Nasce Diciannove, primo brand collettivo di olio Evo che racconta il territorio di Montespertoli
Il prodotto è il frutto di un lavoro sinergico tra 19 soggetti, sia pubblici che privati. Saccardi: 'Insieme qualità e identità'
lunedì 12 maggio 2025 17:33
Si chiama Diciannove il primo brand collettivo di olio evo, diciannove come l’ensemble di attori pubblici e privati che hanno unito competenze, esperienza e visione nel settore olivicolo.
Il nuovo olio extravergine di Oliva da oliveti di Montespertoli, è stato presentato oggi dalla vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, dal vicesindaco di Montespertoli, Marco Pierini, dal capofila del progetto MontEspertOlio, Alessia Gallerini e dai professori Silvio Menghini e Bruno Zanoni del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, partner scientifico e coordinatore del progetto MontEspertOlio (montespertolio.it) di cui l’olio EVO Diciannove rappresenta il traguardo.
Diciannove arriva, infatti, a conclusione di un lungo percorso che dal 2019 ha visto il Comune di Montespertoli e un gruppo sempre più nutrito di olivicoltori del territorio lavorare fianco a fianco, con il supporto del mondo scientifico - il Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze - per valorizzare la produzione dell’olio extravergine di oliva di questo spicchio di Toscana sul piano qualitativo e merceologico.
Finanziato nell’ambito del PSR 2014-2022 della Regione Toscana, il progetto MontEspertOlio ha visto crescere negli anni la consapevolezza sia da parte sia dei produttori che del consumatore relativamente all’eccellenza del proprio olio, una qualità andata implementandosi anche grazie alle molte attività messe in campo dal Comune di Montespertoli - corsi di degustazione, di potatura, incontri, presentazioni, etc. - in seno ad Olea Project, il forum permanente dell’Amministrazione sull’oro verde, vera ricchezza del territorio.
Diciannove è l’espressione di un lavoro sinergico di 14 imprese che animano la filiera olivicolo-olearia della cintura collinare fiorentina - Tenuta Barbadoro; Azienda agricola Fattoria di Trecento; Tenuta Maiano Società Agricola; Fattorie Parri Società Agricola; Podere delle Falcole Azienda Agricola; Azienda Agricola Valleprima; Azienda Agricola Podere Ghiole; Azienda Agricola Solaia; Azienda Agricola Le terre di Poldo; Agriturismo Azienda Montalbino; Fattoria La Leccia; Azienda Agricola Marzocco; Società Agricola Maggi; Azienda Agricola Torre Bianca - con Fara Vetrerie e Cristallerie, il Comune di Montespertoli, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) e il Dipartimento di Neuroscienze, psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), entrambi dell’Università di Firenze, e D.R.E.Am. Italia, società di servizi nell’ambito dello sviluppo rurale sostenibile, della protezione dell’ambiente e della riqualificazione territoriale.
La campagna olearia ha previsto una serie di azioni, in parte volte ad ottimizzare le produzioni delle varie imprese caratterizzando il loro olio dal punto di vista chimico fisico e sensoriale, definendo un puntuale protocollo di raccolta e trasformazione condiviso. Una uniformità di prodotto che ha avuto il suo completamento nella definizione di una brand Identity comune che, comprensiva di un packaging ricercato, descriva l’eccellenza dell’alimento in esso contenuto. Tale processo è stato sviluppato con una logica partecipativa e la stessa scelta del nome Diciannove racconta in etichetta un progetto ambizioso e innovativo, ossia il legame tra imprenditori, scienziati e istituzioni toscane, professionisti del settore che insieme hanno dato vita a un prodotto capace di rappresentare il meglio della tradizione toscana e della ricerca proiettato negli scenari di mercato contemporanei. L’identità visiva si è ispirata alla geografia del territorio di Montespertoli, il cui perimetro è divenuto metonimia della chioma incerta e movimentata della pianta di ulivo. La bottiglia, realizzata dalla vetreria Fara di Montespertoli, è il modello “Roma”, un packaging di pregio con elementi estetici che esaltano la qualità del prodotto percepita dai consumatori.
