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Ex Gkn: firmata ipotesi di accordo quadro su tempi e modalità del processo di reindustrializzazione

L'accordo garantisce continuità occupazionale e diritti anche per i lavoratori somministrati e in appalto

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mercoledì 19 gennaio 2022 20:01

Ci sono volute nove ore di trattativa per Fiom assieme alla Rsu Ex Gkn, oggi QF, per arrivare all’ipotesi di accordo quadro che definisce tempi, modalità e strumenti che accompagneranno il processo di reindustrializzazione.

 

Si è concluso oggi il tavolo istituzionale presso il Ministero dello sviluppo economico, al quale erano presenti il Ministero dello sviluppo economico, Ministero del Lavoro, Invitalia, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Campi Bisenzio, Comune di Firenze, organizzazione sindacale nazionali e territoriali, confederali e di categoria, la Rsu Gkn, direzione aziendale della QF Spa.

 

"È stata raggiunta oggi un'ipotesi di accordo quadro sul percorso di reindustrializzazione dello stabilimento QF, (ex GKN) di Campi Bisenzio a Firenze. Un accordo reso possibile dopo mesi di lotta e di resistenza delle lavoratrici e dei lavoratori e dopo la vittoria al Tribunale di Firenze del ricorso ex articolo 28 presentato dalla Fiom di Firenze. È grazie alla cura con cui le lavoratrici e i lavoratori hanno custodito lo stabilimento, che oggi possiamo ripartire garantendo la continuità occupazionale"; si legge nella nota congiunta di Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale.

 

"L'accordo quadro, in premessa, ricostruisce la vertenza attraverso le azioni che hanno determinato la situazione attuale, per poi definire il cronoprogramma per la riconversione industriale dello stabilimento. Viene definita operazione “ponte” la fase che consentirà di arrivare al piano di reindustrializzazione attraverso soggetti industriali individuati dal Dottor Borgomeo, che ha già rilevato il 100% delle quote di GKN in QF con la presa in carico del progetto. Il cronoprogramma dovrà essere verificabile innanzitutto sulla tempistica, ci saranno momenti di verifica sia in sede nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sia a livello territoriale e aziendale, con cadenza almeno mensile".

 

"Le parti hanno concordato la garanzia della continuità occupazionale e contrattuale per tutti i lavoratori sia durante il periodo “ponte” che dopo con la reindustrializzazione, comprendendo anche i lavoratori degli appalti. Saranno avviati percorsi di formazione che in una prima fase prevederanno un processo di mappatura delle competenze presenti in azienda al fine di evitare ulteriori perdite di professionalità".

 

"Durante il periodo “ponte” saranno utilizzati gli ammortizzatori sociali atti a governare al meglio le difficoltà congiunturali di questa fase con lo strumento della cassa integrazione ordinaria e con la cassa cosiddetta di “transizione”. La gestione dell'ammortizzatore sociale prevederà anche accordi successivi per l'anticipo della cassa e l'equa rotazione dei lavoratori, la maturazione integrale dei ratei e di indennità integrative".

 

"Le parti hanno anche stabilito che qualora al 30 agosto 2022, come previsto nel cronoprogramma, non dovesse concretizzarsi il progetto di riconversione industriale, sarà QF stessa a farsene carico anche con la partecipazione di equity di Invitalia e di altri investitori privati".

 

La parola passerà ai lavoratori. "Per la Fiom e la Cgil è fondamentale che i contenuti dell'ipotesi di accordo siano sottoposti a validazione democratica dei lavoratori con referendum. L'ipotesi di accordo sarà valida solo se l’esito del referendum sarà positivo; se negativo sarà da considerarsi nulla sotto ogni effetto. Sull'ipotesi di accordo chiediamo un ruolo di controllo e garanzia del Mise e di Invitalia e la costituzione di un comitato di Proposta e Sorveglianza", conclude la nota.

 

“È stato siglato oggi al MiSE un accordo tra le parti relativo al percorso per la riconversione industriale dell’ex Gkn. L’accordo prevede un percorso di reindustrializzazione finalizzato a rilanciare il sito produttivo e garantire la salvaguardia occupazionale. Sull’accordo non possiamo dare ulteriori informazioni perché è giusto che prima di renderlo pubblico lo possano leggere e discutere i lavoratori di Campi Bisenzio che per mesi hanno combattuto al nostro fianco contro la chiusura dello stabilimento. L’incontro e l’accordo di oggi confermano con quanto impegno abbiamo lavorato con tutte le parti per trovare una soluzione seria che non desertificasse il territorio licenziando centinaia di persone. Il Mise continuerà a monitorare l’evolversi della situazione”, dichiara la ViceMinistra al MiSE Alessandra Todde.

 

Le parole del Collettivo di fabbrica: "Firmato accordo quadro al Mise su chiarezza, tempi e garanzie del processo di reindustrializzazione. L'accordo è vincolato all'approvazione del referendum dei lavoratori e all'assemblea permanente. Il perno dell'accordo è la garanzia della continuità occupazionale e dei diritti dei lavoratori. L'accordo quadro andrà ulteriormente completato da accordi in sede aziendale. Entreremo nei dettagli dell'accordo a partire da domani, prima di tutto con i lavoratori a cui dobbiamo la prima spiegazione e valutazione. Quello che possiamo dire, e questo per certo, che noi anche oggi, come ogni giorno da quel 9 luglio, siamo ancora in piedi e continuamo a insorgere".

 

 

 

 
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