Aggressione ospedale Empoli, Ordine Medici Firenze: 'Fatto gravissimo, servono interventi strutturali'
Il presidente dell’Ordine Dattolo: 'Serve una risposta ferma e coordinata per garantire sicurezza e rispetto a chi lavora negli ospedali'
sabato 25 ottobre 2025 12:58
“È un fatto gravissimo, che si aggiunge purtroppo a una lunga serie di episodi di violenza contro chi ogni giorno lavora per la salute delle persone. Colpire un operatore sanitario o una guardia giurata significa colpire l’intero sistema di cura e, in definitiva, tutti noi cittadini”. A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Firenze, dopo la nuova aggressione avvenuta al pronto soccorso di Empoli ai danni di un infermiere e di un addetto alla sicurezza.
“Desidero esprimere la massima solidarietà e vicinanza alle persone aggredite. È evidente che siamo di fronte a un fenomeno che non può più essere affrontato solo come emergenza - spiega Dattolo - ma richiede interventi strutturali e coordinati, in grado di garantire sicurezza reale negli ambienti di lavoro. Allo stesso tempo - prosegue il presidente dell’Ordine - desidero rivolgere un ringraziamento non formale all’Arma dei Carabinieri, che è intervenuta e ha arrestato l’aggressore, ristabilendo l’ordine e contribuendo a tutelare la sicurezza del personale e dei pazienti”.
“È indispensabile rafforzare i protocolli d’intesa tra aziende sanitarie e forze dell’ordine per consentire interventi tempestivi in caso di aggressioni - aggiunge Dattolo - ma anche assicurare che le pene previste per chi colpisce personale sanitario vengano effettivamente applicate, come deterrente e segnale di tutela per tutta la categoria”.
“Oltre alla risposta normativa e organizzativa - conclude Dattolo - serve una vera azione culturale, capace di ricostruire un clima di fiducia tra paziente e personale sanitario. I medici, gli infermieri e gli operatori non sono controparte dei cittadini, ma loro primi alleati. Solo ristabilendo questo legame di rispetto reciproco si potrà prevenire la violenza e garantire la serenità necessaria a curare bene”.