Grazie al biennale lavoro di gruppo coordinato e condiviso tra le aziende agricole, i frantoi e l’Università, il DAGRI ha potuto definire e far applicare un rigoroso protocollo produttivo, basato su regole precise quali: la raccolta delle olive di nota cultivar ad un comune grado di maturazione; il rapido conferimento e lavorazione delle olive in frantoio; il rispetto di norme di estrazione dell’olio in frantoio basate sul ridotto impatto ossidativo, su controllate condizioni tempo-temperatura (al di sotto dei 27°C) di gramolatura delle paste di oliva e su un rapido allontanamento delle torbidità dagli oli estratti. Ciò ha permesso la produzione omogenea e costante di oli extra-vergini “del territorio di Montespertoli”, caratterizzati non solo da eccellenti livelli di conformità legale ma anche da un elevato contenuto di composti fenolici, di sostanze volatili gradevoli e di stabilità in conservazione. Gli oli sono stati significativamente caratterizzati come a bassa acidità (approx. 0,22 % acido oleico), con contenuti medio alti di biofenoli (approx. 500 mg/kg) e di composti volatili della via della lipossigenasi (approx. 50 mg/kg), sensorialmente descrivibili come mediamente amari, piccanti e fruttati e con note di mandorla e carciofo.
Stefania Saccardi, assessora regionale all’Agricoltura: “E’ questa un’esperienza che assegna all’olio extra vergine d’oliva il ruolo di protagonista a tutto tondo – ha detto la vicepresidente e assessora Stefania Saccardi – Ed è bene che la Toscana sia sempre più riconosciuta anche come patria dell’olio oltre che del vino. L’olio in questo caso è protagonista non solo come risultato della competenza di una rete di ben quattordici produttori locali, ma anche protagonista di un’operazione che valorizza il territorio tout court. Ci troviamo dunque davanti a un esempio virtuoso di come attraverso un prodotto d’eccellenza possa passare il valore da un lato delle sue qualità e delle sue caratteristiche uniche, e dall’altro della sua forza quale simbolo identitario della tradizione olivicola che abita sulle nostre colline”.
Marco Pierini, vicesindaco Montespertoli: "L'esperienza di MontEspertOlio è importantissima per più ragioni: mette insieme i produttori e il mondo della ricerca, investe sulla qualità e l'armonizzazione del prodotto, scommette su un brand in grado di promuovere un'eccellenza. L'amministrazione comunale è in questo senso in prima fila per sostenere e anche stimolare i partecipanti a questa grande esperienza di filiera, che non può che essere l'inizio. Abbiamo un territorio che ha ormai compreso che fare squadra porta risorse e occasioni di sviluppo, per questo è fondamentale che l'esperienza cresca ancora. MontEspertOlio presenta oggi una etichetta per l'olio da oliveti di Montespertoli e scommette sulla crescita di una filiera che è parte integrante dell'identità del territorio”.
Alessia Gallerini, capofila del progetto MontEspertOlio: “Dopo due anni il progetto di MontEspertOlio arriva al suo traguardo naturale, l’olio EVO Diciannove prodotto a Montespertoli. Questo, per le aziende del nostro territorio, non sarà in realtà il punto di arrivo, ma sono certa diventerà un nuovo punto di partenza e di stimolo per riuscire a promuovere il nostro prodotto con più capacità e consapevolezza verso il mercato ed in particolare verso un consumatore sempre più attento”.
Silvio Menghini, DAGRI Unifi, coordinatore scientifico del progetto: “Il progetto MontEspertOlio testimonia il desiderio dei produttori locali di vincere le sempre più complesse sfide dei mercati unendo le proprie forze per dare vita ad un modello commerciale più remunerativo rinunciando, almeno in parte, ai tradizionali canali diretti, sicuramente meno remunerativi ma decisamente più praticabili dai singoli piccoli produttori. Nei punti essenziali del progetto, come è peraltro nella convenzione che regola il dialogo che il DAGRI ha aperto con il Comune di Montespertoli ormai da più di tre anni, tuttavia non c'è solo la promozione dell'olio extravergine di oliva ma l'esplicita volontà di esaltare il rapporto tra prodotto e territorio. Concretamente ciò significa legare l'intero progetto allo sviluppo delle opportunità turistiche ricreative locali, promuovendo una cultura all'interno delle imprese che sia capace di passare dalla vendita del prodotto all'accoglienza dell’ospite”.
Bruno Zanoni, DAGRI Unifi: “Il progetto ha permesso alla produzione olivicola del territorio di Montespertoli di dare espressione di sé in un olio extra-vergine di oliva che ne valorizzasse le peculiarità e di cui ora ne è definita una prima impronta di qualità intrinseca. L’aver definito una base produttiva certa porta alla naturale conseguenza che da qui in poi si consolidi quanto acquisito, ma si possano progettare ulteriori sviluppi produttivi secondo la logica di un miglioramento continuo”.