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Commisso: 'Sono deluso, devo fermarmi per riflettere. Vlahovic voleva rovinare la Fiorentina'

L'amarezza del presidente viola dopo le polemiche: 'Vlahovic operazione buonissima, i procuratori...'

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martedì 01 febbraio 2022 20:30

La cessione di Vlahovic alla Juve, le polemiche sul mercato e striscioni pro e contro la società, con la presa di posizione della Curva Fiesole e del tifo organizzato. Dopo qualche settimana torna a parlare Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, che proprio ai media ufficiali del club fa trasparire tutta la sua amarezza per il momento: “Sono molto amareggiato e deluso. A questo punto mi devo fermare per riflettere. Pensavo di aver dimostrato con i miei comportamenti che le azioni fatte in questi anni, non solo io ma la mia famiglia e chi lavora con me, quali sono i miei principi e i miei valori. Sono arrivato a Firenze e non ho comprato una villa o una barca o una casa al mare. Ho messo fin da subito tutta la mia energia e la mia disponibilità economica nella Fiorentina. E quando Firenze ha avuto bisogno di aiuto, non mi sono tirato indietro, aiutando gli ospedali con la campagna ‘Forza e cuore’. La cattiveria e le offese che ci sono state in questi giorni non sono giuste e non posso accettarle. Mi lasciano molto deluso sulle scelte e pensieroso nelle scelte che ho fatto e che dovrò fare in futuro”.

 

Il riferimento è ai commenti dei tifosi per le vicende di mercato e anche per uno striscione, non firmato, apparso su Ponte Vecchio che lo ritraeva in versione Joker: “Trovo incredibile che nessuna istituzione cittadina, se non l’assessore Benedetta Albanese, abbia preso posizione pubblicamente contro un’immagine così offensiva apparsa su un monumento storico e importante come Ponte Vecchio. Un monumento che viene utilizzato per infamare una persona e nessuno è intervenuto e nessuno cerca i colpevoli. Magari si tratta di un singolo o di un piccolo gruppo, ma l’offesa è enorme, il luogo per Firenze è sacro, e i pagliacci sono altri. Ci sono stati momenti in cui gli striscioni ‘Io sto con Rocco’ si vedevano ovunque. Forse perché qualcuno voleva usare i miei soldi e farsi bello con i tifosi. Ma non sentire posizioni a sostegno da parte di nessuno di loro è stato un segnale di grande delusione. Adesso sono consapevole che ci sono alcuni che gradiscono i miei soldi ma non gradiscono la mia presenza a Firenze. Su questo dovrò fare un’analisi molto approfondita e prendere decisioni chiare. Sono convinto che dietro la vile e anonima azione dello striscione sul Ponte Vecchio ci siano due o tre persone”. A tal proposito, da Palazzo Vecchio fanno sapere come si escluda il riferimento di Commisso all’amministrazione comunale, considerato il comunicato dell’assessora Albanese a nome di tutta la giunta, e considerate le parole del sindaco Dario Nardella espresse pubblicamente in un’intervista in tv e anche in forma privata con un sms allo stesso Rocco Commisso.

 

Il presidente viola era tornato in Italia a novembre, ma è stato costretto a rientrare negli Usa a causa di una polmonite: "A fine novembre i dottori qui in America mi avevano chiesto di rimanere e non partire per Firenze, perché mi dovevano curare. Sono partito ugualmente per dare il mio contributo e fare ragionare Dusan e i suoi procuratori. Invece, mi sono ammalato e Dusan le ultime volte che ci siamo visti non mi ha nemmeno salutato. Al momento devo ancora curarmi, non so quando potrò tornare a Firenze per poter stare vicino alla squadra e ai nostri tifosi”. 

