Elezioni regionali in Toscana, Giani vince e si riconferma presidente: 'Grande soddisfazione e responsabilità'

Vittoria di Giani con oltre il 50%: 'Sarò il presidente di tutta la Toscana'. Crolla l'affluenza: al 47.73%, mai così bassa alle regionali toscane

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lunedì 13 ottobre 2025 15:06

Seggi chiusi alle 15 oggi in Toscana, nel secondo giorno di voto per eleggere presidente e consiglieri regionali. Lo spoglio delle schede è iniziato subito dopo.

 

A contendersi il ruolo di governatore sono stati tre candidati, sostenuti da dieci liste: il presidente uscente Eugenio Giani, per la coalizione di centrosinistra formata da Pd, Avs, M5S, Lista civica Casa riformista, Alessandro Tomasi per il centrodestra, sostenuto dalle liste FdI, Fi, Lega, Noi moderati, lista civica ‘È Ora!’ e Antonella Bundu per la lista di sinistra Toscana Rossa. 

 

La vittoria è andata al governatore uscente Eugenio Giani, che va verso un risultato superiore al 50%.

 

 

DATI E AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

 

Intorno alle 21 Giani è arrivato in Regione in piazza Duomo, dove ha tenuto un breve discorso. "Una vittoria chiara, indiscussa, consolidata. Una vittoria del sottoscritto, sì, perché 54% quando l'altra volta ha preso il 48% significa 6 punti percentuali in più rispetto a 5 anni fa, ma significa anche 13 punti in più rispetto al competitor del centrodestra, Tomasi, che ha sfiorato il 41%. Quindi noi ci troviamo di fronte a un risultato che sinceramente me l'avessero detto un mese fa non avrei pensato in questa portata, ma addirittura fino a questa settimana ho visto autorevolissimi esponenti da premier, vicepremier, ministri che sono arrivati con grande impegno e con tante promesse, naturalmente ora io sarò vigile sul fatto che vengano rispettate quelle promesse, e sono venuti con tutto questo impegno arrivando a realizzare sostanzialmente anche che avrebbero potuto vincere. Ho visto anche questo, ho visto dichiarazioni che parlavano a soli due giorni dal voto di una potenzialità competitiva... Insomma una potenzialità competitiva ci porta ad essere avanti di 13 punti".

 

"Io ritengo quindi di poter sentire una grande soddisfazione, una soddisfazione di cui ringrazio tutti gli esponenti politici delle quattro viste che mi hanno sostenuto e soprattutto dei candidati, un pensiero particolare a ciascuno dei candidati delle quattro liste, perché sappiamo che ci si mette in gioco, ci si mette la faccia e quindi io a tutte le persone che si sono candidate vi dovete sentire tutte vittoriosi perché avete contribuito a rendere un risultato trasparente e chiaro sul messaggio che dà a livello nazionale questo successo. Noi ci troviamo ad avere infatti un risultato sul 54% che per le elezioni politiche tra due anni dimostra che quando il centrosinistra non solo sa far bene opposizioni al Parlamento, ma mostra degli esempi nelle città, ma soprattutto nelle regioni che sono poi ente non solo dall'amministrazione ma anche dalle legislazioni, e insomma diventi credibile nei confronti dei cittadini, quando dimostri nelle regioni che prendi dei provvedimenti giusti ma anche fai delle leggi molto belle diventi attrattivo verso i cittadini e quindi quello che voi sapete, i libri gratis, la legge sul fine vita medicalmente assistito, risultati che hanno portato la sanità toscana a essere considerata un'eccellenza sul piano nazionale, la seconda, la toscana diffusa con una legge che potrebbe tradursi anche nell'Italia diffusa è evidente che diventi credibile quindi ecco che arrivano i numeri".

