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'Abbiamo paura a fare la spesa': manifestazione davanti al supermercato per chiedere più sicurezza

Oltre 200 cittadini riuniti, le richieste del Comitato: 'Intelligence da marciapiede e atti concreti fattibili'

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sabato 12 aprile 2025 10:51

"Abbiamo timore di andare a fare la spesa". Così i cittadini ieri riuniti in più di 200 persone davanti allo store Esselunga di via di Novoli a Firenze hanno chiesto più sicurezza dopo i ripetuti episodi degli ultimi tempi.

 

Una manifestazione voluta "per sensibilizzare le istituzioni tutte, forze dell'ordine, e la stessa Esselunga, a prendere seriamente il problema sentito da sempre più cittadini, non è possibile vedere certe scene di violenza, saccheggi, furti, minacce in un luogo dove tanti cittadini si recano tutti i giorni a fare la spesa", dice Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini Attivi di San Jacopino.

 

La prossima protesta è prevista a maggio davanti allo store Esselunga di via Galliano. Il Comitato individua tre punti per migliorare la sicurezza: intelligence da marciapiede, atti concreti fattibili e riduzione/eliminazione dei micro-cosmi/sistemi criminali.

 

Per quanto riguarda l'intelligence da marciapiede, sarebbe "basata su una rete di contatti e sul girare la città in luoghi ed orari diversi per annusarla". Servirebbe "coinvolgere le organizzazioni di categoria; dare rilievo ai comitati facendo da interfaccia e rafforzandone la rete; controlli mirati a tappeto; implementazione ruolo delle associazioni delle forze di polizia in congedo; occuparsi dei minori non accompagnati ed accompagnati ma non seguiti dalle famiglie".

 

Per quanto riguarda gli "atti concreti fattibili", "ai sensi dei poteri di cui dispone l'amministrazione locale si possono prendere provvedimenti per: Rafforzamento Polizia Municipale contro l'illegalità diffusa aumentandone l'utilizzo e favorendone la motivazione ed aumentando le risorse per gli straordinari. In stretto coordinamento con le forze di polizia; Creazione di squadre miste Gdf - polizia municipale per controlli a tappeto negli esercizi commerciali in funzione anti riciclaggio; Creazione di squadre miste Polizia locale insieme a Carabinieri e Polizia con Ispettorato Lavoro ed Asl per il rispetto delle normative sul lavoro e sulla salubrità dei luoghi; Monitoraggio e repressione fuochi d'artificio e bombe carta non autorizzate; Seguire la cosiddetta teoria del vetro rotto nei confronti degli atti di vandalismo; Limitare e possibilmente eliminare sostituendole con altri tipi di verde le numerose siepi previsti in numerosi giardini fatti salvi ovviamente i giardini storici. Favoriscono le attività criminali creando anfratti all'interno di un più ampio intervento su arredo urbano; Monitoraggio continuo dei fenomeni estorsivi e micro estorsivi; Contrasto al fenomeno delle gang; Concentrarsi sulle multe/sanzioni/misure di prevenzione  cosiddette educative a contrasto dell'illegalità diffusa da preferire alle multe in serie prive del rapporto umano".

 

Per la "riduzione/eliminazione" dei "micro-cosmi e sistemi criminali", continua il Comitato, "Firenze è finita alla ribalta nazionale per il caso ex Astor che ci dimostra che esistono dei micro cosmi criminali in cui succede di tutto, con i più deboli vittime della situazione. Micro cosmi necessari al modello di sviluppo malato che si è scelta Firenze, come del resto le altre città d'arte italiane, che son diventate città per ricchi, carissime, terre di riciclaggio, modello che abbisogna di manodopera a basso costo che non può pagare affitti o comprarsi casa. Bisogna attuare tutte le misure possibili anche sociali per porre fine alla creazione di questi sistemi criminali, vere e proprie società alternative".

 

Infine una riflessione a livello nazionale: "Cambiare nei punti necessari la Legge Cartabia per fare in modo che si aumenti la punibilità dei comportamenti predatori e lesivi di persone e cose lavorando alla presentazione di emendamenti da inserire al prossimo provvedimento normativo sulla giustizia. Stessa procedura da seguire per intervenire a livello normativo sulle modifiche al regolamento nazionale sulla Polizia locale".

 

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