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Confesercenti lancia i 'Saldi trasparenti'. Sei toscani su 10 pronti all'acquisto, budget 253 euro

Confcommercio Toscana: 'Acquisti in risalita. I toscani spenderanno 216 milioni di euro'

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mercoledì 05 luglio 2023 16:57

Oltre 6 toscani su 10 - il 61% - già prevede di acquistare in saldo almeno un prodotto di abbigliamento, calzature e accessori, con un budget previsto di 253,07 euro a persona (in linea con la spesa media del centro Italia). Un ulteriore 30%, invece, è pronto ad acquistare se dovesse trovare l’offerta giusta. È quanto emerge da un sondaggio sulle intenzioni di acquisto per i saldi estivi 2023, condotto da IPSOS per Confesercenti Toscana, all'indomani della partenza delle vendite, che inizieranno domani in Toscana e in tutte le regioni italiane con l’esclusione delle province autonome di Trento e Bolzano. A spingere l'interesse verso i saldi estivi ci sarebbero anche linflazione e il caldo improvviso.

 

“Rispetto agli scorsi anni i saldi di fine stagione partono una settimana in ritardo, andando nella direzione chiesta anche da Confesercenti Toscana di collocare l’inizio più avanti nella stagione – dichiara Marco Rossi, presidente FISMO Toscana, Federazione italiana settore modaL’aspettativa da parte dei commercianti è piuttosto positiva, in quanto si pensa di poter recuperare le vendite perse nella prima parte dell’estate a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno rallentato le vendite, specialmente dei capi di uso quotidiano. Sono andate meglio le vendite collegate al settore cerimonie ed eventi in generale”.

 

“Per la prima volta – prosegue Rossi – la data di inizio è unica per tutte le regioni (tranne che per Trento e Bolzano): questo contribuirà a fare chiarezza anche tra i consumatori. La seconda novità importante è l’avvento delle nuove norme sul codice del consumo alle quali i nostri commercianti dovranno adeguarsi, aspetto che va nella direzione richiesta dalle Associazioni, nella tutela di chi ha sempre effettuato i saldi in modo corretto, a discapito delle grandi strutture e del commercio online dove c’è poca chiarezza sui prezzi e sulle percentuali di sconto applicati e dove si tende a vendere lo sconto più che il prodotto. Ben vengano quindi i saldi trasparenti: i nostri commercianti ne trarranno vantaggio senza averne timore”.

 

Il forte interesse da parte dei consumatori è motivato, in parte, dal caro-vita: le famiglie vogliono compensare con qualche acquisto in offerta i tagli effettuati al budget per abbigliamento e calzature durante l’anno. Incide anche il cambiamento improvviso delle temperature, soprattutto dopo una primavera più fredda del solito che ha frenato notevolmente gli acquisti di capi e calzature primaverili ed estivi: il 38% dei consumatori ammette che, tra marzo e giugno, ne ha comprati meno dell’anno precedente, visto il persistere di un meteo incerto.

 

I prossimi saldi estivi saranno anche i primi con le nuove regole del Codice del consumo, sulla cui base Confesercenti Toscana lancia l’iniziativa “Saldi trasparenti”: un vademecum di regole a cui sono chiamati a aderire gli associati per rendere migliore l’esperienza dello shopping di fine stagione.

1.           Prezzi e sconti sono trasparenti: a.il prezzo di partenza è evidenziato in chiaro, ed è quello più basso praticato negli ultimi 30 giorni, b. lo sconto viene indicato in percentuale rispetto al prezzo di partenza, c è indicato con evidenza il prezzo finale scontato

2.           Il pagamento può essere effettuato in contanti (fino al limite di 5.000 euro), ovvero con carta di debito o credito.

3.           Oltre a garantire la migliore qualità dei capi in vendita, l’esercizio assicura il rispetto delle norme in materia di commercio dei prodotti di abbigliamento e quelle sulla garanzia della conformità del bene al contratto.

4.           I prodotti in saldo, a meno che non sia diversamente indicato (ad es. capi risalenti alla corrispondente stagione dell’anno precedente), appartengono tutti a stock relativi alla stagione in corso.

5.           I prodotti in vendita rispondono alle norme in materia di etichettatura di cui al “Codice del consumo” (D. Lgs. n. 206/2005), quindi sono sicuri e recano l'indicazione dell'identità e degli estremi del produttore.

