Dopo la segnalazione di un cittadino, i carabinieri della Forestale si sono recati in località Catigliano, della frazione Vaggio, nel Comune di Reggello, in provincia di Firenze, per la strana colorazione assunta dal torrente Resco.

I militari, insieme a una pattuglia della Polizia Municipale, hanno constatato che nell’alveo del fiume si era formata una zona di colorazione diversa e più intesa, all’uscita di una conduttura laterale di raccolta, che presentava sul fondo uno strato di accumulo di materiale “limoso” di grana molto fine con una colorazione grigio-celeste. 

Seguendo il corso del canale, i militari hanno riscontrato un tubo in pvc proveniente da un pozzo artesiano che scaricava acqua satura di questo limo. Dagli accertamenti condotti, rende noto la Regione Carabinieri Forestale “Toscana” in un comunicato, è emerso che si trattava di acque di spurgo di un pozzo artesiano autorizzato, privo del pozzetto di decantazione prima dell’immissione nel corpo idrico recettore, necessario invece secondo la normativa vigente.

L’attività di spurgo del pozzo doveva prevedere una vasca di decantazione e, la sola acqua derivante da questa, poteva essere reimmessa nel corpo idrico recettore in quanto considerata “acqua di restituzione”, ai sensi del Testo Unico Ambientale (T.U.A), mentre i fanghi limosi dovevano essere utilizzati in loco, oppure smaltiti a norma di legge, con procedure di cui al D. Lgs. 152/2006.

Questo comportamento, che ha costituito la violazione del Testo Unico Ambientale in ambito di smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi, ha portato alla segnalazione di una persona all’Autorità Giudiziaria.