora migliorare?
“Sicuramente Firenze, dal mio punto di vista, è uno dei luoghi più iconici d’Italia, anche quando sono a giro per il mondo e parlo dell’Italia e di Firenze, si illuminano gli occhi a tutti. La grande forza di Firenze è quella di essere una città piccola, concentrata e fruibile, ogni passo che fai è come fare un passo nella storia... è come un museo a cielo aperto! Tra le cose da migliorare sicuramente ci sono le infrastrutture e l’accessibilità!”
Progetti per il futuro? E come ti vedi tra dieci anni?
“Devo continuare a tenere d’occhio le nuove tendenze, ad esempio adesso è iniziata la corsa verso un nuovo social network che è Tic Toc, devo continuare a rinnovarmi e ci sono alcuni progetti che mi auguro di realizzare! Tra dieci anni vorrei essere come adesso, felice di quello che faccio, continuare la mia storia con Giovanni… con un’evoluzione ovviamente! Dal punto di vista professionale, mi vorrei vedere ancora fare questo lavoro, con le modifiche del caso perché chissà che social o mezzi di comunicazione ci saranno”.
Potevamo congedarci da Irene senza chiederle dei consigli? Ovviamente no! E allora ecco alcune pillole fashion: “Per questo inverno, ci sono sicuramente tre capi che non possono mancare nell’armadio: un maglione oversize, un cappotto sartoriale e dei jeans slouchy. Per quanto riguarda i colori, divertitevi con il nero, i colori della terra e il bianco!”