 

"E' fra le quattro liste un risultato importante per il Partito Democratico che supera il 35%, è un risultato importante per la lista Eugenio Giani presidente Casa Riformista perché siamo all'8,8% e devo dirvi che io sento, ve lo dico con molta chiarezza, la necessità di ringraziare candidati. Casa Riformista è la seconda lista e conseguentemente avrà un peso importantissimo nella coalizione, dicono addirittura si sta ipotizzando quattro consiglieri regionali anzi sono dati per sicuro. Un bel risultato ottenuto anche da Avs perché è arrivato al 7% e arrivando al 7% per una forza politica che non era rappresentata in consiglio regionale è un grande risultato".

 

"Devo dire che va valutato molto positivamente anche il risultato del Movimento 5 Stelle, 4.34, dopo la lacerazione interna che aveva dovuto affrontare il movimento sul mio nome, ho fatto i complimenti a Giuseppe Conte perché ha manifestato la sua autorevolezza di portare con un partito che aveva votato per me solo per il 60% al 4.34. Devo dire che mi dispiace che non entri in consiglio allo stato attuale, Toscana Rossa. Mi dispiace proprio perché ha fatto una bella campagna elettorale, anche in dissonanza con me su certi temi, ma avrebbe meritato questo risultato di poter entrare in consiglio".

 

Sulla bassa affluenza: "Penso che sia molto netto e molto chiaro che il dato sul voto è un dato che conferma quello che avvenne nel 2015, quando votò il 48%, noi siamo alla fine del voto sostanzialmente a vedere una percentuale che mi sembra sia del 47,78, quindi sostanzialmente come nel 2015. Nel 2020 in realtà c'era il voto anche del referendum, c'era il voto di 6 regioni insieme quindi la televisione a livello nazionale che ha pubblicizzato il voto delle regionali, cosa che questa volta votando il sistema di Toscana non è accaduta"

 

"Il fatto di sapere che 726.127 Toscani mi hanno dato il voto mi mette una responsabilità addosso incredibile, me lo porterò dietro per tutti e 5 anni questo senso di responsabilità".

 

RISULTATI DEFINITIVI A SCANDICCI -  Questi i risultati definitivi delle elezioni regionali sul territorio di Scandicci, con 48 sezioni scrutinate su 48: il Pd al 38,01%, la lista Eugenio Giani Presidente-Casa riformista al 10,49, Avs al 7,9%, M5s al 5,63%. Per il centrodestra FdI si assesta al 24,41%, Forza Italia al 3,11, la Lega al 2,22%, la lista civica per Tomasi all’2,37% e Noi moderati allo 0,93%. Toscana Rossa al 4.93%. Complessivamente al candidato presidente Eugenio Giani è andato il 61,2% delle preferenze (12.275 voti), ad Alessandro Tomasi il 33,23% (6.665 voti) e ad Antonella Bundu il 5,56% (1.116 voti).

 

SPOGLIO - Alle 20.45 mancano 200 sezioni (3719 su 3922): Giani 53,98% - Tomasi 40,83% - Bundu 5,19%

 

SPOGLIO - Alle 20 mancano poche centinaia di sezioni (3534 su 3922): Giani 53,96% - Tomasi 40,86% - Bundu 5,18%. Alle 20.30 è atteso l'arrivo di Eugenio Giani in Regione in piazza Duomo.

 

Alessandro Tomasi: "Ho fatto il mio in bocca al lupo al Presidente Giani. Chi mi conosce lo sa. Io non mi arrendo. Quei temi prioritari fino a ieri - sanità, sviluppo, lavoro, infrastrutture, giovani, politiche abitative, sicurezza - lo sono ancora oggi e lo saranno domani. Nelle battaglie facili ci mettono tutti la faccia. In quelle difficili no. Io ce l'ho messa e non l'avrei potuto fare senza tutti voi. Abbiamo lottato con entusiasmo e coraggio. Ai miei figli, fin da quando sono piccoli, insegno che nella vita si vince e si perde. Da qui si riparte per costruire. Non solo per una parte ma per tutta la comunità". Tomasi ha anticipato che ha intenzione di lasciare l'incarico di sindaco di Pistoia per entrare in Consiglio regionale.

