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Torna il Firenze Jazz Festival: previsti oltre 30 concerti in due settimane

Quest'anno, tra le varie location, tornano il main stage in Piazza del Carmine e la Zattera sull'Arno

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venerdì 28 luglio 2023 15:44

Per l'edizione 2023 il Firenze Jazz Festival rilancia e incrementa la sua durata, con due settimane di concerti, grandi jazz star e nuove proposte, in alcune tra le più belle location di Firenze. Nasce infatti una nuova declinazione del Festival, volta a venire incontro a diversi tipi di pubblico: una parte più “collinare” dal 5 al 10 settembre ed una più collegata all’alveo fluviale dell’Arno dal 12 al 17 settembre.

 

Dopo 6 anni di attività nel capoluogo toscano, il Firenze Jazz Festival vuole così implementare ancora di più le caratteristiche che l’hanno portato ad essere uno dei principali festival musicali d’Italia, con oltre 30 appuntamenti previsti a Firenze e nella Città Metropolitana.

 

Punti di forza del Festival - organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. con la direzione artistica di Francesco Astore, con il coordinamento di Enrico Romero e in partenariato con Music Pool, Musicus Concentus e in collaborazione con Empoli Jazz e Toscana Produzione Musica - è la gratuità di diversi eventi, unitamente a sistemi di biglietteria ed abbonamento popolare in grado di portare il meglio del jazz italiano ed internazionale a Firenze grazie ad una grande rete di partner e sostenitori tra cui: Ministero della Cultura, Comune di Firenze ed Estate Fiorentina, Città Metropolitana Firenze, Fondazione CR Firenze, Azienda vitivinicola Ruffino, Peroni Nastro Azzurro, Prinz srl, Circolo Renaioli Firenze e Velmotor, oltre a diversi club e locali di Firenze.

 

Torna il main stage in Piazza del Carmine, sospeso a causa della pandemia che ha portato il Festival a concentrarsi più sul rafforzare la rete civica, di location e di realtà coinvolte. Oltre al main stage, si riproporrà l’amatissima Zattera sull’Arno - uno dei cavalli di battaglia del Festival: una piattaforma galleggiante posta di fronte a Ponte Vecchio da cui si potranno ascoltare indimenticabili assoli dei principali artisti ospitati quest’anno. La Zattera è un’installazione artistica unica nel suo genere, format originale del Firenze Jazz Festival, che grazie ad un innovativo sistema di amplificazione ed un ponte radio consentirà alle jazzstar del Festival di omaggiare, all’imbrunire, il Fiume e la Città.

 

Diversi i grandi nomi coinvolti che vedranno star indiscusse come Enrico Rava con i Fearless Five (6/09 Limonaia di Villa Strozzi). Si tratta del più recente  progetto di Enrico Rava, la formazione comprende giovani musicisti di talento: Matteo Paggi al trombone (ultima scoperta di Rava), Francesco Diodati alla chitarra (già membro del 4et di Rava), Francesco Ponticelli al contrabbasso ed Evita Polidoro alla batteria. Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, anche grazie a decine di incisioni di dischi per alcune delle più prestigiose etichette discografiche mondiali. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo grazie anche a decine di collaborazioni di grande prestigio con artisti del calibro di al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri).

 

Da segnalare anche, nell’anteprima del Festival (5/09 Forte Belvedere) il concerto a cura di Empoli Jazz che vedrà protagonisti, in prima assoluta, il gran maestro della fisarmonica tricolore Gianni Coscia e il virtuoso dell’organetto  Alessandro D’Alessandro. Un dialogo tra due strumenti “fratelli” e tra due dei massimi specialisti di “mantice a bottoni’. Gianni Coscia, 92 anni portati magnificamente, amico e compagno di scuola di Umberto Eco, è un’istituzione mondiale della fisarmonica. Le sue note hanno attraversato molti mondi musicali dal jazz alla contemporanea alla canzone d’autore, passando con disinvoltura da Milva a Luciano Berio, da Guccini e Celentano a Pina Bausch. Alessandro D’Alessandro è un considerato uno dei nuovi sperimentatori e innovatori dell’organetto europeo, strumento che porta da molti anni in svariati ambiti artistici.

 

Tra i biglietti già in prevendita ci sono anche quelli per il concerto dei “Young Lions” di Nico Gori, con special guest la straordinaria tromba di Fabrizio Bosso (13/09 Limonaia di Villa Strozzi). Sul palco, accompagnati da Sergio Aloisio Rizzo alle chitarre, Francesco Tino al basso e Simone Brilli alla batteria, ci saranno, spalla a spalla due dei più noti e stimati solisti del jazz italiano.

 

Dopo i grandi successi discografici “Two for Duke” e “Two for Stevie”, Dado Moroni e Max Ionata si esibiranno anche al Firenze Jazz Festival (8/09 Villa Bardini). Il duo è composto da due musicisti che nella vita sono principalmente grandi amici e tra le loro note si può respirare l’energia che scorre tra gli strumenti. “Two for You” è una sorta di “best of” dei due progetti, che  ci accompagna in una scaletta afffascinante per scoprire l’universo sonoro di Duke Ellington e di Stevie Wonder, anche se non mancheranno certo molte altre sorprese.

