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Ortofrutticola Mugello, continua il presidio. Il sostegno di Gaia Nanni: spettacolo davanti alla fabbrica

'C’è bisogno del sostegno di ognuno di noi con la presenza al presidio e, per chi volesse, da ora è anche possibile fare una donazione'

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venerdì 07 gennaio 2022 09:48

All'Ortofrutticola del Mugello continua il presidio permanente davanti alla fabbrica a Marradi, contro la chiusura decisa dalla proprietà in seguito all’annunciata delocalizzazione nel bergamasco

 

Il comune di Marradi lancia un appello: "C’è bisogno del sostegno di ognuno di noi con la presenza al presidio e, per chi volesse, da ora è anche possibile fare una donazione che servirà a sostenere le spese necessarie all'avanzamento del presidio. La donazione potrà essere fatta al fondo della Consulta delle Associazioni (che ringraziamo per la disponibilità) con la causale: Presidio Ortofrutticola. Grazie a chi continuerà a sostenere la battaglia a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per il nostro territorio. FONDO DI SOLIDARIETÀ della Consulta Intestato a: CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI MARRADI. IBAN: IT45P0200837941000401384771. Causale: PRESIDIO ORTOFRUTTICOLA".

 

Anche l'attrice fiorentina Gaia Nanni ha deciso di scendere al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici dell'Ortofrutticola del Mugello portando lo spettacolo “Gli ultimi saranno ultimi”, davanti al piazzale della fabbrica di Marradi, domenica 9 gennaio alle 15,00 - Zona Industriale San Adriano - via Faentina 100.

 

C'è una sottile linea tra l'esporsi e l'esibirsi una linea che noi attori dobbiamo tenere a mente ogni giorno. Io scelgo di espormi, di prestare la mia voce a chi ha la strada più in salita”, ha detto l'attrice, che ha infatti deciso di esibirsi in forma gratuita.

 

“Portiamo la storia dell'operaia Luciana in tournée da dieci anni – spiega Gaia Nanni -: mai come questa volta ha senso raccontarla. Sopra un trattore, davanti ad una fabbrica che rischia di sparire, un canto di rivoluzione per le operaie di Marradi. Siamo noi al servizio di queste persone”.

 

“La fabbrica dei marroni è la fabbrica di un paese – dice Tommaso Triberti, sindaco di Marradi -. L'invito, a chi sta facendo questa scelta sbagliata, è quello di venire a rendersi conto di cosa stiamo parlando: qui non si parla solo di una fabbrica, ma di un territorio e del suo cuore”.

 

“Una perdita del genere – racconta Lara, una lavoratrice stagionale di 46 anni - è una tragedia, una tragedia non soltanto per noi operaie, ma per tutto il paese, perchè dà lavoro a tutta la comunità: dal negoziante fino a chi ha i castagneti. Personalmente quest'anno ho lavorato cinque mesi e mi sono sentita una signora, perchè non solo non ho dovuto pesare su mio marito, ma ho potuto anche contribuire alle spese di casa e ad aiutare i miei figli adolescenti. Sono riuscita a dare alla mia famiglia qualcosa in più. I proprietari – aggiunge - parlano di numeri, per loro siamo un numero, ma noi siamo persone, siamo esseri umani, che hanno bisogno di lavorare”.

 

“Credo che non sia umanamente possibile fare questo a noi dipendenti – dice Mila, anche lei operaia stagionale da più 30 anni nella fabbrica di Marradi -, che abbiamo sempre creduto nel nostro lavoro e nel nostro prodotto. Siamo inoltre principalmente donne, abbiamo sempre lavorato lì e non sarà facile per noi trovare un altro impiego. Come donna e mamma mi fa male pensare che la società di oggi pensi solo al guadagno e non alla comprensione degli altri”.

 

“Per un momento – scrive sul suo profilo Facebook l'attrice Gaia Nanni - vorrei essere potente come Mattarella e famosa come Lady Gaga e dire "col cavolo che la chiudete questa fabbrica". Invece faccio quello che posso. Sveglio il mio figliolo e gli dico tra il sonno e la veglia "oggi dobbiamo andare in un posto, hanno bisogno di noi". Anche di me? Soprattutto di te. Perché le rivoluzioni senza i giusti e i bambini riescono solo a metà”.

 

 

 

 
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