Firenze e la Fiorentina piangono la scomparsa di Egisto Pandolfini
Costruì la Fiorentina ye-ye e scoprì Antognoni
mercoledì 30 gennaio 2019 09:28
E' scomparso ieri, martedì 29 gennaio 2019, all'età di 92 anni, Egisto Pandolfini. Ha fatto la storia della Fiorentina prima da giocatore e poi da dirigente. Tutta Firenze piange la scomparsa dello storico personaggio.
"Tutta la Fiorentina piange la scomparsa di Egisto Pandolfini", scrive la società viola sul proprio sito. "Oltre 150 partite e 40 goal in maglia viola negli anni ’50 dopo essere cresciuto nelle giovanili gigliate e una lunga carriera proseguita con la maglia della Roma (120 presenze e 30 goal) le casacche di Inter, Spal ed Empoli e vestendo la maglia azzurra in 21 occasioni con 9 reti".
“Grande dispiacere per la scomparsa di una vera gloria viola, che resterà nel cuore di ogni tifoso sia come giocatore che come dirigente. Sono vicino alla famiglia in un momento di lutto che addolora la città e il mondo del calcio italiano”. Così l’assessore allo Sport Andrea Vannucci alla notizia della scomparsa di Egisto Pandolfini, ex giocatore e dirigente della Fiorentina.
“Proprio alla vigilia di Fiorentina-Roma è venuto a mancare Egisto Pandolfini, giocatore che ha vestito entrambe le maglie, e la gara di Coppa Italia – sottolinea la presidente della Commissione cultura e sport Maria Federica Giuliani – sarà vissuta in maniera particolare dalle tifoserie. Con i colori viola ha ricoperto anche ruoli dirigenziali. Un grande dispiacere per un uomo che ha scritto grandi pagine di sport. Sono vicina alla famiglia e alla Fiorentina per questo grande lutto”.
Nato a Signa il 17 febbraio del 1926, giovane operaio tornitore alle officine di costruzioni elettriche e meccaniche Cipriani&Baccani di Rifredi, si mise in luce fin dai tempi della guerra.
Quando i giocatori della Fiorentina, rimasti in città o nelle sue vicinanze, tornarono in campo, in piena occupazione tedesca, domenica 28 novembre 1943, nella partita giocata al Campo Padovani tra “Dopolavoro Carlo Baccani” e “Associazione Calcio Caligaris”, per provare la possibile ripresa dell’attività sportiva, Egisto giocò, assieme a Menti e Valcareggi, contro Carlino Piccardi, il suo paesano Buzzegoli, Scagliotti, Avanzolini, Biagiotti… Così ricorda il Museo Fiorentina.
La Fiorentina ricominciò la propria attività dopo la Liberazione, Pandolfini, dopo aver giocato con il Signe contro i viola, fece parte, da subito, della squadra rimessa in piedi da Arrigo Paganelli e Ottavio Baccani, giocando in viola la prima partita il 30 ottobre 1944 contro l’Empoli. Pochi mesi dopo, il 29 luglio 1945, a Santa Croce sull’Arno, una sua doppietta fu decisiva nella vittoria della finale Fiorentina-Livorno del campionato regionale toscano. Di quel calcio, che ricominciava in un paese distrutto dalla guerra, Egisto è stato protagonista e testimone.
Lo scudetto che non vinse da calciatore, Pandolfini lo conquistò da dirigente della Fiorentina, con la costruzione della squadra, partendo dal vivaio gigliato, che vinse lo scudetto nel 1968-1969.
Ma, al di là dei successi, il vero capolavoro fu la costruzione di un settore giovanile, con un impianto fatto da allenatori specializzati nella crescita dei giovani calciatori e da una fitta rete di osservatori. Tra i talenti scoperti, anche un'icona come Giancarlo Antognoni.
Pandolfini fu inserito anche nella Hall of Fame della Fiorentina.
"Con Egisto Pandolfini se ne è andata una delle figure più significative del mondo sportivo delle Signe. Il ricordo di un grande campione che ha fatto sognare nell'immediato dopoguerra milioni di italiani si unisce alla più recente immagine di un uomo che ha sempre tenuto in alto i valori del calcio e dello sport aiutando in ogni modo i giovani e l'associazionismo sportivo. L'Amministrazione Comunale di Signa esprime profonde condoglianze alla famiglia e si unisce al grande dolore che in questo momento ha colpito tutto il mondo sportivo italiano", commenta il Comune di Signa.
(immagine di repertorio)