 

SPOGLIO - Meno di mille sezioni alla fine dello spoglio: 3055 su 3922: Giani 53,85% - Tomasi 41,03% - Bundu 5,12%

 

SPOGLIO - Con 2194 sezioni su 3922: Giani 54,01% (tra le liste, Pd al 35%, seguito da Casa Riformista oltre l'8% e da Avs vicina al 6,82%, Movimento 5 stelle 4,33%) - Tomasi 40,93% (Fdi 26%, Forza Italia 6,24%, Lega 4,48%, E' ora 2,41%, Noi moderati 1,15%) - Bundu 5,06% (lista Toscana Rossa 4,42%)

 

SPOGLIO - Con 1006 sezioni comunicate su 3922: Giani 53,87% - Tomasi 41,10% - Bundu 5,03%

 

Giani dal comitato: "E' un dato che si è caratterizzato in modo uniforme in tutta la Regione. I votanti sono stati come dieci anni fa, perché cinque anni fa si votava in sei regioni e per il referendum, è incomparabile con queste elezioni, in cui si votava solo in Toscana e di conseguenza anche l'attenzione dei media nazionale è stata diversa. La Toscana ha avuto la stessa percentuale di 10 anni fa. In questo contesto vedere come la mia provincia, Firenze, è stata quella tra le dieci in cui è votato di più, il mio Comune, Sesto Fiorentino, ha raggiunto quasi il 60%. Sono felice perché tutte le 4 liste che mi hanno sostenuto possono essere soddisfatte. Sono molto felice del risultato del Pd che va oltre il 35%, anche la lista Casa Riformista che va oltre l'8%, bene anche Avs e il Movimento 5 stelle al 5%. Vedo un bel risultato di Antonella Bundu che per quello che mi riguarda è un pluralismo che esprime positivamente la vitalità del Consiglio che avremo".

 

"Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, da questo momento mi sento il presidente di tutta la Toscana, con capacità di dialogo con tutti, anche con Alessandro Tomasi con cui il dibattito è stato sempre caratterizzato da spirito costruttivo di proposta. Ritengo che il campo largo sia vincente anche perché deve interpretare tutta la Toscana".

 

Giani dal comitato: "Per me è una straordinaria soddisfazione. Questo risultato indica una Toscana che decide con autonomia, col suo cervello e con i valori che questa regione esprime: libertà, democrazia e valori di giustizia sociale". Giani ha raccontato di essere stato chiamato da Alessandro Tomasi che gli ha augurato buon lavoro.

 

Elly Schlein dal comitato di Giani: "Voglio ringraziare Giani e tutta la coalizione progressista, è una vittoria che ci dà gioia e speranza. Chi si era affrettato nelle settimane scorse a dichiarare la fine della coalizione progressista è stato smentito dai fatti. Abbiamo solo cominciato”. 

 

La premier Giorgia Meloni, che venerdì è stata a Firenze per la chiusura della campagna di Tomasi: "Congratulazioni a Eugenio Giani per la vittoria delle elezioni regionali in Toscana e auguri di buon lavoro. Un sentito ringraziamento ad Alessandro Tomasi e a tutta la coalizione del Centrodestra per la dedizione e la passione dimostrate in una sfida impegnativa".

 

PROIEZIONI -  Seconda proiezione Opinio-Rai: Eugenio Giani al 54,9 - Alessandro Tomasi al 40,1% - Antonella Bundu al 5% 

 

"Sono emozionato. Grazie Toscana!", le prime parole che Eugenio Giani affida ai social. Giani si trova al comitato di via Forlanini, dove è arrivata anche la segretaria del Pd Elly Schlein, che sui social ha pubblicato il video dell'abbraccio con Giani, scrivendo: "Arrivata a Firenze. Congratulazioni Eugenio Giani".

 

Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana: "Una vittoria straordinaria per Eugenio Giani e per tutta la nostra coalizione! Il risultato delle elezioni regionali dimostra che il campo ampio e progressista funziona e che quando l'unità prevale sulle divisioni, i cittadini e le cittadine ci premiano. Un dato ci riempie di orgoglio: il Partito Democratico si conferma il primo partito in Toscana, con un risultato ancora migliore rispetto alle europee del 2024. Un segnale di fiducia che ci spinge a lavorare con ancora più determinazione per il futuro della nostra regione. Grazie a tutte le elettrici e gli elettori toscani. Adelante!".

