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Firenze, 5a edizione per L’Eredità delle Donne. Al centro Iran, guerra e leadership femminile

Titolo di quest’anno “Queens & Peace”. Più di 50 ospiti dal mondo e decine di eventi, con la direzione artistica di Serena Dandini

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mercoledì 19 ottobre 2022 20:02

E' giunto alla quinta edizione L’Eredità delle Donne, il festival sull’empowerment e sulle competenze femminili, con la direzione artistica di Serena Dandini, che si terrà dal 21 al 23 ottobre a Firenze e on line su www.ereditadelledonne.eu, e che vedrà oltre 50 ospiti dal mondo, attiviste dall’Iran, leader politiche, scienziate, magistrate, scrittrici, direttrici d’orchestra, imprenditrici, voci storiche del femminismo e le nuove femministe della Gen Z. 

 

L’Eredità delle Donne è un progetto di Elastica, partner fondatori Fondazione CR Firenze e Gucci, con la co-promozione del Comune di Firenze, il contributo di Amazon, Atlantia, eBay, la partecipazione di Manifattura Tabacchi, sede principale del festival, la collaborazione di AlFemminile, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il patrocinio della Regione Toscana.

 

L'edizione 2022 ha come titolo "Queens & Peace". La quinta edizione de L’Eredità delle Donne si inserisce nel solco della risoluzione ONU 1325/2000, “Women, peace and security”, che riconosce il ruolo fondamentale delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti, istanze centrali dell’agenda delle Nazioni Unite, con gli obiettivi di prevenzione, partecipazione e protezione delle donne nei contesti di guerra. 

 

Due serate ideate e condotte da Serena Dandini e tante anteprime italiane nel corso della tre giorni fiorentina che si articolerà in oltre 20 eventi sui temi cruciali dell’attualità. Al centro di questa edizione ci saranno infatti guerra e pace, le proteste in Iran in nome di Mahsa Amini, ma anche potere e leadership, il corpo delle donne e i loro diritti. E ancora, nuove generazioni, nuovi femminismi e protagoniste di ieri e di oggi a confronto anche sui temi del lavoro e del mondo che vogliamo.

 

Venerdì 21 ottobre al Teatro Niccolini andrà in scena lo spettacolo di Serena Dandini “Il paradiso non può attendere”: quanto continuiamo a rimpiangere un Paradiso che abbiamo perduto? Quanto continuiamo ad affannarci nel tentativo di ritrovarlo? Come ritrovare l’armonia con un pianeta che di fatto stiamo distruggendo, quando non c’è molto tempo per correre ai ripari? La risposta dalle voci della stessa Serena Dandini e dell’attrice Orsetta De Rossi, con la straordinaria partecipazione di Annalisa Corrado, ingegnera, autrice ed attivista, ed Emanuele Coccia, filosofo (Teatro Niccolini – 21 ottobre, ore 20.30).

 

Il sabato sera in Manifattura Tabacchi invece sarà dedicato a “Le valorose. Sante e streghe” una galleria di donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese ma pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili. Aprirà la serata, in diretta da Samarcanda, Farian Sabahi, docente di Storia e politica dell'Iran contemporaneo alla John Cabot University Roma. Seguiranno gli interventi di Teresa Cremisi, direttore editoriale di Gallimard, presidente e direttore generale di Flammarion e oggi presidente di Adelphi, Maura Gancitano, filosofa e scrittrice, Fernanda Alfieri, ricercatrice in Storia moderna all'Università di Bologna, con la straordinaria partecipazione della scrittrice Chiara Valerio (Manifattura Tabacchi, Sala Festa – 22 ottobre, ore 20.30).

 

Tra i temi centrali, ci saranno quindi le proteste in Iran con gli interventi di Shaparak Shajarizadeh, attivista iraniana ed ex prigioniera politica arrestata nel 2018 per aver protestato pacificamente contro il velo obbligatorio togliendolo dal capo e sventolandolo dopo averlo fissato ad un’asta, attualmente rifugiata in Canada (in collegamento); Farhad Khosrokhavar, sociologo e docente all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi; la scrittrice Nava Ebrahimi autrice del volume “Sedici parole” (Keller Editore), oltre al contributo di Farian Sabahi nella serata di venerdì (in collegamento).

 

Tanti i nomi internazionali e le protagoniste simbolo della storia del nostro Paese: da Jill Abramson, prima donna a dirigere il New York Times, a Phumzile Mlambo-Ngcuka già direttrice UN Women, prima donna vicepresidente del Sudafrica e nel board di “Chime for Change”, la campagna globale di Gucci a favore dell’uguaglianza e dell’espressione di genere; dal biografo reale di Elisabetta II Matthew Dennison all’ambasciatrice d’Italia negli USA Mariangela Zappia, fino all’ex procuratore aggiunto della Repubblica Ilda Boccassini nella sua prima intervista pubblica dall’uscita del suo libro “La stanza numero 30” (Feltrinelli). E ancora, la direttrice d'orchestra Claire Gibault, fondatrice del Concorso internazionale e accademia per direttrici d'orchestra “La Maestra”; il Premio Strega Edoardo Albinati con un racconto inedito; la figura simbolo della moda e del costume Benedetta Barzini; la poeta e influencer Giorgia Soleri; la cantautrice Donatella Rettore che presenterà in prima nazionale il suo nuovo volume “Dadauffa. Memorie agitate” (Rizzoli).

 

 

 
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