Firenze, sequestrato bar pasticceria in Borgo Ognissanti
Provvedimento disposto in via di urgenza dalla Procura Distrettuale Antimafia
martedì 12 giugno 2018 14:01
Sequestro preventivo per un bar pasticceria in Borgo Ognissanti a Firenze. Nella mattinata di oggi, martedì 12 giugno, i carabinieri e la guardia di finanza hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, disposto in via di urgenza dalla Procura Distrettuale Antimafia, per reati di bancarotta fraudolenta.
Il provvedimento fa parte delle indagini che lo scorso 27 marzo avevano portato all’arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare di due pregiudicati palermitani, fratelli, e di altri due indagati, ritenuti responsabili di avere finanziato e organizzato un’associazione per delinquere finalizzata alla coltivazione, in Spagna, di ingenti quantitativi di marijuana da importare e commercializzare in territorio nazionale.
Le indagini, come riporta una nota diffusa dai militari, avevano consentito di definire un quadro indiziario a carico di undici indagati, nei cui confronti erano state contestate le ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, infatti, i fratelli avevano costituito società commerciali fittizie, intestate a prestanome, così schermando la titolarità e comunque la disponibilità effettiva del bar–pasticceria, a loro riferibile, ed avevano cagionato il fallimento di tali società omettendo sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte.
Le successive indagini hanno portato ad appurare che nel 2016 i fratelli, in qualità di amministratori di fatto di una societa’ dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze nel 2017, in concorso con il legale rappresentante della stessa, mero prestanome, e con un imprenditore fiorentino, avrebbero distratto la somma di 50mila euro e lo stesso bar pasticceria, di cui la società era proprietaria, trasferendolo senza alcun corrispettivo ad altra ditta riconducibile agli indagati, appositamente costituita.
Il sequestro del bene, il cui valore ammonta a circa un milione di euro, come riportano i carabinieri, è finalizzato ad evitare che la libera disponibilità dell’azienda in capo agli indagati possa aggravare le conseguenze del reato.
In attesa della convalida del sequestro, il bar è stato affidato in custodia al titolare Luigi Morelli. L'esercizio commerciale, fanno sapere i carabinieri, continua quindi ad esercitare la sua attività.