Firenze, presentata la proposta di legge per la salvaguardia dei centri storici
Il sindaco Nardella: 'A Settembre partirà la raccolta di firme'
lunedì 20 giugno 2022 20:14
Il sindaco Nardella ha presentato nel consiglio comunale di oggi, lunedì 20 giugno, la proposta di legge di iniziativa popolare nel Salone dei Duecento. La proposta “è innovativa anche perché dà una definizione giuridica di centro storico, che non esiste oggi in Italia”.
La proposta ha come riferimenti normativi l'articolo 9 della Costituzione e la Convenzione europea sul paesaggio, inoltre recupera tutte le definizioni giuridiche di centri storici e agglomerati di valore storico. Le disposizioni verranno definite attraverso tre fasi: la perimetrazione delle aree che presentano criticità; l’individuazione all’interno di queste aree di zone, isolati o unità immobiliari, sia pubbliche che private, che, a causa del loro stato di abbandono o incuria, ovvero a causa della condizione di utilizzazione o non utilizzazione, arrecano pregiudizio ai valori culturali e paesaggistici, all’ambiente, alla sicurezza pubblica oltre che al decoro alla vivibilità e all’identità cittadina; la definizione delle misure necessarie a recuperare la qualità, la bellezza e la funzionalità di tali zone.
Saranno tre le tipologie di intervento, variamente combinate tra loro, a seconda delle criticità da fronteggiare: residenza, attività economiche e patrimonio immobiliare.
Le principali novità introdotte sono il diritto di prelazione per i titolari di negozi e botteghe storici e tradizionali in caso di cessione o vendita di beni immobili di proprietà comunale o privata che siano sede dei medesimi negozi e botteghe e l'inserimento delle categorie del commercio e dell'artigianato all'interno delle disposizioni sul vincolo c.d. relazionale del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
“Puntiamo a salvare fino in fondo e completamente i centri storici partendo anche dall’esperienza della nostra città. Il primo obiettivo è quello di incentivare il ritorno della residenza in centro, di combattere il turismo squalificato ‘mordi e fuggi’ e regolare gli affitti turistici brevi come succede in altre città europee. Il secondo è quello di tutelare il commercio tradizionale e l'artigianato reinserendo uno strumento di pianificazione che possa combattere il commercio squalificato aiutando chi investe sulla qualità e la tradizione. Il terzo obiettivo è quello di favorire il decoro anche inducendo i proprietari di immobili abbandonati e degradati a intervenire per il loro restauro prevedendo anche delle forme di contribuzione”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella a proposito della proposta di legge di iniziativa popolare ‘salva centri storici’ presentata in Consiglio comunale.
“In questo modo mettiamo in campo strumenti che siano garantiti dalla legge nazionale - ha spiegato Nardella - perché fino ad ora i sindaci e le amministrazioni locali si sono mossi con azioni che spesso vengono attaccate nelle sedi sede giudiziarie e nei tribunali amministrativi perché manca una legge nazionale che ci dia poteri certi e incisivi per salvare i nostri centri storici”.
Il sindaco Nardella nel suo intervento ha spiegato che “la legge è innovativa anche perché dà una definizione giuridica di centro storico, che non esiste oggi in Italia”. “Questa legge è molto innovativa anche perché consente di valutare gli agglomerati urbani di interesse storico - ha aggiunto -. Non prende in considerazione quindi solo il ‘vecchio’ centro storico, ma anche altre aree di valore storico dei quartieri”. E a proposito del percorso che sarà intrapreso Nardella ha comunicato che “da qui a settembre avvieremo una campagna di ascolto e di confronto con le amministrazioni comunali, con le associazioni delle imprese e con i residenti. Dialogheremo con gli altri Comuni e porterò la proposta anche all'Anci, come già fatto per la proposta di iniziativa popolare per l'introduzione dell'ora di educazione civica come materia curricolare nelle scuole”. “Dopodiché a settembre - ha proseguito - partirà la raccolta di firme. Dobbiamo raggiungere e superare 50mila firme e l’obiettivo è sicuramente alla nostra portata”.
La proposta di legge di iniziativa popolare ‘salva centri storici’ parte da Firenze ma si coinvolgerà anche altri comuni, a partire dalle città d’arte che come il capoluogo toscano devono poter tutelare la salvaguardia del decoro, della vivibilità e dell'identità dei centri storici: “Abbiamo già avviato un dialogo con le città di Venezia, Bergamo e Roma, ma siamo sicuri di trovare tanti altri amministratori e sindaci d’accordo con questa iniziativa. Non abbiamo la pretesa di portare avanti solo la bandiera di Firenze, lo facciamo anche nell’interesse dell’Italia. Firenze deve parlare all’Italia intera e noi lo facciamo perché abbiamo alle spalle un’ottima esperienza e perché abbiamo anche capito che ci sono limiti strutturali oltre i quali i sindaci da soli non possono andare”.