Sconfitta per 2-1, ma a testa alta in uno stadio bollente. La Fiorentina cade a Siviglia contro il Betis nell'andata delle semifinali di Conference League, ma tiene comunque tutto aperto in vista del ritorno al Franchi, tra una settimana.

Squadra con tanta tecnica quella biancoverde del guru Pellegrini. Betis che parte forte e dopo 7 minuti è già avanti con Ezzalzouli: Bakambu vince il contrasto con Comuzzo e serve un cioccolatino al compagno, palla che colpisce la traversa e poi oltrepassa la linea di porta. L'orologio della Goal Line Technology dell'arbitro non suona, ma dal Var certificano poi il gol per gli spagnoli. La Fiorentina accusa il colpo e rischia di capitolare con l'occasione di Isco, poi i viola escono dal guscio e iniziano a farsi pericolosi. Occasionissima con Mandragora al 21', ma il colpo di testa del centrocampista su cross ottimo di Gosens finisce fuori di un niente. 

Nella ripresa torna in campo Moise Kean, rientrato ad allenarsi martedì dopo il viaggio a Parigi per problemi familiari. Il centravanti fa subito sentire il proprio peso in attacco, anche se è Gudmundsson ad avere una ghiotta chance neutralizzata dal portiere avversario (con l'islandese forse in fuorigioco). De Gea poi salva su Bartra, ma nel miglior momento viola il Betis raddoppia con Antony, che dopo una respinta trova un gran gol di destro da fuori. Imparabile. La Fiorentina però reagisce ancora, e al 72' trova il 2-1 con capitan Ranieri, servito da un ottimo Gosens. Un gol che riapre tutto, anche in ottica doppio confronto. Nel finale è più il Betis a provarci, ma finisce così. Tra sette giorni al Franchi il ritorno.