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Ospedale del Mugello, via ai lavori della nuova palazzina. Giani e Bezzini: 'Sarà eccellenza di Toscana diffusa'

Investimento da 46 milioni di euro, lavori fino al 2029

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lunedì 30 giugno 2025 16:53

Un ospedale moderno, sicuro e funzionale che sia un’eccellenza nella Toscana diffusa. Vanno avanti i lavori di ristrutturazione, adeguamento sismico e ampliamento dell’ospedale del Mugello. In particolare questa mattina a Borgo S. Lorenzo, alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani e dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, ha avuto luogo l’avvio della costruzione della nuova palazzina destinata ad accogliere la camera calda, gli uffici del 118, gli uffici e le sale riunioni per la Direzione sanitaria.

 

Questo intervento si inserisce nell’importante opera di riqualificazione complessiva dell’Ospedale del Mugello, che è in corso e che comprende numerosi aspetti tra cui: quello sanitario, tecnologico, impiantistico, energetico e di adeguamento sismico mediante isolamento, per un investimento complessivo di circa 46 milioni di euro di cui 13 milioni e 500 mila di fondi regionali. Da cronoprogramma fine degli interventi è prevista per il 2029, garantendo per tutto il periodo dei cantieri la continuità di esercizio dell’ospedale.


A seguire il presidente e l’assessore accompagnati dal sindaco Leonardo Romagnoli e dal direttore generale Asl TC Valerio Mari hanno fatto visita ai cantieri in fase avanzata dell’Ospedale e della Casa di comunità in viale della Resistenza.

 

“Il nostro impegno è massimo per far sì che una terra importante nella Toscana diffusa, quale appunto il Mugello, possa avere il massimo dai servizi sanitari- ha detto il presidente Giani-. Da qui l’investimento importante da 46 milioni di euro complessivi, solo sull’ospedale e parallelamente la realizzazione della Casa di comunità e dell’Ospedale di comunità. Sono convinto che la Borgo San Lorenzo, capoluogo del Mugello, che uscirà da questi interventi- ha detto sempre il presidente - possa essere assunta a modello nazionale di come in un’area della Toscana diffusa si riesca ad avere servizi d’ eccellenza. L’Ospedale del Mugello è riferimento nazionale anche per un altro aspetto – ha ricordato infine Giani - perché l’intervento di ristrutturazione aveva al centro l’adeguamento sismico, resosi urgente per le caratteristiche della zona e a seguito degli eventi del dicembre 2019. Da questo punto di vista sono stati inseriti elementi assolutamente innovativi, come il sistema degli “isolatori sismici”. Il tutto mantenendo durante gli interventi le funzioni e le attività dell’ospedale. Ringrazio di cuore tutti coloro che stanno lavorando per rendere possibile tutto questo, il Comune, le istituzioni del territorio e la Asl ”.


“E’ uno dei più grandi investimenti in edilizia sanitaria della Toscana - ha detto l’assessore Simone Bezzini - con l’obiettivo della sicurezza sismica e della riqualificazione dei diversi setting assistenziali, per un futuro moderno, funzionale e sicuro per l’ospedale. Accanto a questo ci sono la Casa e l’Ospedale di comunità che rappresentano i servizi territoriali- ha ricordato l’assessore- sui quali in questa fase storica si sta cercando di investire al massimo, per garantire la presa in cura di tutte quelle persone che hanno bisogno di un approccio di prossimità, multiprofessionale e multidisciplinare, penso per esempio alle persone anziane e con cronicità. Quindi - ha concluso Bezzini - una risposta integrata capace di far fronte ai bisogni di salute di questa comunità”.

 

L’operazione di riqualificazione sanitaria, tecnologica, impiantistica ed energetica dell’ospedale del Mugello nasce da un percorso che è stato condiviso con le istituzioni del territorio anche nei tempi, spiega l'Asl. I lavori di ristrutturazione e ampliamento e l’adeguamento sismico sono stati previsti in 60 mesi e suddivisi in 10 fasi operatorie. Per l’attuazione si è reso necessario dividere il progetto in due stralci funzionali. Al momento in attuazione c’è il primo stralcio per il quale l’investimento complessivo è di 45milioni e 765mila euro, coperti per la maggior parte da risorse regionali e in parte aziendali.

