'Prima dell'alba', Piero Pelù presenta la nuova stagione del Teatrodante Carlo Monni
Da Pupi Avati a Claudio Bisio, da Amanda Sandrelli a Chiara Francini. E tornano i concerti
mercoledì 16 luglio 2025 10:20
“Prima dell'alba”, questo il titolo del cartellone 2025-2026 del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, che rinnova la consulenza artistica di Piero Pelù. Una stagione che intreccia i linguaggi del teatro di prosa, della musica, del racconto autobiografico, della commedia d’autore e della letteratura, con tredici spettacoli in programma, dal 25 ottobre al 10 aprile, e parole d’ordine: intimità, ironia, memoria, consapevolezza.
Pupi Avati, Sonia Bergamasco, Amanda Sandrelli, Giorgio Pasotti, Chiara Francini, Maurizio De Giovanni, Claudio Bisio, Massimiliano Civica, Jacopo Fo, Carrozzeria Orfeo, The Kitchen Company, Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli, Alessandro Benvenuti e Marina Massironi: saranno alcuni dei protagonisti della nuova stagione del teatro di Campi Bisenzio. Si conferma anche il programma dedicato alla musica “SOUND” tra cantautorato, ricerca e acustica con ospiti del calibro di Nada (12/12), Cristiano Godano (10/01) e Meg (07/02). La campagna abbonamenti partirà dal 15 luglio.
Le attività del Teatrodante Carlo Monni sono realizzate dalla Fondazione Accademia dei Perseveranti, diretta da Sandra Gesualdi con la collaborazione di Piero Pelù, consulente artistico del teatro e sono sostenute da Comune di Campi Bisenzio, Regione Toscana, con il patrocinio di Città Metropolitana e con il contributo di Fondazione CR Firenze, Corriere della Sera, Corriere Fiorentino, TG La7, Chiantibanca e Unicoop Firenze.
Inaugurazione della stagione con Pupi Avati il 25 ottobre con il suo “Pupi Avati si racconta” in cui si intrecciano jazz, immagini e parole per raccontare la storia culturale del secolo scorso del nostro Paese, e avanti il 4 novembre con “Rumori fuori scena” di Michael Frayn, messa in scena dalla compagnia The Kitchen Company. E ancora Sonia Bergamasco in “La principessa di Lampedusa” con la storia della madre di Tomasi di Lampedusa (15 novembre), e Amanda Sandrelli nel capolavoro shakespeariano “La bisbetica domata” riscritta da Francesco Niccolini (3 dicembre), e Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli in “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” di Tom Stoppard (20 dicembre).
Primo spettacolo del 2026 “Salveremo il mondo prima dell’alba” di Carrozzeria Orfeo, uno spettacolo ironico e tagliente sull’alienazione dell’individuo nel mondo contemporaneo (17 gennaio), e poi un altro capolavoro di Shakespeare “Otello” con la regia di Giorgio Pasotti e tradotto da Dacia Maraini. Seguono Neil Simon con “Capitolo Due”, per la regia di Massimiliano Civica (13 febbraio), Chiara Francini con lo spettacolo autobiografico di formazione e liberazione “Forte e Chiara” (20 e 21 febbraio), Alessandro Benvenuti e Marina Massironi ne “La tigre” di Ramon Madaula nella versione italiana di Pino Tierno (1 marzo), Claudio Bisio con “La mia vita raccontata male” tratto dai testi di Francesco Piccolo (19 marzo), Jacopo Fo con la produzione CTFR “Com’è essere figlio di Franca Rame e Dario Fo” (26 marzo), Maurizio De Giovanni con “L’antico amore”, racconto teatrale intenso e senza tempo, tra presente e mito (10 aprile).