6.           Le merci in vendita rispondono alle norme sulla denominazione delle fibre e sull'etichettatura e contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili, di cui al Regolamento CE n. 1007/2011.

7.           In caso di prodotto che presenti difetti, lo stesso, in conformità a quanto previsto dal “Codice del consumo”, qualora vi sia disponibilità di altro capo analogo, verrà sempre sostituito, previa presentazione della prova d’acquisto (scontrino fiscale o di cortesia, fattura); altrimenti verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto.

8.           In caso di mancato gradimento, il capo, se richiesto entro i 15 giorni successivi all’acquisto, previa presentazione di scontrino fiscale o di cortesia o fattura, verrà senz’altro sostituito, anche durante il periodo dei saldi, con altro capo a scelta dell’acquirente di pari valore (sempreché ovviamente lo stesso non sia stato usato e venga riportato nell’esercizio nello stato in cui si trovava al momento dell’acquisto); qualora non vi sia disponibilità di capi che incontrino l’interesse dell’acquirente, a questi verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto.

 

Secondo le previsioni di Confcommercio Toscana, i toscani spenderanno 216 milioni di euro durante i saldi estivi 2023.  “Si tratta di una stima parziale, a cui andrà aggiunta la spesa dei tanti turisti stranieri ed italiani in visita nella nostra regione – spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – ma ci fa comunque ben sperare: il budget che le famiglie toscane vogliono destinare agli acquisti in saldo è risalito a 213 euro. Un bel salto rispetto alle ultime tre estati segnate dalla pandemia, quando si aggirava intorno ai 180 euro. Ancora però non siamo tornati ai livelli del 2019, che erano di circa 230 euro a famiglia”. 

 

Le attese dei negozianti sono alte. “Viviamo un momento stranissimo, in cui è difficile capire i comportamenti di acquisto dei consumatori – sottolinea il presidente regionale di Federazione Moda Italia -Confcommercio Paolo Mantovani - da una parte si avverte grande voglia di fare acquisti, dall’altra continua la preoccupazione per i problemi che attanagliano l’economia, tra inflazione e rincari. Due aspetti che durante i saldi però si compensano, grazie alla possibilità di approfittare degli sconti, che saranno subito piuttosto alti: dal 30% in su”. 

 

Circa 6.300 in Toscana i negozi coinvolti dai saldi, tra abbigliamento, calzature, pelletterie, articoli sportivi, intimo e tessuti. Per loro si prospetta un +5% degli affari rispetto al 2022. “C’è davvero tanto interesse da parte dei nostri clienti, speriamo si trasformi in acquisti effettivi. Un buon assist ce lo dà l’arrivo del caldo - prosegue il presidente di Federmoda-Confcommercio Toscana – Purtroppo la stagione primavera-estate 2023 è stata rovinata dal maltempo, soprattutto nella prima parte. Dalla seconda metà di giugno, il caldo e le prime partenze per le ferie estive hanno spinto un po’ le vendite, ma è indubbio che tante persone abbiano preferito aspettare i saldi per rinnovare il guardaroba o scegliere cosa mettere in valigia. Ecco perché ci aspettiamo un aumento degli affari, benché con margini di guadagno molto risicati”.  

 

“La partenza dei saldi in un giorno feriale probabilmente rallenterà lo sprint dell’inizio: il picco delle vendite è atteso per venerdì 7 e soprattutto sabato 8”. Tante, in tutta la Toscana, le iniziative di apertura serale dei negozi, per incentivare lo shopping nelle ore meno calde della giornata e libere da impegni di lavoro: “così la caccia al buon affare diventa anche un’esperienza divertente da condividere con famiglia e amici, una vera e propria shopping experience”, dice Mantovani. 

 

Come sempre, Confcommercio Toscana ha ricordato ai propri associati le principali regole da rispettare, ai quali quest’anno si aggiungono le novità introdotte dal Codice del Consumo, entrato in vigore lo scorso 1° luglio. “Ha modificato le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e saldi e per la prima volta ha introdotto una regolamentazione anche delle vendite online, come da tempo richiedevamo per tutelare il principio ‘stesso mercato, stesse regole’ – sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni- Da non dimenticare la corretta indicazione del prezzo: quello normale di vendita (che, in base al D.lgs 26/2023, è il più basso applicato nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi) e lo sconto".

 

LE PRINCIPALI REGOLE  

 

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. 

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. 

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. 

5. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (che, in base al D.lgs 26/2023, è il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi) e lo sconto. 

 

 

 
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