Le chiavi della città a Vasco Rossi: 'Emozionato e fiero. Firenze spericolata con la sua bellezza'
La cerimonia in Palazzo Vecchio: 'Dedico il riconoscimento, oltre che al mio popolo straordinario, a mio padre'
lunedì 09 giugno 2025 18:00
Dal palco della Visarno Arena, a quello di Palazzo Vecchio: oggi è il giorno della consegna delle chiavi della città di Firenze a Vasco Rossi.
Due date sold out per Vasco a Firenze, che il 5 e 6 giugno hanno visto 130mila persone cantare con lui, per concerti da due ore e mezzo, con una scaletta che ha ripercorso i grandi successi che hanno accompagnato generazioni di fan, tra chi ha visto decine di concerti, chi era al primo portato dai genitori, chi si è accampato fuori dall'Arena in tenda.
E oggi il rocker di Zocca oggi ha fatto un altro bagno di folla nella città gigliata, che gli ha tributato il riconoscimento delle chiavi cittadine dalle mani della sindaca Sara Funaro.
"Una splendida giornata", la citazione che incornicia l'evento, che campeggia sia nel Salone dei Cinquecento, luogo della cerimonia, che sul maxischermo posizionato sull'arengario di Palazzo Vecchio, in piazza, per dare modo di seguire la consegna anche a chi non è riuscito a prenotarsi per assistere all'evento. Si, perché la cerimonia di consegna è stata aperta al pubblico, come momento di incontro per i fan del Komandante, ma le prenotazioni aperte da Palazzo Vecchio sono state chiuse dopo poco per le troppe richieste ricevute.
Il primo boato nel Salone dei Cinquecento alle 16.30, quando Vasco si affaccia al balcone della Sala, accolto subito dai cori dei fan presenti, che intonano poi tutti insieme grandi successi trasmessi nel Salone, come Vita spericolata e Sally.
E' la sindaca Sara Funaro ad introdurre la cerimonia. "Bellissimo vedere il salone dei cinquecento così pieno, ringrazio tutti i fan presenti. Purtroppo questo è il salone dei cinquecento e non dei cinquemila, mi dispiace che non siamo riusciti ad accogliere tutti, ma ci possono seguire anche dall'esterno. È un momento di grande emozione per me e penso per tutti i voi, il più emozionante e bello in questo anno da sindaca", ha detto emozionata la sindaca, grande fan di Vasco, nel chiamarlo sul palco, scatenando il boato del Salone dei Cinquecento.
"Sto molto bene, sono incantato da questo posto meraviglioso che non ho mai avuto occasione di visitare". Quella di oggi è stata infatti la prima volta a Palazzo Vecchio per Vasco Rossi, che ha potuto visitare le stanze del palazzo prima della cerimonia. "Firenze è la città d'arte più bella del mondo", ha detto il cantante, tra gli applausi dei presenti.
"Il messaggio più bello e potente che hai sempre mandato e che non importa essere persone che riescono al 100% ma ogni persona è bella per le sue differenze", ha detto Funaro, che ha chiesto poi a Vasco cosa volesse dire ai ragazzi. "State tranquilli - ha risposto Vasco - perché ce la farete tutti alla fine, si trova sempre la propria strada. Magari le aspettative che si hanno si abbassano ma si è contenti lo stesso".
"Complimenti perché sei la prima sindaca donna di Firenze", ha aggiunto il cantante.
La consegna, come da tradizione, è stata preceduta dal suono delle chiarine e dalla lettura delle motivazioni da parte della sindaca, che subito dopo ha consegnato le chiavi a Vasco Rossi, che ha poi letto un lungo messaggio di ringraziamento dal palco.