 

Le parole della sindaca di Firenze Sara Funaro: "Non avevo dubbi sulla vittoria di Eugenio, è stato un ottimo Presidente e molto popolare. Con lui sarà un'altra alta stagione per la nostra terra e noi saremo con lui. Per la nostra Toscana e per la nostra Firenze".

 

Matteo Renzi su X: "Una grande vittoria per Eugenio Giani e il centrosinistra, evviva. E ho l’impressione che Casa Riformista sia proprio una bella idea".

 

SPOGLIO - Con 206 sezioni comunicate su 3922: Giani 53,81% - Tomasi 41,51% - Bundu 4,67%

 

PROIEZIONI - Dalla prima proiezione Opinio-Rai iI presidente uscente e candidato del centrosinistra Eugenio Giani è al 54,6%, il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi al 40,6%, Antonella Bundu per la lista di sinistra Toscana Rossa al 4,8% (la soglia di sbarramento è del 5%).

 

EXIT POLL - Secondo i primi exit poll del consorzio Opinio Italia per Rai il presidente uscente Giani sarebbe in netto vantaggio: Eugenio Giani è dato al 52-56% - Alessandro Tomasi 39-43% - Antonella Bundu 4-6%.
 

AFFLUENZA. Affluenza finale al 47,73% in Toscana (dato definitivo, 3.922 sezioni comunicate su 3.922), un calo netto rispetto al 62,60% delle regionali del 2020. Quello del 2025 è il dato più basso mai registrato per l'affluenza alle regionali in Toscana, inferiore anche al 48,28% del 2015, che fino ad ora è stata l'affluenza più bassa nei cinquant’anni di storia della Regione.

 

Nella Città Metropolitana di Firenze l'affluenza più alta si è registrata a Sesto Fiorentino, 58,25%, seguito da Pontassieve con il 57,40%, mentre nel Comune di Firenze ha votato il 53,69% (nel 2020 l'affluenza è stata del 65,20%).

 

L'affluenza finale nelle Province toscane: Firenze 52,63% - Prato 50,82% - Pisa 50,18% - Pistoia 49,07% - Siena 49,07% - Arezzo 47,77% - Grosseto 44,93% - Livorno 42,30% - Lucca 40,42% - Massa Carrara 40,80%.

 

 

BALLOTTAGGIO - GIUNTA - CONSIGLIO REGIONALE 

 

Ballottaggio, solo se nessuno al 40 per cento. Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane: tra le Regioni la Toscana è l’unica che lo prevede. Ma a differenza della regola che riguarda le elezioni comunali, dove la soglia sotto cui si ricorre al ballottaggio è il 50 per cento più uno dei votanti, nel caso delle regionali toscane l’eventualità si concretizzerà solo se nessun candidato presidente raccoglierà almeno il 40 per cento dei voti validi. La possibilità di un turno suppletivo è stata introdotta nel 2015. Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati. Tra il primo e il secondo turno non sono ammessi ulteriori collegamenti tra le liste: le coalizioni rimangono invariate. 

 

La nuova giunta. I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito della Regione attraverso il portale nazionale Eligendo. Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà alla Corte di appello proclamare il nuovo presidente: di solito nei dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell'occasione il neo presidente comunicherà i componenti della nuova giunta, che nella legislatura in corso ha contato otto assessori (quattro donne e quattro uomini). 
 

Come saranno assegnati i seggi del futuro Consiglio. Insieme al presidente della Regione, i toscani eleggeranno anche i consiglieri che andranno a comporre la futura assemblea regionale: quaranta in tutto (quarantuno con il presidente della giunta che ne fa parte integrante), lo stesso numero del 2015 e 2020, quindici in meno rispetto al 2010 e ben venticinque in meno rispetto al 2005. Per la coalizione vincente è previsto un premio di maggioranza, variabile: su quaranta seggi, non potrà averne meno di 23 (ma non più di 26).

