Trasportavano in Somalia mezzi militari dismessi, arresti a Firenze
I mezzi erano smontati per sembrare pezzi di ricambio
mercoledì 04 ottobre 2017 10:20
All’alba di stamani, Mercoledì 4 Ottobre, la Polizia di Stato ha arrestato i componenti di un’organizzazione criminale specializzata nel trasferire, dall’Italia alla Somalia, mezzi militari dismessi, ma non demilitarizzati, ovvero non privati delle caratteristiche tipiche per l’utilizzo in scenari di guerra, come la torretta per il fuciliere, le luci oscurate, le gomme adatte ai terreni impervi e la vernice speciale che li rende non visibili di notte.
Gli investigatori della Polizia Stradale della Toscana hanno scoperto che i sodali, di etnia somala, dopo aver reperito i veicoli militari in tutta Italia, avvalendosi di una larga rete di complicità e connivenze offerta da coindagati italiani (autodemolitori, trasportatori, spedizionieri), riuscivano a trasferire tali veicoli in Somalia, aggirando la rigorosa normativa italiana che vieta la cessione e l’esportazione in assenza di apposite autorizzazioni ministeriali e la normativa internazionale (recepita dall’Italia), che ha disposto l’embargo verso la Somalia, vietando in modo assoluto il trasferimento in tale paese di veicoli militari.
Gli indagati - secondo quanto riporta una nota della Polizia- erano operativi in Toscana, Campania, Calabria, Emilia-Romagna e Sicilia, ed avevano messo in piedi una fitta rete di rapporti per acquistare camion fuori uso dell’Esercito Italiano, per poi trasferirli in Somalia, ove pure tale organizzazione criminale era radicata.
Anzichè caricare sui container i camion interi e spedirli in Somalia, via mare, li smontavano o li tagliavano a pezzi, in modo da farli apparire, al controllo doganale, come pezzi di ricambio (munendosi a tal fine anche di false fatture o di false dichiarazioni di avvenuta bonifica ai fini ambientali), oppure li riverniciavano per occultarne la natura militare. Una volta che il carico giungeva a destinazione, tutte le componenti venivano assemblate di nuovo, ricostituendo i veicoli nella loro interezza. Poiché dall’Italia l’imbarco era divenuto sempre più difficile, a causa dei controlli doganali, il sodalizio aveva deciso di non usare più i porti italiani, ma quello di Anversa, in Belgio, dove i veicoli militari venivano condotti via terra a bordo di TIR, con il carico coperto da teloni.
Gli agenti hanno arrestato all’alba,i per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di materiali di armamento, tra le provincie di Firenze, Pisa e Trapani, 3 somali e un italiano.
Foto di repertorio