Vaccini: campagna antinfluenzale al via in Toscana, ritarda quella per il Covid
Regione costretta a rinviare la somministrazione di qualche giorno: 'Ritardo di Ministero e Aifa'
lunedì 29 settembre 2025 19:31
La campagna del vaccino antinfluenzale in Toscana può partire il 1 ottobre: dagli uffici dell’assessorato è stata inviata una circolare alle Asl. La Regione fa sapere che per ritardi di Ministero e Aifa dovrà però essere rinviata di qualche giorno almeno quella per il Covid, che in origine, come l’anno passato, doveva essere contemporanea.
I vaccini contro l’influenza sono già nei magazzini della Regione e la macchina organizzativa pronta a mettersi in moto. Ad oggi però non è ancora nota la data esatta di consegna dei vaccini contro il Covid, aggiornati all’ultima variante (la L.P.8.1) e di cui si è occupato il Ministero: un ritardo per cui la Regione aveva sollecitato sia Aifa, l’ente pubblico che in Italia regola e controlla l’uso dei farmaci, sia il Ministero. Il portale regionale “Prenota Vaccino”, https://prenotavaccino.sanita.toscana.it, non sarà dunque attivato dal 1 ottobre, come inizialmente previsto, e lo sarà solo quando si saprà quando l’attivita di somministrazione nei centri vaccinali potrà partire.
Dal 1 ottobre dunque l’attività di vaccinazione (antinfluenzale) potrà iniziare nelle Rsa, dove verrà somministrato il vaccino antinfluenzale ad alte dosi da parte dei medici di medicina generale assieme al personale delle Asl. A seguire, dal 6 ottobre, le vaccinazioni saranno effettuate ai soggetti per cui le circolari ministeriali hanno raccomandato la vaccinazione: negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta oppure nei centri delle Asl o nelle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna, a cui potranno rivolgersi le persone con più di sessanta anni.
La vaccinazione antinfluenzale sarà offerta gratuitamente ai bambini con età tra sei mesi e sei anni, alle persone che hanno più di 60 anni, alle donne in gravidanza e ai soggetti ad elevata fragilità di qualsiasi età, agli ospiti delle Rsa, a chi si prende cura di persone fragili (i cosiddetti caregiver), a tutto il personale sanitario e sociosanitario, incluso quello in formazione. Quest’anno inoltre è stato deciso di estendere la somministrazione ad alto dosaggio a tutte le persone con più di ottanta anni, oltre che per gli ospiti delle Rsa, al fine di garantire una maggiore protezione della popolazione fragile. Le categorie a cui offrire il vaccino gratuitamente sono quelle individuate dal Ministero.