Trasporto pubblico, sciopero di 24 ore di Autolinee Toscane
Previste delle fasce di garanzia servizio
mercoledì 25 maggio 2022 08:58
Nuovo sciopero del trasporto pubblico in Toscana.
Lunedì 30 maggio i bus di Autolinee Toscane potrebbero subire ritardi o cancellazioni di corse a causa dello sciopero aziendale di 24 ore proclamato da Cobas Lavoro Privato a Fast Slm Confsal.
Durante lo sciopero sono previste due fasce orarie di garanzia del personale viaggiante, in cui il servizio sarà garantito, e saranno differenti in ogni provincia della Toscana, come di seguito:
• Firenze urbano dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15
• Firenze extraurbano (Ex busitalia) dalle 4.15 alle 8.15 e dalle 12.30 alle 14.30.
• Firenze extraurbano (Ex Cap) dalle 6 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 15.00
• Funicolare di Certaldo dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 15.30.
• Prato dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15
• Grosseto, Arezzo, Siena dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 15.30.
• Piombino e Isola del Giglio dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 15.30.
• Pistoia dalle 6.30 alle 8.45 e dalle 12.45 alle 16.30.
• Montecatini dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 12 alle 15.
• Livorno, Isola d’Elba e Funicolare di Montenero dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 12 alle 15.
• Pisa dalle 6 alle 08.59 e dalle 17 alle 19.59.
• Lucca dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 12 alle 15.
• Massa-Carrara dalle 6 alle 9 e dalle 17 alle 20.
Fuori da queste fasce di garanzia la regolarità del servizio dipenderà dal grado di adesione allo sciopero. La percentuale di adesione all’ultimo sciopero ad Autolinee Toscane dell’8 marzo 2022, indetto da CUB Trasporti e COBAS Lavoro Privato era al 15,51%.
Per informazioni si invitano i passeggeri a consultare il sito di Autolinee Toscane, oppure a chiamare il numero verde 800 14 24 24 (Lun-Dom 6-24). Si possono anche seguire le info pubblicate sui canali social.
Lo sciopero è stato indetto per protestare contro l’assunzione di personale con contratti a termine e tramite agenzie interinali, differenze salariali tra i lavoratori all'interno delle proprie residenze di lavoro, esternalizzazione dei servizi, sistema informativo e comunicativo aziendale, condizioni di lavoro, relazioni industriali, possibilità di poter effettuare a carico aziendale i tamponi per Covid19.