 

Sempre a proposito di accoppiate ben riuscite giusto menzionare l’inedito duo Dario Cecchini e Francesco Zampini (9/09 Villa Bardini): Una nuova collaborazione tra due dei musicisti più apprezzati a livello nazionale, un progetto incentrato sul dialogo e sulle possibilità che questa formazione offre. Dario Cecchini e Francesco Zampini propongono un repertorio interamente originale, un insieme di sonorità che scaturiscono dall’incontro di due personalità afferenti a generazioni diverse ma entrambe formate a livello compositivo e strumentale.

 

L’FJF porterà il pubblico in un viaggio musicale internazionale, dalla Scandinavia della chitarrista norvegese Hedvig Mollestad Thomassen con il suo nuovo progetto Weejuns, che approda al Firenze Jazz Festival in esclusiva ed anteprima assoluta nazionale (7/09 Limonaia di Villa Strozzi). Considerata ormai uno dei più brillanti talenti chitarristici europei degli ultimi anni, la norvegese Hedvig Mollestad ha consolidato la sua reputazione in costante ascesa grazie ad una serie di progetti musicali e di incisioni discografiche di grande interesse, che l’hanno svelata anche in veste di validissima compositrice e band leader.  La rivista Downbeat l'ha inserita tra i "25 for the Future", Jazzwize le ha dedicato una prima pagina nominandola "Nordic Guitar Goddes”.  Ha vinto inoltre il Grammy norvegese per due anni consecutivi per le sue pubblicazioni da solista, nel 2023 è l’artista residente al Molde International Jazz Festival.  Weejuns è il suo ultimo progetto: un gruppo scintillante composto da Ståle Storløkken (uno dei migliori tastieristi europei, già con Terje Rypdal, Supersilent, Elephant9) e Ole Mofjell, uno dei giovani batt eristi più importanti sulla scena di improvvisazione musicale europea.

 

Dagli Stati Uniti arriva invece Jeff Ballard (9/09 Villa Bardini). Tra i più rinomati batteristi a livello internazionale, si esibirà in un nuovo progetto formando un quartetto con musicisti toscani di assoluto valore, già conosciuti e apprezzati in tutta Italia ed Europa: Alessandro Lanzoni, Francesco Zampini Michelangelo Scandroglio.

 

Non mancherà la consueta attenzione del Festival verso i progetti più sperimentali, tra cui la riformulazione, ad opera di Francesco Bearzatti, Mattia Barbieri e Stefano Risso, della splendida colonna sonora di Anatomia di Un Omicidio di Otto Preminger (1959) scritta da Duke Ellington (8/09 Villa Bardini).

 

Se la gran parte dei concerti avverranno nel quartiere di Oltrarno, il Firenze Jazz Festival non rinuncia a fare importanti escursioni fuori dal capoluogo fiorentino, al fine di coinvolgere anche altri territori e far conoscere luoghi unici al proprio pubblico. Il 10 settembre il Firenze Jazz Festival si sposta ad Empoli per il concerto di Sismatik presso il Chiostro della Collegiata di S. Andrea: una sperimentazione volta ad unire la recitazione dell’attore Roberto Magnani all’ensemble capitanato dalla regina del jazz italiano contemporaneo Silvia Bolognesi con Giuseppe Sardina alla batteria e Tobia Bondesan al sax.

 

Il “tour” del Firenze Jazz Festival includerà un altro amatissimo appuntamento fuori città, ossia l’ormai consolidato Jazz Brunch presso Tenuta Ruffino Poggio Casciano, alle porte di Firenze, sulle colline del Chianti. Domenica 17 settembre il FJF proporrà il concerto del pianista e compositore Matteo Castellan in trio con Luigi “Giotto” Napolitano (tromba) e Veronica Perego (contrabbasso): un’escursione in una delle zone di produzione vinicola più importanti d’Italia. Per info e prenotazioni scrivere a hospitality@ruffino.it.

 

Chiude questa prima serie di anticipazioni il concerto "La finestra di Puccini" di Danilo Rea e Michel Godard (Villa Strozzi 17/09). In questo appuntamento curato da Toscana Produzione Musica, uno dei pianisti più importanti della scena nazionale come Danilo Rea e uno dei più raffinati compositori e abili virtuosi di serpentone e tuba, Michel Godard si incontrano sul terreno comune dell’amore per la musica del grande compositore lucchese Giacomo Puccini. Lontani dai manierismi di molti progetti di rilettura in chiave jazz di repertori operistici, Rea e Godard esplorano Puccini non solo attraverso l’improvvisazione sul canovaccio di arie note e meno note, ma anche ritrovando l’eredità del suo travolgente lirismo in alcune selezionate composizioni originali. Il risultato è una musica universale, senza tempo e oltre i generi, che riesce a toccare corde intime e profonde in chi la ascolta.

 

 
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