Firenze, gli studenti scendono in piazza: il corteo in centro
Da piazza San Marco a piazza Santa Maria Novella
venerdì 12 ottobre 2018 15:04
Hanno sfilato dietro allo striscione "Da ogni scuola a ogni strada ci riprendiamo tutto" gli studenti fiorentini, per il primo corteo dell'anno nelle strade del centro cittadino. Partiti intorno alle 9 di oggi, venerdì 12 ottobre, da piazza San Marco, centinaia di studenti hanno sfilato in un corteo organizzato dagli studenti medi, dalla Rete dei Collettivi Fiorentini, e appoggiato anche dai collettivi universitari.
"Noi ci siamo! E vogliamo farci sentire! I problemi ci sono, li vediamo, li analizziamo e vogliamo risolverli. Perché come studenti esigiamo istruzione e non repressione: vogliamo partecipare attivamente, come soggetti e non come oggetti delle pessime riforme che ormai da troppo tempo seguono una logica di profitto e sfruttamento a discapito della valorizzazione degli spazi e del diritto allo studio per tutti e tutte. Non vogliamo essere trattati come automi, perché, se dobbiamo agire, lo faremo con la nostra testa. Per questo continuiamo a lanciare cortei, perché non ci stancheremo mai di far sentire la nostra voce: perché non siamo indifferenti, siamo partigiani!", dicono gli studenti su Facebook.
I ragazzi hanno manifestato fino a piazza Santa Maria Novella. Contro l'altenanza scuola lavoro e per più investimenti nell'istruzione: "Ci sono ragazz* che nell'alternzanza scuola-lavoro si infortunano senza essere tutelat* e lavorano senza essere pagat*; Ci sono scuole che ricevono fondi per badge, quando in altre crollano soffitti e non funzionano impianti; Ci sono distinzioni indecenti tra licei ed istituti che non consentono un accesso egualitario al diritto allo studio; Ci sono sezioni d'élite alle quali solo chi è ricco può accedere, mentre gli altri finiscono con l'essere reclusi in classi di serie B; Ci sono fondi stanziati per garantire alle scuole la 'sicurezza' dei poliziotti e dei cani antidroga, piuttosto che essere destinati a un'istruzione pubblica, laica, solidale. Il mondo va avanti, ma nella direzione sbagliata: quello che emerge è il quadro di una scuola che, invece di unire, divide, che, invece di istruire, indottrina. Noi non ci stiamo e invitiamo tutti ad aprire gli occhi su una realtà che dobbiamo contestare: per far sentire la nostra voce, per far valere le nostre idee".