Maltempo 14-15 marzo: ancora 99 isolati, 8mila edifici coinvolti e 430 aziende. Il punto in Metrocittà Firenze
Stimati oltre 8 milioni di euro per le strade regionali a 9,7 per le metropolitane. 'Evento con una possibilità di accadimento tra i 200 e i 500 anni'
venerdì 28 marzo 2025 15:25
Sono stati circa 375.000, su un 1.000.000 di residenti, i cittadini del fiorentino interessati dal maltempo del 14 marzo. E' uno dei dati emersi dal punto sugli eventi metereologici del 14 e 15 marzo nella Metrocittà effettuato dala Sindaca della Città Metropolitana di Firenze Sara Funaro, in apertura del Consiglio metropolitano. Eventi di questa intensità, ha spiegato la sindaca, si sono verificati lungo l'asse del territorio che va da Sesto a Marradi con "un tempo di ritorno", cioè con possibilità di accadimento, tra i 200 e i 500 anni.
La Sala Operativa della Protezione Civile della Città metropolitana di Firenze ha processato nel periodo 13-15 marzo 1400 chiamate e 2000 chiamate nel periodo 13-18 Marzo. Sono state organizzate 19 riunioni dell’Unita di Crisi (UDC) congiunta con il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS). Il volontariato ha svolto un ruolo fondamentale . E’ stato impiegato sia volontariato sia locale (COC, Sala Operativa CM, Sala Operativa Regionale) che quello facente parte delle colonne regionali di protezione civile, intervenute su tutto il territorio
Impatto dell’evento sulla popolazione
La gravità dell’evento può essere illustrata evidenziato con dei numeri. Al 28 di marzo risultano ancora: 99 persone isolate (non raggiungibili con mezzi privati ancorché gestiti, monitorati e supportati dagli enti locali), 251 persone evacuate.
E’ stata effettuata una valutazione sulla base di una analisi condotta con i Comuni e sulla perimetrazione delle aree allagate e risulta che: circa 8.000 edifici civili sono stati coinvolti dagli allagamenti o frane; oltre 430 aziende sono state coinvolte dagli allagamenti o frane
È stata effettuata una analisi sui cittadini che sono stati “ impattati” dall’evento, ovvero coloro che hanno avuto un danno alla loro abitazione, una interruzione delle loro attività lavorative, una impossibilità a percorrere le strade o a utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi. Considerando soltanto i Comuni maggiormente impattati (escludendo ad esempio Firenze cha avuto in questo evento un impatto minore) i cittadini direttamente interessati dall’emergenza sono stati circa 375.000 su un 1.000.000 di residenti sul territorio metropolitano. A questi numeri andrebbero aggiunti quelli di colori che provenendo da aree al di fuori di quelle interessate dall’evento hanno avuto disagi per gli spostamenti, in prevalenza Mugello ed in Alto Mugello.
L’impatto dell’evento sulla rete viaria
L’evento ha comportato la chiusura per allagamenti e frane delle strade di tutto il territorio metropolitano, dell’autostrada in più punti (A1 in prossimità’ di Calenzano o nella tratta Firenze Scandicci) e delle linee ferroviarie Borgo San Lorenzo-Pontassive, Borgo San Lorenzo-Firenze e Borgo San-Lorenzo Marradi. Per quest’ultima linea i tempi di apertura non sono al momento prevedibili. Per consentire la immediata riapertura, seppur condizionata a certe limitazioni, la Città Metropolitana ha effettuato o sta effettuando interventi in Somma Urgenza per un importo complessivo ad oggi di oltre 18,2 milioni di euro (si tratta di una stima in continua evoluzione).
L’Importo Somme urgenza per strade regionali (in particolar modo SR302 e FIPILI) è stimato ad oggi in 8,5 milioni di euro. L’importo delle somme urgenza per strade metropolitane circa 9,7 milioni di euro.
Negli interventi di somma urgenza Città metropolitana ha coinvolto ad oggi oltre 50 operatori economici: imprese, professionisti, laboratori di analisi). Molti altri saranno chiamati ad intervenire nei prossimi giorni.
Gli Operatori della Città Metropolitana sono impiegati direttamente per la rimozione dei materiali stradali in strada.
