Lo aspettavano tutti a gloria, quasi come il salvatore della patria. E alla fine è servito il rientro di Albert Gudmundsson, infortunato fin dal suo arrivo dal Genoa, per trovare la prima vittoria stagionale della Fiorentina.

Contro la Lazio, davanti a quasi 20mila spettatori, la Fiorentina è ripartita con il 3-4-2-1 con Bove trequartista e Biraghi terzo di difesa. Partenza buona per la squadra di Palladino con una ghiotta occasione per Colpani, che però si è fatto respingere da Provedel sul palo un tiro a botta sicura. Poi solo Lazio, con le occasioni per Isaksen, Guendouzi e Dia respinte ottimamente da De Gea. Al 40' il gol ospite con Gila, di testa su azione d'angolo.

Fiorentina dunque all'intervallo sotto di un gol. Ci mette così la mano mister Palladino, che manda in campo Gudmundsson e Ranieri e cambia assetto tattico, con un 4-2-3-1 che ridà anima e forza alla squadra. L'islandese, nuovo numero 10, appena entrato si conquista e trasforma il rigore dell'1-1. Il Franchi spinge e carica i viola, Kean e Colpani vanno vicini al gol ma al 90' è Dodo a guadagnarsi il secondo penalty di giornata. Ancora Gudmundsson dal dischetto, gol del 2-1 e nuova esultanza sotto la Ferrovia. Esultano i tifosi e festeggia Commisso, si riparta da qui.