 

Soglia di sbarramento. Potranno sperare di avere un rappresentante in consiglio regionale solo le liste che raccolgono più del 5% dei consensi in tutta la regione o, se parte di una coalizione e la stessa ha superato il 10 per cento, se  hanno raccolto più del 3 per cento del consenso elettorale. Il calcolo della soglia si effettua sul totale dei voti validi per le liste e non su quello ai candidati presidenti.

 

Premio di maggioranza. Se il presidente eletto ottiene più del 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto ad almeno 24 seggi (il 60 per cento dei quaranta in palio) ma non potrà andare oltre 26. Se il presidente eletto raccoglie tra il 40% e il 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto da 23 a 26 seggi: se non li ha raccolti con i voti, le saranno assegnati con il premio di maggioranza. Se nessun candidato ottiene almeno il 40 per cento al primo turno (e si andrà al ballottaggio), 23 saranno i seggi assegnati alla coalizione del candidato vincente. In questo modo il presidente eletto potrà sempre contare su una maggioranza sufficiente per governare.

 

Almeno 14 seggi per la minoranza. La legge toscana garantisce in ogni caso anche l’opposizione: alle minoranze sono riservate complessivamente almeno 14 seggi. Per questo nel caso una coalizione raccolga più del 65 per cento dei consensi i consiglieri assegnati non potranno essere più di 26. 

 

Un consigliere (almeno) per ogni circoscrizione. C’è un ulteriore paletto. Ognuna delle tredici circoscrizioni ha diritto a vedere eletto nel futuro Consiglio regionale almeno un consigliere, in modo da essere rappresentata.

 

 

NUMERI E STORIA DELLE REGIONALI TOSCANA

 

Nelle sezioni elettorali – 3922 in tutta la Toscana, 14 in meno rispetto al 2020, sono circa 3 milioni - per l’esattezza 3.007.106 - i toscani chiamati alle urne per eleggere il presidente della Toscana e i 40 consiglieri della Regione.  

 

Dal 1970 ad oggi, escluso l’appuntamento elettorale del 12 e 13 ottobre 2025, i toscani hanno già votato undici volte per le elezioni regionali: nel 1970, nel 1975, nel 1980, nel 1985, nel 1990, nel 1995, nel 2000, nel 2005, nel 2010, nel 2015 e 2020. Fino al 2000 gli elettori sono stati chiamati alle urne per eleggere il solo Consiglio regionale, dal 2005 direttamente anche il presidente della giunta.

 

Cinque anni fa, alle consultazioni regionali del 2020, con poco meno di tre milioni di elettori chiamati alle urne a votare furono 1.870.283 toscani (il 62,6%): nel 2015 l’affluenza più bassa nei cinquant’anni di storia della Regione, poco oltre il 48 per cento, ben lontana dal 95,9 per cento del 1970 quando le Regioni sono nate

 

Tra le province con più elettori c’è in testa quella fiorentina (781 mila), seguita da Lucca (quasi 356 mila, ma un settimo vive all’estero), Pisa (341 mila), Livorno (287 mila), Arezzo (quasi 274 mila) e Pistoia (quasi 247 mila). Le province con meno elettori sono Siena (208 mila), Prato (182 mila), Grosseto (177 mila) e Massa-Carrara (quasi 171 mila). Firenze, tra i 273 comuni toscani, è quello con il maggior numero di iscritti nelle liste elettorali (288 mila). Sul podio, uniche altre città con più di centomila elettori, ci sono anche Livorno (137 mila) e Prato (132 mila).

 

Tra i comuni con meno elettori il primato va a Capraia Isola (368 all’ultima revisione semestrale di giugno) e Sassetta (378): ambedue in provincia di Livorno, si scambiano nelle posizione rispetto a cinque anni fa. Terzultimo si conferma Montemignaio (460) in provincia di Arezzo. Sono tutti comuni con una sola sezione elettorale, come Orciano Pisano, Fosciandora, Ortigiano Raggiolo, Chitignano, Careggine, Guardastallo e Casale Marittimo. 

 

 

 
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