Dopo i primi interventi effettuati la Città Metropolitana è riuscita ad aprire alcune strade o tratte di strade del Mugello coinvolte dal fenomeno ed inizialmente chiuse al traffico (SR302, SP477 della Sambuca, SP32 della Faggiola, SP306 Casolana Riolese, SP117 di San Zanobi). Queste tratte sono state riaperte con limitazioni ovvero transito solo negli orari diurni, con limitazione di carico a 3,5 tonnellate. Ad oggi permangono le chiusure della SR302 in 2 località, a Casaglia e a Ronta, su cui sono in corso o in avvio le somme urgenze. Tali chiusure comportano che il tragitto tra Borgo San Lorenzo e Marradi sia più lungo di circa 15 chilometri, su strade come la SP477 e la SP306 anch’esse fortemente colpite dagli eventi franosi.
Le limitazioni sulla viabilità che si sommano alla chiusura della linea ferroviaria Borgo San Lorenzo-Marradi creano fortissimi disagi ai territori dell’Alto Mugello se non si provvede con interventi urgenti e immediati che possano garantire il transito anche con senso unico alternato. Quindi, al fine di limitare il più possibile i disagi, la Città Metropolitana si assume l’impegno a riaprire la SR302 nei punti in cui ad oggi è chiusa entro la prima settimana di aprile, a seguito dei lavori di messa in sicurezza in corso. La strada sarà riaperta previa installazione di un sistema di monitoraggi strumentali, attivazione di monitoraggio visivo a frequenza definita del nostro personale in maniera tale da poter verificare costantemente l’evoluzione delle frane e tutti quegli accadimenti che potrebbero mettere a rischio la percorribilità della strada.
Organizzazione Protezione Civile – dettaglio delle attività effettuate
Nel pomeriggio del giorno 13 Marzo 2025 è stata convocata la prima riunione del UDC/CCS congiunta come da procedura in seguito alla emissione del Codice Arancio per il giorno 14. In esito all’UDC regionale la riunione è stata convocata in seconda seduta alle 18:30 ed in questa sede è stata presa la decisione coordinata da tutti i sindaci di interrompere l’attività didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, decisione ripresa anche dall’Ateneo fiorentino per quanto attiene la docenza a livello universitario. Le ordinanze di chiusura hanno inoltre riguardato parchi cimiteri attività all’aperto (mercati settimanali, eventi all’aperto ecc)
Le prime segnalazioni di allagamenti, caduta di alberi e piccole frane sono arrivate nella notte sulla zona Firenze e Bagno a Ripoli per un innalzamento dei livelli del fiume Ema che ha superato il II livello di guardia con i primi allagamenti di garage e scantinati. Coinvolta anche la viabilità provinciale. Intorno alle 6 del mattino sono arrivate le prime segnalazioni di allagamento della provinciale SP41 nella zona di Ponte a Vicchio per l’innalzamento della Sieve. Alla stessa ora si è anche verificata la chiusura dell’autopalio da parte della Polizia stradale all’altezza di San Casciano in direzione Firenze per rischio caduta di alberature poi effettivamente verificatosi. Dalle 6.30 è entrata sul territorio metropolitano la parte più consistente della perturbazione e sono cominciate ad arrivare segnalazioni di frane, allagamenti diffusi.
ANALISI DEGLI EVENTI PER TERRITORIO e APPROFONDIMENTI
Vaglia (5.344 ab.)
Allagamenti diffusi e frane fra cui alcune che minacciano abitazioni del capoluogo e la caserma dei carabinieri con emissione ordinanza di evacuazione. Attivato Soccorso Alpino e Speleologico e Soccorso Alpino Guardia di Finanza nella tarda serata del giorno 14.03. per l’isolamento della frazione di Pescina. Chiusa al transito la SS 65 Bolognese
Scarperia - San Piero a Sieve (11.932 ab.)
Allagamenti lungo l’asta del fiume Carza con particolare incidenza in zona Campomigliaio. Frane su strade vicinali e su alcune case sparse che hanno comportato evacuazioni ed isolamento di frazioni e case sparse fra cui Cerliano. Collasso tratto rilevato arginale ferrovia faentina.
Barberino di Mugello (10.955 ab.)
Frane diffuse, significativo l’evento che ha determinato l’isolamento della frazione di Bovecchio;
Borgo San Lorenzo (18.318 ab.)
Frane con evacuazione residenti frazione di Striano con elicottero. Evacuazioni per frane nel centro abitato di Ronta che hanno comportato anche l’interruzione della linea ferroviaria faentina con danni gravi all’infrastruttura ed alle dotazioni tecnologiche di comunicazione. Allagamenti nelle zone di fondovalle, Sagginale. Frane sulla SR. 302 in Località Razzuolo
Marradi (2.846 ab.)