 

Quindi il punto sulla cessione di Vlahovic: "È stata una cosa complicatissima per me e per chi lavora per la Fiorentina. Dusan si arruffianava con i tifosi. A fine novembre sono tornato per cercare di chiudere questo contratto. I suoi procuratori sono stati disonesti e bugiardi. Dopo 3 ore di discussione sembrava un buon incontro, mi aspettavo da lui (Ristic, ndr) risposte. Il giorno dopo c’eravamo dati appuntamento per concludere questo contratto, ma invece di avvicinarsi a quelle che erano le cifre negoziate ci hanno dato un’altra grandissima sofferenza. Il contratto di 5 milioni netti non era più abbastanza, Dusan ne voleva 8 all’anno. Avevamo concordato per 3 milioni di commissioni, invece ne chiedevano 6. Inoltre, sulle commissioni non solo si doveva dare il 10% ma anche l’esclusività per la cessione. Avevo capito molto bene che lui aveva un accordo con qualcuno. Barone e Pradè sono andati in Inghilterra a trattare con molte squadre, e ogni volta che arrivava un offerta i procuratori e Dusan dicevano di no. Volevano andare fino a giugno e poi vedere come rovinare la Fiorentina, probabilmente andando a scadenza".

 

Commisso la giudica quindi "un’operazione buonissima. Qualcuno l’ha definita ‘capolavoro’ e ci ha dato 8. Per la Fiorentina è buona perché la società ha 75 milioni di ricavi, vuol dire 100% dei nostri ricavi. È come se la Juventus vendesse un giocatore per 400 milioni, oppure lo perdesse a zero perdendo 400 milioni. La Fiorentina ha avuto questi soldi nello spazio di tre anni, si può arrivare a 80. Mi hanno detto che è il più grande trasferimento mai fatto in Italia a gennaio. Secondo punto: ci ha dato l’opportunità di guardare al futuro e non più al passato. Terzo punto, forse il più importante: con 75 milioni di ricavi è impossibile competere con squadre che hanno 400 milioni. Il proprietario non può mettere ogni anno 40-50 milioni, come è stato fatto negli ultimi due anni e mezzo. A fine dicembre abbiamo speso già 314 milioni nella Fiorentina, di questi 34 sono sul Viola Park. Togliendo questi soldi, sono stati spesi 280 milioni, di cui 170 per comprare la società e 110 per aiutare la Fiorentina a mettere i suoi conti a posto. Fino a oggi non abbiamo mai usato le banche. L’operazione di Dusan è soprattutto per un fatto economico, chi non guarda l’economia del club deve fare altro e non guardare la Fiorentina. L’unica promessa che ho fatto è che non porterò mai la Fiorentina al fallimento”.

 

Poi sul Viola Park a Bagno a Ripoli: "Non vedo l’ora di vederlo di persona. Mi auguro di non avere altre brutte sorprese: sento voci sull’impossibilità di poter fare campi sintetici e di poter tracciare le linee sul campo, spero sia solo una voce falsa. Noi siamo una società di calcio e dobbiamo giocare a pallone. Voglio ricordare alla politica fiorentina e toscana che le promesse si devono mantenere. A dicembre speriamo di inaugurare il nostro Viola Park. Abbiamo già pagato 3 milioni di oneri al comune per i parcheggi e per la tramvia”.

 

Infine ai tifosi: "Chiedo a tutti unità, la stagione in corso ci sta regalando grandi soddisfazioni sportive. La società al suo interno è molto unita: tutte le scelte sono condivise tra noi. Italiano sta facendo un lavoro eccellente ed è il momento di rimanere compatti e remare tutti dalla stessa direzione. Il mister e la squadra hanno dimostrato che con il lavoro e la dedizione si può superare qualsiasi ostacolo. Ed è quello che dobbiamo continuare a fare, per regalare sempre più soddisfazioni ai nostri tifosi. La Fiorentina è una squadra, non un singolo giocatore. Mi aspetto queste dimostrazioni già dalle prossime partite. Il rapporto con la Curva Fiesole e con i tifosi non si fa con i comunicati o dichiarazioni, ma con fatti concreti e affetto. Io continuo a ricevere ancora tanta solidarietà e questo rimane per me una cosa molto importante. Purtroppo, chi ci vuole male ha autorizzato certe situazioni per raccontare tutta la città di Firenze come una voce sola contro la società. Per fortuna c’è ancora tanta gente che ci vuole bene, e io a loro. Nel maggio 2021 ho dato a tutti i fiorentini l’opportunità di comprare la Fiorentina. Nessuno si è fatto avanti. Il controllo della futura vendita della Fiorentina è e sarà sempre nelle mie mani e in quelle della mia famiglia. Spero che qualcuno rifletta: sapete chi c’è oggi, ma non sapete chi verrà in futuro”.

 

 
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