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Incontro vescovi e sindaci, firmata la 'Carta di Firenze'. Nardella: 'Conquista storica'

Il Cardinale Bassetti: 'Per la prima volta vescovi e sindaci insieme per la pace'

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sabato 26 febbraio 2022 13:56

E' stata firmata poco dopo le 12.45 a Palazzo Vecchio la 'Carta di Firenze',  redatta da sindaci e vescovi del Mediterraneo al termine di un forum congiunto in corso a Firenze. Una carta che ha come obiettivo il perseguimento della pace.

 

“La pace è il più grande dono di Dio fatto agli uomini. Vogliamo consegnare alla storia queste giornate di dialogo e impegnarci affinché il mare nostrum torni ad essere crocevia di storie e tradizioni", ha detto nel suo intervento il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI.

 

QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA CARTA DI FIRENZE

 

Al termine della mattinata di Convegno, in conferenza stampa il sindaco di Firenze Dario Nardella ha così parlato: "Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo incontro. Tutto è nato da una conversazione con il presidente della CEI nell'ottobre 2020. Da allora sono successe tante cose ma non abbiamo mai smesso di lavorare insieme. Non sono solito a usare parole roboanti o ad essere troppo enfatico, però questa Dichiarazione è una conquista storica. Un punto di arrivo ma anche di partenza, perché il nostro desiderio non è solo portare questa Dichiarazione al Santo Padre, a cui auguro tutto il bene e lo ringrazio per averci sostenuto, ma anche ai leader internazionali, europei, della comunità africana. La Dichiarazione inizia a vivere da oggi".

 

"Noi abbiamo fatto, e mi vengono i brividi a dirlo, un passo in avanti partendo da Giorgio La Pira", ha continuato Nardella. "Oggi abbiamo aggiunto un importante pezzo al grande mosaico della pace. Negli anni '50 qui sono arrivati i sindaci, oggi ci sono i sindaci ma anche i vescovi dei Paesi del Mediterraneo. Mai prima d'ora sindaci di città importantissime a maggioranza musulmana hanno firmato un documento di impegni insieme ai vescovi cattolici. Un grandissimo passo, il segnale più forte che avremmo potuto dare in questo momento di guerra. Siamo per la pace e chiediamo che parta subito un negoziato di pace. È un giorno che terrò nel cuore per tutta la mia vita, da quando sono sindaco è sicuramente la cosa più impegnativa che abbia mai potuto fare".

 

E ancora, il sindaco di Firenze ha poi annunciato una manifestazione per la pace in Ucraina: "Abbiamo proposto, su invito di tanti cittadini, di organizzare domani per le 17 una manifestazione per la pace in in Ucraina in piazza della Signoria a cui parteciperanno anche alcuni sindaci che rimarranno. Il presidente della Regione Giani ha subito condiviso questa iniziativa. L'appello che facciamo a tutti è di ritrovarsi domani, da Firenze e da tutta la Regione, per questo messaggio di pace".

 

Ha aggiunto il Cardinale Bassetti: "Il Signore ci ha fatto vivere oggi un evento grande, forse è la prima volta che un gruppo di vescovi che rappresentano tutti i Paesi bagnati dal Mediterraneo, insieme a un gruppo di sindaci degli stessi Paesi e di altri, con molti sindaci anche di fede musulmana, hanno firmato insieme un'intesa. Non è una legge, una regola, ma è qualcosa di più, perché l'intesa contiene l'ispirazione dei popoli alla pace, alla libertà. Che sottolinea un bene comune".

 

"Oggi abbiamo fatto qualcosa che va verso i giovani. È come se per loro noi avessimo reso presente un futuro che non c'è ancora. Abbiamo scritto quel futuro perché ci crediamo e lo vogliamo per chi verrà dopo di noi a prendere quel faticoso testimone. Abbiamo scritto una pagina che è già il nostro futuro e il nostro presente. Un atto che sono convinto sia più grande di noi", ha aggiunto il Cardinale Bassetti. "Oggi la guerra non si deve fare, gli uomini devono negoziare e trattare. E pregare. La Pira diceva che la preghiera è più forte della bomba atomica. Se tutti i credenti si mettono a pregare è la cosa più utile per ottenere da Dio la pace".

 

Sull'assenza di Papa Francesco nella giornata di domani: "Ieri ho avuto quasi un colpo quando il Santo Padre mi ha detto che non poteva venire, che era bloccato e non poteva muoversi. L'ho richiamato nel pomeriggio e mi ha detto: 'Voglio che sia proprio tu a rappresentarmi, che hai concepito questo incontro'. Sento la responsabilità, è la prima volta che devo rappresentare il Papa in qualche atto così importante".

 

Durante la mattinata sono intervenuti sindaci e vescovi del Mediterraneo. “Quanti immigrati ci sono a Palermo? Nessuno. Chi vive a Palermo e palermitano, chi vive in Italia è italiano. La vita è diritto", ha detto Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo. “Non ci sarà pace nel mondo finché il Mediterraneo non sarà un mare di pace. Vescovi e Sindaci, oggi, insieme, a lavoro, per scrivere una nuova pagina di storia e di vita", le parole di Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo. "Dobbiamo collaborare. Tutte le città del mediterraneo devono impegnarsi per la tolleranza tra le religioni", ha aggiunto Abdeslam El Bakkali, Sindaco di Fez (Marocco). “Tutti noi da coste diverse ci sforziamo per costruire città resilienti e multiculturali. Il fine è migliorare concretamente la vita dei cittadini. La dichiarazione di Firenze è un raggio di luce", la dichiarazione di Kṓstas BakogiánnÄ«s, Sindaco di Atene.

 

E ancora: "Per noi il problema non sono i migranti, ma la povertà, le diseguaglianze. Dobbiamo pensare ai nostri giovani e renderli uguali per costruire speranze. Lavoriamo sulla cultura e l’educazione”, ha aggiunto Paco Cuenca, Sindaco di Granada. "Lo sviluppo deve essere inclusivo, i sindaci sono gli attori di una grande trasformazione globale. Napoli avrà un ruolo centrale nella costruzione della Pace", le parole di Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli. Poi la volta di Ekrem Imamoglu, Sindaco di Instanbul: “Solidarietà incondizionata al popolo ucraino. Spero che la Russia non faccia con l’Ucraina gli errori che ha fatto con la Siria". Quindi Antonio Decaro, presidente di Anci: “Se dagli incontri di questi giorni potremo far giungere ai potenti della terra la nostra preghiera laica, cattolica, politica e sociale, allora la nostra presenza qui avrà assolto al suo compito".

 

Nel pomeriggio si terrà un altro evento al Maggio Musicale a cui era prevista la partecipazione dei ministri Di Maio e Lamorgese, ma la cui presenza non è ancora confermata visti gli scenari internazionali sul fronte Russia-Ucraina.

 

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