Allagamenti, frane erosioni fluviali. Danni ingenti per frane, fra cui alcuni flussi detritici, alla SR. 302 Faentina e alla Linea Ferroviaria faentina, ad oggi non percorribili. Danni ingenti anche alla viabilità comunale con nuclei abitati isolati e frane anche nel centro abitato principale che hanno comportato evacuazioni.
Palazzuolo sul Senio (1.115 ab.)
Frane con isolamento di alcune parti di territorio. Frane sulla SP 477, SP 32 e SP 306. Coinvolta da una frana una discarica di RSU presente in prossimità del P.sso della Sambuca con coinvolgimento del torrente Rovigo che ha fluitato parte dei rifiuti
Vicchio (8.095 ab.)
Allagamenti lungo la Sieve ed i suoi affluenti con coinvolgimento di edifici civili e aziende Ponte a Vicchio. Frane hanno determinato isolamento di frazioni e case sparse. Gestione con monitoraggio a vista del lago di Montelleri
Dicomano (5.591 ab.)
Allagamenti lungo la Sieve ed i suoi affluenti con coinvolgimento di edifici civili e aziende con particolare incidenza nella frazione di Contea. Frane hanno determinato isolamento di frazioni e case sparse.
Rufina (7.095 ab.)
Allagamenti lungo la Sieve ed i suoi affluenti con coinvolgimento di edifici civili e aziende con particolare incidenza nella frazione di Contea e ne centro abitato di Rufina. Frane hanno
determinato isolamento di frazioni e case sparse. Interruzione Linea Ferroviara Borgo San Lorenzo - Pontassieve per cedimento di un muro di sostegno.
Pontassieve (20.206 ab.)
Allagamenti lungo la Sieve ed i suoi affluenti con coinvolgimento di edifici civili e aziende con particolare incidenza nella frazione di Montebonello. Allagata anche la frazione di Sieci di sotto con coinvolgimento della SP 84 di Mulin del Piano. Frane hanno determinato isolamento di frazioni e case sparse. Isolato anche il santuario della Madonna del Sasso.
Pelago (7.886 ab.)
Allagamenti lungo la Sieve ed i suoi affluenti con coinvolgimento di edifici civili e aziende con particolare incidenza nella frazione di San Francesco. Frane hanno determinato isolamento di frazioni e case sparse.
Londa (1.822 ab.)
Frane su strade comunali e vicinali con isolamento case sparse
San Godenzo (1.106 ab.)
Frane su strade comunali e vicinali con isolamento case sparse
Area Fiorentina
Fiesole (13.815 ab.)
Frane in varie parti di territorio. Crollo di un muro di sostegno in via di valle a Compiobbi
Bagno a Ripoli (25.017 ab.)
Allagamenti in varie parti di territorio, risolti senza particolari criticità nella giornata del 14.03.
Firenze (362.582 ab.)
Criticità per allagamenti e rigurgito del sistema fognario. Problematica idraulica tratto tombinato del fosso del Loretino con difficoltà di deflusso, zona Sant’Andrea a Rovezzano. Problematiche puntuali per frane. Eventi complessivamente risolti a far data dal 15 Marzo.
Calenzano (18.086 ab.)
Esondazione Torrente Garille e Marinella di Legri. Coinvolgimento di edifici civili, aziende. Svolti anche alcuni salvataggi alla persona. Frane su strade provinciali (SP 8 e SP 107), comunali e vicinali con isolamento nuclei abitati e case sparse.
Sesto f.no (49.255 ab.)
Esondazione torrente Rimaggio con coinvolgimento del centro abitato di sesto f.no. Chiusura SP 130
Campi bisenzio (47.608 ab.)
Problematiche per rigurgito fognario e microreticolo in alcune aree del capoluogo. Frna argine sinistro del T. Macinante
Scandicci (49.352 ab.)
Problematiche svincolo Scandicci A1. Allagamenti per microreticolo e rigurgito fognario in varie parti del territorio comunale. Effettuato allertamento preventivo case in golena d’Arno
Lastra a Signa (19.940 ab.)
Chiusura SS 67 Brucianesi per allagamenti, frane e caduta di alberi. Problematiche puntuali in varie parti di territorio legate a frane. Effettuato alleertamento preventivo case in golena d’Arno. Frana su banchina stradale FIPILI.
Signa (19.020 ab.)
Smottamenti ed allagamenti in una parte del territorio comunale.
Area dell’Empolese e della Valdelsa
Empoli (49.364 ab.)
Allagamenti di una parte del territorio comunale con chiusura strade sottopassi e coinvolgimento della zona di Carraia Pozzale e Ponzano per esondazione torrente Orme
Fucecchio (22.831 ab.)
