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Firenze, rinnovato il protocollo che vede Prefettura e Comuni uniti contro le infiltrazioni mafiose

Sorvegliati speciali: edilizia, urbanistica e attività del commercio

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giovedì 10 ottobre 2019 14:14

Voluto dalla Prefettura di Firenze l'innalzamento della soglia di attenzione per prevenire le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. Grazie al rinnovo di un importante protocollo di settore, firmato oggi, giovedì 10 ottobre, a Palazzo Medici Riccardi tra la Prefettura, i Comuni della Città Metropolitana fiorentina e le Unioni dei Comuni del Mugello, del Chianti Fiorentino, del Valdarno e Valdisieve e del Circondario Empolese Valdelsa, è implementato il livello dei controlli.

 

Oltre al prefetto Laura Lega, che per l'occasione ha voluto presenti il direttore della Direzione Investigativa Antimafia Giuseppe Governale e il procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale e procuratore distrettuale antimafia Giuseppe Creazzo, erano presenti tutti i sindaci del territorio fiorentino, sottoscrittori dell'accordo, le autorità civili e militari e un'ampia rappresentanza delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e delle organizzazioni sindacali.

 

La Toscana è terra di conquista per la mafia, che negli anni ha cambiato stile: non più omicidi ma doppio petto e affari, a volte addirittura con le amministrazioni pubbliche – ha commentato su Facebook il sindaco Dario Nardella - Per questo abbiamo firmato con la Prefettura un patto per la trasparenza degli appalti, con l’innalzamento delle soglie e maggiori controlli. Una collaborazione efficace, un passo avanti contro la corruzione e le organizzazioni criminali”.


L'intesa conferma i contenuti stipulati nel 2015, con alcune importanti novità. Al precedente accordo sono stati aggiunti due articoli che puntano ad attuare interventi preventivi sempre più puntuali per garantire una maggiore tutela della legalità, approfondendo i controlli in quei settori che possono essere più facilmente aggrediti dalla criminalità organizzata, anche se apparentemente insospettabili, dietro i quali possono celarsi insidie pericolose per il tessuto economico locale, minando lo sviluppo "sano" del territorio.

 

L'articolo 8 prevede l'impegno da parte degli enti firmatari a richiedere alla Prefettura le informazioni antimafia nei confronti dei soggetti privati che cedono al Comune le aree di territorio da destinare ad uso pubblico dopo aver realizzato le cosiddette "opere di scomputo". Analogo obbligo per ogni singolo atto di concessione edilizia privata per gli interventi che superano i 2mila mq. Informazioni antimafia da acquisire anche dai concessionari e/o enti gestori di interventi infrastrutturali di urbanizzazione che la giurisprudenza, anche comunitaria, ritiene vere e proprie opere pubbliche essendo destinate ad essere inglobate nel patrimonio indisponibile dell'ente locale che ne garantisce la fruizione collettiva.

 

L'articolo 9 introduce controlli stretti alle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, a quelle ricettive, di intrattenimento, giochi, raccolta di scommesse, vendita al dettaglio e all'ingrosso. Con un'attenta azione di analisi e monitoraggio dei passaggi di proprietà o di gestione, sarà possibile intercettare più facilmente i fenomeni di riciclaggio, usura ed estorsione. Su questo fronte le Polizie Municipali giocheranno un ruolo di primo piano, con serrati controlli di polizia amministrativa per verificare il rispetto delle normative di settore e procedere, nel caso di mancata osservanza delle prescrizioni di legge, alla sospensione o alla revoca delle autorizzazioni, fino alla cessazione della stessa attività. Da questo punto di vista, è essenziale la circolarità delle informazioni raccolte ed infatti l'articolo 9 prevede che i Comuni segnalino alla Prefettura, ogni quattro mesi, le variazioni di titolarità delle attività commerciali, considerate a maggior rischio di infiltrazione, che possono costituire "indicatori sintomatici" di attività da tenere sotto stretta osservazione.
 

Foto tratta dal comunicato del Ministero dell'Interno

 
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