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'La memoria ha un futuro di pace', studenti fiorentini in viaggio nei luoghi della deportazione nazifascista

20 studenti fiorentini in viaggio a Mauthausen

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lunedì 05 maggio 2025 16:28

Un viaggio nella memoria per costruire un futuro di pace. È questo il cuore del progetto promosso dal Comune di Firenze insieme alla sezione fiorentina dell’ANED–Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti, in collaborazione con l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea. A presentarlo nella mattina di lunedì 5 maggio 2025, ottantesimo anniversario della liberazione di Mauthausen, l’assessora alla Cultura della memoria e all’Educazione Benedetta Albanese e il presidente della sezione ANED di Firenze Lorenzo Tombelli.

 

Il progetto, intitolato “La Memoria ha un futuro di pace”, si inserisce nel più ampio Patto di Fratellanza tra la città di Firenze e quella di Mauthausen, con l’obiettivo di rafforzare i legami culturali, sociali ed educativi tra le due comunità. Al centro dell'iniziativa c’è la volontà comune di mantenere viva la memoria storica tra le nuove generazioni, offrendo loro l’opportunità di incontrarsi, confrontarsi e stringere legami di amicizia e solidarietà attraverso un percorso didattico condiviso.

 

Ogni anno l’ANED di Firenze organizza, nell’ambito del progetto nazionale “Il futuro della memoria”, un viaggio di studio per studenti nei principali ex lager nazisti situati in Germania, Austria e Italia. Anche quest’anno, la delegazione del Comune di Firenze, che accompagnerà il Gonfalone della città a Mauthausen, includerà 20 studenti in rappresentanza di oltre 30 classi e 13 scuole secondarie di primo grado ( Beato Angelico, Botticelli, Calvino, Manzoni, Calamandrei, Don Milani, Ghiberti, Masaccio, Papini, San Brunone, Pieraccini, Piero della Francesca, Rosai), con la copertura totale delle spese da parte dell’Amministrazione.

 

“Ad ottanta anni esatti dalla liberazione del campo di Mauthausen ribadiamo la necessità di trasmettere la memoria di quegli orrori alle nuove generazioni, affinché non accadano più”, dice l’assessora all’Educazione e alla Cultura della memoria Benedetta Albanese, “e soprattutto di affermare con sempre più forza i valori irrinunciabili e universali di libertà e democrazia. Ringraziamo Aned e le scuole per saper rinnovare e accrescere di anno in anno il significato di questa iniziativa, che permette di far conoscere a tantissime ragazze e a tantissimi ragazzi un passato che non deve mai più tornare. Parteciperemo al viaggio nei luoghi delle deportazioni nazifasciste assieme agli studenti delle scuole secondarie di primo grado della nostra città, mossi come loro dal bisogno di conoscere e di capire di cosa è capace l’essere umano, e disposti a mettersi in discussione in prima persona. Con la perdita dei testimoni diretti delle deportazioni è necessario che ognuno di noi si faccia carico della responsabilità storica di contrastare e combattere ogni forma di negazionismo e revisionismo”.

 

“Dopo ottant’anni, è ancora essenziale accompagnare le nuove generazioni nei luoghi della memoria”, ha detto il presidente della sezione ANED di Firenze Lorenzo Tombelli, “Questo viaggio rappresenta un’esperienza profonda che ci invita a riflettere sul passato e a confrontarci con gli orrori e le sfide del presente. Entrare nelle baracche dei deportati, camminare davanti ai crematori o attraversare il piazzale dell’appello del campo di concentramento di Mauthausen insieme alle altre delegazioni europee consente ai più giovani di comprendere il valore dei principi democratici sanciti dalla Costituzione e di riaffermare con forza le nostre radici antifasciste”.

 

Il percorso didattico che precede il viaggio ha offerto ad oltre 700 studenti una visione storica complessiva sul fenomeno delle deportazioni nel contesto dell’Europa occupata dal nazifascismo durante la Seconda guerra mondiale. Le attività formative, costruite in modo interdisciplinare, mirano a preparare gli studenti non solo dal punto di vista informativo, ma anche emotivo, con un’attenzione particolare al linguaggio e all’esperienza concreta delle vittime.

 

Durante gli incontri preparatori, storici ed volontari dell’Associazione hanno guidato i ragazzi attraverso una ricostruzione dettagliata delle cause, delle dinamiche e delle conseguenze della deportazione, illustrando le diverse tipologie – politiche, razziali e militari – e raccontando storie personali dei superstiti che rendano tangibili le atrocità e le sofferenze vissute nei campi. Questo approccio, accessibile e coinvolgente, ha lo scopo di avvicinare i giovani alla Storia, rendendola viva e attuale. Il progetto prevede anche visite guidate al Memoriale delle Deportazioni di Firenze, o in alternativa al polo pratese, quali tappe aggiuntive e fondamentali per la formazione degli studenti e delle studentesse.

 

Un’iniziativa, pertanto, che ribadisce quanto il ricordo del passato sia un pilastro indispensabile per educare i cittadini del domani ai valori della libertà, della democrazia e della solidarietà.

 

 

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