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Carceri toscane, Giani scrive al ministro Nordio: 'Il governo intervenga con urgenza'

Eros Cruccolini, Garante dei diritti delle persone private della libertà, propone di creare un comitato civico sulla questione carceraria

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mercoledì 10 luglio 2024 13:30

All'indomani della giunta straordinaria sulla situazione delle carceri toscane, in seguito al suicidio di un ventenne nel carcere fiorentino di Sollicciano e della protesta di altri detenuti scoppiata alla notizia della morte del giovane. il presidente della Regione Eugenio Giani, come annunciato nel corso della seduta, ha scritto al ministro della Giustizia Carlo Nordio per sollecitare un intervento urgente da parte del Governo perchè "le strutture carcerarie toscane, a partire da Firenze e Livorno, siano interessate a tutti gli interventi necessari per ripristinare condizioni di vita accettabili. Tutto questo nella consapevolezza che nessuna pena possa essere scontata in modo che offenda la dignità delle persone e con trattamenti contrari al senso di umanità". 

 

Il presidente ricorda i dati riportati dalla relazione prodotta dal Garante regionale dei detenuti che parla di celle in cui si arriva a disporre di tre metri quadrati a testa, di strutture fatiscenti e carenze di servizi in grado di rispondere in modo adeguato a problemi di tipo pschiatrico o di dipendenza. Giani ha sottolineato ancora una volta che "la competenza sulle carceri è statale e non regionale e che, in ogni caso, la Regione Toscana non si è tirata indietro, investendo cifre consistenti per la salute, l'istruzione, la formazione dei detenuti e l'efficientamento energetico delle carceri". Ora, spiega il presidente nella lettera, il governo deve fare la sua parte, attivando le misure necessarie "con la massima urgenza, considerando che nel corso di questi mesi estivi il sovraffollamento sarà ancora più difficile da sostenere". 

 

"Credo - conclude Giani nella lettera - che nessuno di noi possa mostrarsi indifferente quando un ventenne si uccide in una cella. E che non abbiano perso di valore, ma semmai lo abbiano guadagnato, le parole di Voltaire sulle carceri che misurano il grado di civiltà di una nazione. Sono sicuro, signor ministro, che anche lei non sia insensibile a questa battaglia di civiltà e fin da subito mi metto a disposizione per un piano straordinario per cui la Regione Toscana proseguirà senz'altro a fare la sua parte".   
 

Intanto oggi Eros Cruccolini, Garante dei diritti delle persone private della libertà per il Comune di Firenze, propone di creare un comitato civico sulla questione carceraria.

 

“Vista la situazione critica di Sollicciano proponiamo di costituire un comitato civico rivolto a tutte le Associazioni che svolgono attività di volontariato nelle carceri ma non solo, anche alle Associazione che si impegnano sul tema dei diritti e a tutti i cittadini di Firenze perché la questione carceraria riguarda tutti noi. Chi vuole aderire può scriverci alla mail: garante.detenuti@comune.fi.it".

 

"Facciamo un appello che ci porti tutti insieme ad esercitare una pressione sul Ministero e sul Dipartimento perché intervengano sull’emergenza della Casa Circondariale di Sollicciano inviando il personale necessario: 100 agenti della Polizia penitenziaria, completando dell’organico degli educatori e incrementando le risorse per dare più opportunità di lavoro alle persone detenute. È indispensabile poi, adottare dei provvedimenti per superare il problema del sovraffollamento in tutte le carceri del territorio italiano. Come garanti, a livello nazionale, sosteniamo la proposta del Papa per l’indulto e l’amnistia. Il Governo non può continuare a fare finta di risolvere i problemi come con l’ultimo decreto emanato. Ci sono notevoli difficoltà non solo per le persone detenute ma anche per chi lavora in carcere e quindi sollecitiamo i parlamentari toscani a promuovere in Parlamento interrogazioni e quant’altro possa fare emergere proposte serie da parte del Governo e del Parlamento per risolvere il problema delle carceri tenendo conto che tutto questo non è più rinviabile”. 

 

 

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