Tra i progetti speciali, oltre alla seconda edizione della rassegna letteraria CaRa - Campi Racconta, la collaborazione con il Festival dei Popoli che fa tappa con il docufilm di Pepi Romagnoli “L’azzurro in alto e l’oro dentro” come preview del festival (10 ottobre). E ancora il progetto con Fondazione CR Firenze che porta gratuitamente a teatro le famiglie residenti nella Città metropolitana di Firenze per lo spettacolo "Sogni" family show, di magia e illusione di e con Mattia Boschi e la regia di Claudio Piva (19 ottobre, prenotazione su fondazionecrfirenze.it dal 1 settembre).
“La nuova stagione del Teatro Carlo Monni è un viaggio nella bellezza e nella complessità dell’animo umano, tra parole, musica e ironia - dichiara Andrea Tagliaferri, sindaco di Campi Bisenzio - Accogliere maestri come Pupi Avati, Shakespeare riletto da Giorgio Pasotti e Dacia Maraini, voci potenti come quelle di Sonia Bergamasco, Amanda Sandrelli o Claudio Bisio, significa continuare a scommettere sulla cultura come strumento di crescita e libertà. Campi Bisenzio merita un teatro vivo, aperto, capace di emozionare e far riflettere: questa stagione ne è la prova più concreta”.
Aggiunge la vicesindaca Federica Petti “Una stagione importante che vuole ancora una volta mettere al centro la persona e la cultura come cura e presa di coscienza e conoscenza, un valore che per la nostra città è diventato imprescindibile”.
“Grandi nomi, tante luci dalle tonalità variegate sugli spettacoli - dichiara il presidente della Fondazione Accademia dei Perseveranti Andrea Bacci - nell’obbiettivo di colorare la vita, la socialità, il rispetto, ma soprattutto tante tante luci sul pubblico. Ci siamo promessi di fare del nostro teatro un luogo aperto, di incontro, svago e riflessione. Vorremmo che lo spettacolo cominciasse già prima di sedersi in sala con proposte che anticipino l’emozione di essere una sola platea e lascino un’eco positiva da riportare a casa. Forse stiamo sognando, ma è lì “prima dell’alba” che i sogni possono virare in realtà”.
“Deve parlare il Teatro, con la sua libertà, la sua unicità del qui e ora e la sua strafottente capacità di resistere: ai secoli, alle guerre, alle epoche, ai Governi e al potere di turno - aggiunge la direttrice Sandra Gesualdi - Il nostro sta crescendo nella voglia di diventare punto di riferimento per tutta l’Area metropolitana e la Regione Toscana, senza abdicare a carpire i segnali del tempo, e metterli in scena. Per questo c’è il contemporaneo che rilegge i classici, ci sono donne che volano e c’è un filo di leggerezza che non è mai superficialità. Il teatro, e tutto quello che può contenere, è il presente, per questo va sostenuto come priorità culturale e sociale”.
E ancora Piero Pelù, consulente artistico della Fondazione “Con tutta l’energia positiva avuta dei riscontri della stagione passata sono felice e onorato di aver contribuito al programma anche della stagione 25/26 del teatro DaMo di Campi. La nostra natura di teatro libero aperto a tutte le discipline viene confermata e ampliata, avremo infatti l’anteprima nazionale del Festival dei Popoli con la proiezione del film “L’azzurro in alto e l’oro dentro” una storia quasi tutta al femminile di rinascita dai disastri provocati dalle guerre. Saremo teatro civile, teatro di commedia e teatro di musica per dare al nostro generoso pubblico più chiavi di lettura possibili della realtà che stiamo vivendo”.
“La Fondazione ha accompagnato il Teatrodante Carlo Monni in uno dei momenti più drammatici della sua storia – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – con uno stanziamento importante in grado di porre rimedio ai danni provocati dall’alluvione. Oltre a questo, siamo al fianco di questa vivace realtà culturale contribuendo alla sua stagione e non solo. Abbiamo voluto regalare alla comunità un momento di svago che non è soltanto intrattenimento ma vuole essere un’occasione per avvicinare le tante persone che spesso non hanno la possibilità di frequentare il teatro”.
Informazioni su www.teatrodante.it