 

A un anno dall’avvio dall’inizio dei lavori che riguardano questo primo stralcio del più ampio progetto di riqualificazione, questa mattina le autorità locali con il presidente della Regione Eugenio Giani, il Direttore generale della Asl Toscana centro, Ing. Valerio Mari e il sindaco di Borgo San Lorenzo, Leonardo Romagnoli, hanno fatto visita al cantiere che, in questi giorni, ha preso il via per la costruzione della nuova palazzina, uno dei due volumi previsti in ampliamento. Presenti anche la consigliera regionale, Fiammetta Capirossi, la Direttrice dell’ospedale del Mugello, Claudia Capanni insieme ai medici e agli operatori sanitari del presidio e la Responsabile dell’intervento, Ing. Laura Razzolini. Si tratta della struttura in collegamento con l’edificio esistente e destinata ad accogliere la sala di dimissione e la camera calda, oltre agli uffici del 118, ad altri uffici e alle sale riunioni per la Direzione sanitaria.

 

La nuova realizzazione sarà costituita da un volume articolato su due piani di superficie in totale di circa 715 mq. Attualmente nel cantiere sono in corso anche i lavori di realizzazione delle nuove centrali tecnologiche, le centrali gas medicinali, antincendio e idrica, propedeutici per l’adeguamento sismico. Il progetto nel suo complesso mette prioritariamente in sicurezza il presidio ospedaliero e contestualmente lo ammoderna e lo amplia sia con interventi a carattere edile che impiantistico.

 

“Parallelamente ai lavori della Nuova Palazzina – ha dichiarato il Direttore generale della Asl Toscana centro, Valerio Mari - stiamo portando avanti, senza interrompere i servizi ospedalieri, il rifacimento delle due sale operatorie, mantenendo attiva la sala parto e completando l’impiego delle risorse previste dal DL34, che contempla l’incremento dei posti letto per le terapie intensive.

Uno degli aspetti centrali di questo intervento riguarda l’adeguamento antisismico dell’ospedale. Innovativo e altamente tecnologico, l’intervento consente di mantenere operativo l’ospedale durante i lavori. Verranno isolate porzioni delle fondamenta in modo mirato, con l’obiettivo di disaccoppiare le forze generate da eventuali terremoti dalla struttura portante, scaricandole su isolatori sismici appositamente installati.

Un progetto complesso, che ha richiesto tempo per essere studiato, messo a punto e definito ma che assume un valore ancora più importante se collocato nella rete ospedaliera. E’ emersa con chiarezza l’importanza dei presidi cosiddetti “minori”, che si sono rivelati fondamentali non solo per la popolazione di riferimento, ma anche per la loro capacità di specializzarsi in percorsi di cura specifici. Ospedali come quello di Borgo San Lorenzo, ma anche quelli di Pescia e di Figline – ha concluso il Direttore Mari - dimostrano ogni giorno la loro rilevanza strategica all’interno del sistema sanitario regionale, anche per l’attrazione di pazienti da territori limitrofi”.

 

Dopo la delibera di approvazione del progetto esecutivo del 2023, i passaggi successivi sono stati l’indizione della procedura di gara, l’aggiudicazione dei lavori e la sottoscrizione del contratto di appalto nell’aprile 2024. La consegna dei lavori è del mese successivo con inizio pressoché immediato a fine maggio 2024.

Nel primo stralcio dei lavori del più ampio progetto che, secondo il cronoprogramma, richiederà una durata di circa cinque anni, è compresa la costruzione del secondo volume in ampliamento. Questo avrà funzioni prettamente sanitarie: nel seminterrato ci saranno il centro trasfusionale, i locali tecnici e della sterilizzazione; al piano terreno l’accoglienza e il CUP; al primo piano il blocco operatorio. Il primo stralcio prevede anche l’adeguamento sismico dell’ospedale con la ricucitura dei giunti strutturali esistenti e l’inserimento degli isolatori termici al piano interrato c.d. “infernotto”.

