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Nuovi dazi Usa, Fedagripesca Toscana: 'Rischiano di essere colpo letale al mondo del vino'

La preoccupazione per i nuovi dazi imposti da Trump: 'Grave danno per l'economia toscana'

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giovedì 03 aprile 2025 13:30

“L’imposizione di dazi sui prodotti agroalimentari europei, in particolare sul vino, da parte dell’amministrazione Usa rappresenta un grave danno per l’economia toscana. La nostra regione ha sempre avuto un forte legame commerciale con gli Stati Uniti: colpire il settore vitivinicolo significa mettere in difficoltà non solo le imprese, ma anche l’intera filiera produttiva e distributiva che in Toscana dà lavoro a decine di migliaia di persone”. Così Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana, commenta le decisioni del presidente Usa Donald Trump riguardo ai dazi sui prodotti agroalimentari europei.


“Il protezionismo - dice Baragli - non giova a nessuno e rischia di compromettere relazioni economiche consolidate, con ripercussioni negative su entrambe le sponde dell’Atlantico. Confidiamo in un’azione diplomatica efficace da parte dell’Italia e dell’Europa che tuteli le nostre imprese e i lavoratori del settore vitivinicolo, preservando un comparto che rappresenta non solo un pilastro dell’economia toscana, ma anche un simbolo della nostra tradizione e cultura”.
 

“Siamo di fronte a una sfida che non possiamo sottovalutare. Le nostre cooperative hanno già dimostrato grande resilienza di fronte al peso del conflitto tra Russia e Ucraina e delle tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi energetici, il calo delle vendite e le conseguenze dei cambiamenti climatici - conclude Baragli -. Questi dazi possono essere colpo letale ad anni di lavoro e investimenti. Il mercato americano è fondamentale per il nostro vino, e perdere competitività significherebbe lasciare spazio a prodotti concorrenti o, peggio, a imitazioni che sfruttano l’immagine del Made in Italy senza garantirne la qualità. È il momento di agire con decisione per difendere le nostre imprese e il lavoro di migliaia di persone. È un appello che rivolgiamo al governo italiano e in particolare all’Unione Europea”.

 

Commenta così invece il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci: “L’annuncio dei dazi americani al 20% su tutte le produzioni europee vini compresi andrà inevitabilmente a colpire duramente anche la nostra denominazione, che vede negli Stati Uniti il suo principale mercato di sbocco dove destiniamo oltre il 30% delle nostre esportazioni. Queste tariffe di fatto riguardano tutte le principali economie del mondo che alimentano una guerra commerciale dove ne usciremo tutti sconfitti e più poveri. Per questo il danno rischia di oltrepassare i confini statunitensi”.

 

“Queste misure avranno un effetto ad ampio spettro dove non solo il vino rischia di diventare un bene voluttuario sempre più inaccessibile per i consumatori ma allo stesso tempo andranno a colpire settori cruciali anche per la nostra economia locale come l’enoturismo. Ci appelliamo – conclude Bindocci – alle istituzioni e alle diplomazie europee affinché riescano a trovare un accordo con gli Usa per scongiurare una penalizzazione che colpirebbe in maniera inesorabile tutte le imprese”.

 

 
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