State of the Union, Nardella: “A Firenze la prima riunione dei sindaci delle capitali della cultura europea”
Le parole del Sindaco di Firenze
venerdì 11 maggio 2018 16:29
Si è aperta questa mattina, venerdì 11 maggio, con il saluto del sindaco Dario Nardella la seconda giornata dell’ottava edizione di ‘The State of the Union’ nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
L’annuale conferenza dell’Istituto universitario europeo di Fiesole quest’anno è dedicata al tema ‘Solidarity in Europe’: “Nel suo intervento di ieri il Presidente ci ha anche ricordato che ‘nessuna delle grandi sfide, alle quali il nostro continente è oggi esposto, può essere affrontata da un qualunque Paese membro dell’Unione, preso singolarmente’, e che ‘di fronte a tutto questo, pensare di farcela da soli è pura illusione o, peggio, inganno consapevole delle opinioni pubbliche’ – ha dichiarato Nardella – Muovendo da questa consapevolezza, il tema della solidarietà scelto per quest’edizione, emerge in tutta la sua importanza come elemento unificante e necessario”.
“Mi fa anche piacere ricordare che la solidarietà prospera nelle piccole comunità, dove il senso di appartenenza è più forte e la responsabilità del bene dell’altro è avvertita più intensamente – ha continuato il Sindaco di Firenze - Per questo non mi stancherò mai di invitare il livello nazionale e sovranazionale a guardare e ad ascoltare di più quello che viene dalle città, il cui ruolo è accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e forgiare i valori comuni europei, favorendo il senso di appartenenza. Le città sono energia per la vita, per il futuro, per l’Europa”.
“E nell’anno europeo del patrimonio culturale, Firenze non poteva far mancare il proprio contributo alla riflessione su una delle tematiche più rilevanti per il processo di integrazione europea, ospitando a novembre la prima riunione dei sindaci delle capitali della cultura europea – ha concluso Nardella - In una fase cosi cruciale del nostro processo di integrazione, le radici culturali comuni, la protezione del patrimonio esistente e la capacità di crearne di nuovo e condiviso, il valore della cultura per la pace e per l’integrazione saranno oggetto di discussione tra le città che, forse più ancora degli Stati, simboleggiano l’essenza della nostra Unione: unità nella diversità”.