G20 Agricoltura, arrivata in piazza Duomo l’installazione ‘Il cammino del verde’
L’opera contro il rischio di desertificazione delle città in mostra fino al 20 settembre
mercoledì 15 settembre 2021 13:53
Un’installazione verde per evocare la grande bellezza del paesaggio agricolo italiano e il rischio di trasformazione e desertificazione a causa dei cambiamenti climatici, in un simbolico passaggio dal ‘cerchio del presente’ al ‘cerchio del futuro’. È “Il cammino del verde”, l’opera che da oggi al 20 settembre troverà spazio in piazza del Duomo a Firenze, con un arredo composto da piante iconiche del paesaggio e del giardino italiano e da piante di climi aridi.
Il progetto, promosso da Comune di Firenze e Regione Toscana con il contributo di Crédit Agricole Italia, è nato da un’idea progettuale dello Studio Bellesi Giuntoli con allestimento del Distretto vivaistico e dell’Associazione vivaisti italiani e la realizzazione di ‘L’arte del giardino’.
“Firenze in questi giorni è capitale mondiale dell’agricoltura e vuole lanciare un messaggio forte contro la desertificazione e i cambiamenti climatici - ha detto il sindaco Dario Nardella - Da qui, da piazza del Duomo, il cuore della città, vogliamo che sia scritta una nuova pagina verde, simbolicamente rappresentata da questa installazione per far emergere proprio dalla nostra città in occasione del summit mondiale dell’agricoltura proposte forti su temi decisivi che riguardano tutti noi”.
“Per accompagnare il G20 Agricoltura a Firenze - ha detto l’assessore all’Ambiente e agricoltura urbana Cecilia Del Re - insieme al distretto dei vivaisti pistoiesi, abbiamo voluto lanciare un messaggio di allarme sui cambiamenti climatici. Se non interveniamo in tempo, anche il nostro territorio cambierà: i primi a poterci parlare degli effetti dei cambiamenti climatici sono proprio gli agricoltori, per questo è necessario in questo momento di dibattito internazionale che arriverà a Firenze rafforzare la loro voce”.
“Un’installazione che parla più di tanti appelli e che davanti agli occhi ci pone con evidenza la strada da percorrere e i rischi che dobbiamo evitare – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Da una parte la bellezza del paesaggio agricolo toscano, dall’altra cosa potrebbe avvenire a causa dei cambiamenti climatici. Invece di olivi e viti, palme e sabbia. Un monito. Oggi la sfida è quella di praticare un’agricoltura che non soltanto nutra l’umanità, ma curi anche il pianeta. La Toscana sta lavorando sulle tematiche della sostenibilità, la compatibilità ambientale, dando un apporto importante a un’agricoltura sempre più attenta all’ambiente. Quello del cambiamento climatico non un tema, è il tema. Per questi obiettivi, nel periodo 2014-2022, la Regione ha destinato complessivamente più di 580 milioni di euro, il 45 per cento delle risorse disponibile nel Piano di sviluppo rurale”.
Il cerchio del presente evoca il paesaggio rurale toscano, con il tipico roccolo, formato qui da 20 cipressi (uno per ogni paese) circondati da viti, e al centro un grande olivo simbolo della pace tra i popoli. In piazza San Giovanni, vicino alla colonna di San Zanobi, il cerchio del futuro si riferisce a un paesaggio trasformato dal processo di desertificazione, con un’aiuola di sabbia, palme e piante di climi subaridi e aridi. Da molti anni sul pianeta incombe un rapido e considerevole cambiamento climatico principalmente indotto dall’uso senza criterio di combustibili fossili, responsabili dell’effetto serra e del conseguente riscaldamento globale. Non porre rimedio a questo fenomeno significa assistere a eventi estremi sempre più numerosi (piogge torrenziali, venti forti) e all’aumento delle temperature massime e della siccità che, per molte città italiane, sarà analoga a quella di alcune città del nord Africa. Il progetto vuole quindi rappresentare visivamente e simbolicamente questa trasformazione del paesaggio come monito ma anche speranza di ravvedimento.
Foto Comune di Firenze