Allagamenti in varie parti del territorio, interessamento edifici posti nella golena fluviale del fiume Arno.
Vinci (14.587 ab.)
Frane ed allagamenti diffusi per rigurgito fognario. Frana su SP. 13
Montespertoli (13.205 ab.)
Frana su SP 80
Cerreto Guidi (10.751 ab.)
Frane ed allagamenti diffusi per rigurgito fognario e microreticolo con attivazione del piano di emergenza appositamente redatto per la frazione di Stabbia.
Capraia e limite (7.823 ab.)
Frane ed allagamenti diffusi per rigurgito fognario.
INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO DELL’EVENTO
L’evento per poter essere analizzato deve essere diviso in tre bacini idrografici: - asta principale dell’Arno - bacino della Sieve - bacino Ombrone PT e Bisenzio
ASTA PRINCIPALE ARNO
I livelli idrometrici del fiume Arno hanno raggiunto i seguenti livelli:
- NAVE ROSANO (Arno dopo la confluenza con la Sieve) 5.92 alle ore 20:30 del 14/3, con una portata indicativa di 1500 m3(nel 2019 era stato di 6.70 m)
- UFFIZI 4,22 m alle ore 21:30 del 14/3, con una portata indicativa di 1700 m3(nel 2019 era stato di 4.80 m)
- PONTE A SIGNA 8,75 m alle ore 22:30 del 14/3, con una portata indicativa di 1900 m3(nel 2019 era stato di 9.11 m)
- EMPOLI 5,35 m alle ore 17 del 14/3, con una portata indicativa di 2000 m3(nel 2019 era stato di 5.58 m)
- FUCECCHIO 5,79 m alle ore 16:45 del 14/3, con una portata indicativa di 2075 m3(nel 2019 era stato di 5.91 m)
In sintesi la piena dell’Arno è stata inferiore a quella del novembre 2019 ma essendo stata in alcuni tratti da valle verso monte (il colmo di piena è arrivato prima a Empoli che a Firenze) ha comportato, nel suo complesso una piena con un tempo di transito lungo e conseguente chiusura prolungata delle portelle di scarico a gravità dell’acqua piovana. Questo fattore ha determinato l’allagamento di numerose zone del territorio empolese perché l’acqua che cadeva con la pioggia non defluiva in Arno. Gli effetti sono stati nettamente inferiori nell’area fiorentina dove è presente un articolato sistema di sollevamento del reticolo delle acque basse. In questo territorio le criticità sono state principalmente per problematiche al sistema fognario o per esondazione e/o rottura arginale di corsi d’acqua minori nel punto dove questi incontrano la pianura (esempio torrente Garille (Calenzano), torrente Marinella di Legri (Calenzano) e torrente Rimaggio (Sesto Fiorentino).
BACINO OMBRONE BISENZIO
Il bacino dell’Ombrone e del Bisenzio è stato coinvolto nell’evento in particolare i torrenti che scendono da Monte Morello che nella mattina del 14/3 sono esondati: - torrente Marinella di Legri (Calenzano), bacino idrografico di circa 22 km2 - torrente Garille (Calenzano), bacino idrografico di circa 12,6 km2 - torrente Rimaggio (Sesto Fiorentino) bacino idrografico di circa 40 km2 Su questi torrenti non sono presenti idrometri ma dalla estensione delle aree allagate si ipotizza che sono piene prossime alla “ducentennale”.
SIEVE
Il bacino del torrente Sieve è stato quello maggiormente interessato dalle piogge. Il bacino ha un estensione totale di circa 850 Km2, di questi circa il 18% (150 Km2) si trovano a monte della diga di Bilancino. I livelli idrometrici del torrente Sieve hanno raggiunto valori paragonabili a quelli del 1966. Il colmo di piena del torrente Carza (San Piero a Sieve) è stato alle ore 12:00 con una portata di 430 m3 mentre all’idrometro della Rufina il colmo è arrivato alle ore 20:00 con valori di oltre 800 m3(oltre metà dell’acqua che transitata a Firenze proveniva dalla Sieve), valori inferiori, in quanto laminati dalle esondazioni avvenute a Contea ,a quelli registrati al Dicomano (1000 mc/s). Sicuramente ci saranno stati altri valori estremi, ma non essendoci gli idrometri installati nei bacini limitrofi (torrente Faltona, torrente Elsa Borgo San Lorenzo, torrente Levisone, ecc.), non sono stati rilevati.