"Ho telefonato a mia mamma ieri e le ho detto che mi avrebbero dato le chiavi della città di Firenze e lei mi ha detto, ma sono sicuri? Qualche anno fa anche io avrei detto attenzione a darmi le chiavi, ma adesso sono diventato più tranquillo", ha scherzato. "Mi sono scritto una cosa da dire perché mi emoziono. Ringrazio la sindaca, la giunta e tutta la città per questo straordinario riconoscimento, per me è veramente un grande onore essere riconosciuto in una città così ricca di storia e di arte, sono emozionato e fiero. Firenze, la culla del rinascimento, dove sono nati i più grandi artisti del mondo, Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Dante Alighieri... A Firenze a suonare ci vengo da molto tempo, dagli inizi degli anni ottanta, e ho sempre trovato un pubblico caldissimo, focoso, che mi ha accolto con entusiasmo e che ama le mie canzoni, e ancora oggi, quello che io definisco il mio popolo, il popolo del rock, non si è smentito, 130mila cuori che battevano all'unisono. Ogni volta rimango incantato da questo straordinario affetto, sono state due serate una più bella dell'altra".
In prima fila oggi c'è anche Irene Grandi. "Di Firenze è Irene Grandi, la mia ragazza sempre", dice Vasco, che per lei ha composto proprio il famoso brano La tua ragazza sempre.
"Qui ho girato il video di Vivere, in una discoteca bellissima, ed è proprio la vita il tema principale dello spettacolo di quest'anno. In questo periodo di odio e violenza, nel quale sembra che contino solo profitto, arroganza e potere, nel totale disprezzo della vita umana, noi celebriamo la vita in tutte le sue forme, dimensioni ed espressioni. E se una volta cantavo voglio una vita spericolata oggi dico sono una vita spericolata. Tra queste due piccole sfumature sta tutto il mio percorso umano e artistico, perché noi siamo la vita, la vita vissuta, complicata, ostinata, fiera, meravigliata. Alla continua ricerca di un senso, e ogni ricerca è sempre spericolata. È una canzone che è un inno alla vita e non all'autodistruzione come è stato raccontato, ad una vita vissuta intensamente e pericolosamente, perché la vita non è garantita, la vita è la vita. Spericolata è Firenze con la sua bellezza, con i suoi monumenti ha influenzato il mondo, in questo palazzo ci sono meraviglie incredibili, ogni passo che fai è arte, sei circondato da bellezza, e viene gente da tutto il mondo a meravigliarsi. Firenze è una città straordinaria e unica. La bellezza sotto forma di arte musica e cultura ha il potere di unire le persone e di promuovere la comprensione reciproca, in una parola, l'amore".
"Dedico il riconoscimento, oltre che al mio popolo straordinario, a mio padre, che non ha potuto vedere niente di tutto questo, grazie Firenze", ha concluso Vasco Rossi, che ha poi lasciato il Salone tra gli applausi, sulle note della sua canzone Senza parole.
Queste le motivazioni della consegna delle Chiavi della Città: “la Città di Firenze conferisce le Chiavi della Città a Vasco Rossi per il suo straordinario contributo alla cultura musicale italiana e il profondo legame che fin dagli esordi ha saputo instaurare con il pubblico fiorentino e la nostra città. Numerose le occasioni in cui Vasco Rossi ha portato qui la sua energia e il suo talento: concerti storici che hanno animato stadi e cuori, contribuendo a rendere la nostra città un punto di riferimento anche per la grande musica dal vivo. Artista ribelle, poeta rock del popolo che unisce generazioni, Vasco Rossi ha attraversato con la sua musica e le sue parole quattro decenni di storia della musica italiana con coerenza, passione e il suo stile inconfondibile, diventando così simbolo di libertà espressiva e autenticità. Le sue canzoni hanno raccontato e continuano a raccontare sogni, inquietudini, speranze, la voglia di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà naturali della vita, entrando così nel cuore e nella memoria collettiva del nostro Paese. Firenze, culla di arte e cultura per vocazione, riconosce in Vasco non solo un eccezionale interprete della scena musicale contemporanea, ma soprattutto un protagonista del nostro tempo, capace di parlare a tutti, senza alcuna distinzione, attraverso la forza della musica e delle sue parole. A Vasco Rossi, il ‘provo-cautore’ come ama definirsi, il conferimento delle Chiavi della Città, che rappresentano il segno inequivocabile della gratitudine di Firenze verso un artista che ha saputo essere vicino alla sua gente, condividendo le proprie profonde emozioni e passioni”.
Irene Grossi