Impianti sportivi e giardini, la protesta del Comitato San Bartolo Verde: 'Basta cemento'
'Non siamo contro lo sport, ma salviamo il verde'
venerdì 18 febbraio 2022 13:53
Circa 500 firme per salvaguardare il verde della zona. È la mobilitazione del Comitato San Bartolo Verde, nato per "cercare di conservare il verde nella zona tra Via del Cavallaccio, Via del Perugino e Via Simone Martini" a Firenze.
"Le grande area di San Bartolo, di circa 10 ettari, doveva essere progettata come un polmone verde per il Quartiere, dove passeggiare, riposare e fare attività sportiva libera per tutti", si legge nel volantino del Comitato. "Gli impianti sportivi previsti negli anni 2000 dovevano essere poco impattanti e rivolti a chi abita nel quartiere, invece oggi viene deciso – senza un reale confronto con i/le residenti – di realizzare ancora altre costruzioni imponenti e gestite dalle società sportive per i loro interessi", continua il Comitato San Bartolo Verde, che spiega poi i no alla realizzazione di nuovi impianti sportivi: "Perché il parco urbano sarà residuale e imprigionato tra gigantesche costruzioni. Perché non si tiene conto che i cittadini non sono tutti ricchi atleti, ci sono persone anziane che desiderano passeggiare e genitori che possono giocare con i figli in spazi liberi e gratuiti. Perché ci sarà un considerevole aumento dell'inquinamento dovuto al traffico veicolare, dei problemi legati alla mancanza di parcheggi in occasione di eventi sportivi concomitanti e del rumore".
"Siamo arrivati ad un punto in cui è necessario fare una scelta. Vogliamo continuare a cementificare ad oltranza, tenendo conto solo degli interessi economici di poche persone, o vogliamo cominciare a pensare al benessere e alla salute di tutta la comunità? Oggi il pianeta ci chiede di fare un passo indietro, di smettere di inquinare e di continuare a costruire indiscriminatanente a scapito del verde. Dal momento che risiediamo in un quartiere dove questo verde non manca si potrebbe e si dovrebbe conservare per noi e per le generazioni future", conclude il volantino.
Continuano dal Comitato: "Nei pressi del multisala ex Warner Village ed hotel Hilton, è già presente il Guelfi Sport Center (palazzetto di football americano), il ciclodromo, l’area skate e il Palawanny da 4000 posti. In aggiunta a questi impianti sportivi in essere si intende realizzare anche una piscina coperta di 33m ubicata nella porzione tra via Mantegna e via Simone Martini, oltre che una palestra per la ginnastica artistica ubicata accanto al Guelfi Sport Center tra via del Perugino e via Artemisia Gentileschi. Con la realizzazione del Palawanny, della piscina e della palestra il parco verde sarà ridotto ad una striscia di dimensioni limitate e stretto fra imponenti costruzioni; inoltre la zona sarà interessata pesantemente da traffico e caos a discapito di tutti gli abitanti della zona".
"Non siamo certo contro lo sport, ma contro strutture che impattano sul verde e tolgono verde", dice a 055Firenze.it Daniela Borghesi del Comitato San Bartolo Verde. "Abbiamo raccolto circa 500 firme, abito in questa zona da anni: nei primi anni 2000 doveva nascere un palazzetto da mille persone, ora è diventato da cinquemila. Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Consiglio di Quartiere, ma non siamo stati considerati. Chiedevamo semplicemente di non fare altre costruzioni".
Nell'area, in realtà, proseguono i lavori per il nuovo parco pubblico, che sta nascendo accanto al PalaWanny: 10 ettari di verde con aree sportive e spazi per bambini e anziani, con un investimento iniziale di 600mila euro, aveva fatto sapere il Comune qualche giorno fa, con i primi 150 alberi donati dal Cnr messi a dimora. Presentato ieri anche il progetto per la nuova piscina, sempre nella zona di San Bartolo a Cintoia.
"Nessuno ha mai detto niente quando hanno fatto l'area di skateboard, che era di poco impatto. Nessuno è contrario allo sport. Ma con una nuova piscina e una palestra di ginnastica artistica, rimarrebbe solo una striscia centrale di verde", continua Daniela Borghesi. "Il rapporto di quanto verrebbe coperto di cemento, e quanto resterebbe di verde, sarebbe a dir poco sproporzionato".