 

Non correlati all’intervento di adeguamento attualmente in corso ma necessari per dotare il Pronto Soccorso di una nuova area di degenza a maggiore intensità, a settembre partiranno i lavori finanziati dal DL 34/2020 per la realizzazione dell’High Dependency Unit (HDU). Si tratta di un’Area Semi Intensiva all’interno del Pronto Soccorso dotata di letti attrezzati dove è possibile rimanere anche 24-48 ore, secondo il quadro clinico del paziente che può necessitare di accertamenti più approfonditi o di terapie in emergenza, salvavita. Attualmente sono in fase di preparazione anche i lavori di adeguamento delle sale operatorie del terzo piano dell’ospedale che saranno eseguiti nei mesi di luglio e agosto (termineranno a inizi ottobre) e che andranno a rinnovare gli ambienti dal punto di vista impiantistico e strutturale.

 

L’altro cantiere a cui hanno fatto visita questa mattina le autorità locali è stato quello per l’ampliamento dell'attuale Poliambulatorio di Borgo San Lorenzo che si trova a poca distanza dall’ospedale, sul lato opposto di viale della Resistenza. A interventi completati, comprenderà in un unico edificio l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità Hub. Il cantiere è partito a giugno dello scorso anno. E’ stato verificato lo stato di avanzamento che è pari a circa il 45% del complessivo dei lavori. Ad oggi sono completate le strutture portanti fino al secondo impalcato.

 

L’edificio si svilupperà su tre livelli e sorgerà in adiacenza all’attuale Poliambulatorio di Borgo San Lorenzo, utilizzando lo stesso ingresso ed andando ad implementare le funzioni già presenti a livello ambulatoriale e tecnologico.

 

Il piano seminterrato è destinato ai servizi tecnici quali locali tecnici, depositi e servizi accessori e l’accesso delle ambulanze. Al piano terra si sviluppa la Casa di Comunità che implementa le funzioni già presenti. L’ingresso diviene un’area pubblica con l'accettazione-accoglienza-CUP e punto di attesa che con il nuovo progetto viene raddoppiata rispetto alla superficie attuale. Sarà sede di visite e prestazioni di assistenza primaria, di specialistica ambulatoriale di base e avanzate da parte dei professionisti che operano sul territorio, in raccordo con la rete ospedaliera. Sarà sede di ulteriori servizi condivisi con i Consultori, i Dipartimenti di Prevenzione, Riabilitazione, i Dipartimenti di Salute Mentale adulti e infanzia-adolescenza, Dipendenze e le strutture di Psicologia. Continuerà il raccordo con la Rete delle Cure Palliative, con le Reti Diabetologiche, Nutrizionali e con le altre Reti aziendali di patologia o di percorso. L'HUB di Borgo San Lorenzo sarà la Casa di Comunità principale del Mugello che lavorerà in rete con gli spoke presenti nei singoli comuni.

 

Al piano primo della porzione di edificio in ampliamento, si sviluppa l’Ospedale di Comunità per la degenza breve di pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità. Dieci posti letto ospiteranno pazienti dimessi dal ricovero ospedaliero e che necessitano di cure intermedie. Sarà una struttura di degenza post acuta della rete assistenziale territoriale, per la fase di deospedalizzazione di persone fragili o anziane, sia per persone in situazioni di complessità assistenziale e con patologie croniche che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica o riabilitativa. L’Ospedale di Comunità eviterà ricoveri ospedalieri impropri e non trattabili a domicilio.

 

"Ricordiamo, infine, che già da un anno è attiva a Borgo San Lorenzo la COT, la Centrale operativa territoriale, aperta 6 giorni su 7 per 12 ore al giorno, punto di riferimento per la presa in carico integrata sociale e sanitaria e per l'avvio dei percorsi ospedale territorio e territorio-domicilio", conclude l'Asl Toscana Centro.

 

 

 
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