All'indomani della notizia sugli approfondimenti ulteriori della Commissione Europea sul progetto del Franchi, in merito a parte dei finanziamenti del Pnrr, il sindaco Nardella ribadisce la sua fiducia nel progetto di restyling, che intende difendere e portare avanti.

"Come abbiamo appreso dalla nota di Palazzo Chigi il Governo italiano ha chiesto un mese di proroga per rispondere alle osservazioni che sono state fatte dai servizi della Commissione Europea al Pnrr italiano, tra queste osservazioni ci sono i finanziamenti del Recovery Plan ad alcuni importanti progetto sportivi, tra cui quello di Firenze e quello di Venezia", afferma Nardella. 

"Ribadisco che il nostro è un progetto eccellente, di altissimo livello da tutti i punti di vista. Abbiamo rispettato per filo e per segno tutti i criteri stabiliti dai vari Governi italiani sul Recovery Plan compresi quelli fissati dai bandi ai quali abbiamo partecipato. Siamo riusciti a tempo record ad ottenere 39 pareri positivi da altrettante autorità nella conferenza dei servizi, abbiamo fatto un corcorso internazionale, tutto questo in un anno e mezzo. Leggeremo nel dettaglio le osservazioni della Commissione Europea e siamo fiduciosi che sapremo rispondere punto per punto in piena collaborazione con il Governo. Ho già espresso la richiesta di essere audito dai servizi della Commissione in accordo col Governo, nelle riforme che si riterranno più utili. Riteniamo sia giusto darci la possibilità di un'audizione e di un confronto diretto con gli uffici, anche perché qui ci sono finanziamenti approvati e confermati in un anno e mezzo di lavoro, di lettere, accordi sottoscritti, documenti, tutto riconosciuto e certificato dai vari organi competenti a livenno nazionale. Per questo riteniamo incomprensibili queste osservazioni da parte delle istuzioni comunitarie che nulla hanno detto fino ad ora, nonostante siano già state erogate due delle prime tranche al Pnrr italiano. Mi viene da dire che se non meritano di passare progetti di assoluto livello come quelli di Firenze e Venezia, allora quasi tutto il Pnrr non dovrebbe essere autorizzato".

"Riteniamo che l'Italia debba fare il massimo per farsi ascoltare e rispettare e ci aspettiamo in questo impegno totale del Governo. Ho chiesto al ministro Raffaelle Fitto di incontraci al più presto, in accordo col sindaco di Venezia e col presidente dell'Anci Decaro, che ha garantito il pieno supporto ai nostri progetti". 

"Vale la pena dire ancora una volta che lo stadio Franchi è un caso unico in Italia e in Europa, e non può essere paragonato ad altri stadi di calcio, se non al Flaminio di Roma, che infatti è vergognosamente abbandonato da anni. Il Franchi è un monumento nazionale ed è un bene pubblico, appartiene al patrimonio del comune di Firenze e quindi al patrimonio dei fiorentini. Penso sia un fatto elementare che si chiedano finanziamenti pubblici per un bene pubblico. Quando sono stati messi vincoli nazionali dal Governo, dall'allora ministero della cultura del Governo Draghi, è stato evidente a tutti che qualunque intervento privato sul Franchi sarebbe stato impossibile. Qual è l'alternativa? Lasciare il Franchi abbandonato? Penso sia questa la vera vergogna, vedere uno stadio abbandonato come il Flaminio a Roma, che porta la stessa firma dell'architetto che ha fatto il Franchi".

Nardella promette battaglia. "Io combatterò con le unghie e con i denti perché il Franchi venga riqualificato e non venga abbandonato. Non è scritto da nessuna parte che non si debbano usare fondi pubblici sugli impianti sportivi pubblici. Noi come comune di Firenze, da quando sono sindaco, abbiamo investito 85 milioni di euro di soldi pubblici su tutti gli impianti sportivi di nostra proprietà. Si spenderanno soldi pubblici sugli impianti sportivi anche nei prossimi anni, pensiamo alle Olimpiadi invernali del 2026. A Cortina, si spenderanno 85 milioni di euro per l'impianto di bob, e non si possono investire 200 milioni di euro su un monumento unico al mondo come il Franchi? Qual è la logica?".

I vincoli. "Ho ripetuto che il Franchi ha il problema che ha tantissimi vincoli e nessun privato si è reso disponibile ad intervenire su questo stadio. Capisco che tutti parlano e hanno parlato del Franchi negli anni, tra polemiche e commenti, ma nessuno ha portato una soluzione. Io mi sono rimboccato le maniche e l'ho portata e mi auguro che questo venga riconosciuto dall'UE, perché io difenderò gli interessi di Firenze e dei fiorentini finché sarò sindaco. Confidiamo nel senso di responsabilità di Bruxelles, siamo a lavoro con il Governo. Abbiamo visto dal comunicato di Palazzo Chigi che c'è fiducia e determinazione ad andare avanti, noi porteremo avanti le nostre ragioni e la procedura". 

"Si tratta comunque di una quota minoritaria dell'intero importo di 200 milioni, ovvero la quota di 55 milioni di euro per i piani urbani integrati che sono di competenza del ministero dell'interno. Entro un mese dovremo muoverci perché la Commissione si pronuncerà nuovamente su tutto il Pnrr".

Per quanto riguarda il luogo in cui la Fiorentina giocherà durante i lavori al Franchi, per due campionati, Nardella conferma la fiducia in una soluzione. "Già da tempo siamo a lavoro con la Fiorentina per trovare la migliore soluzione possibile, spetta alla società di calcio individuare la soluzione definitiva, esprimendo l'ultima parola a riguardo, tenendo conto di tutti gli aspetti logistici, economici. Noi abbiamo assicurato il massimo supporto della nostra amministrazione comunale al lavoro della Fiorentina per l'individuazione della soluzione migliore, nel rispetto delle regole, e siamo tranquilli e fiduciosi che troveremo una soluzione che riuscirà a soddisfare la maggioranza degli utenti. Del resto si sta parlando del campionato 2024-2025, ma rassicuro tutti sul fatto che siamo a lavoro e siamo fiduciosi sul fatto che si troverà una sulla soluzione su cui la Fiorentina avrà l'ultima parola".

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