Cosa significa fare arte oggi? Come si può ricostituire un equilibrio fra uomo, città e natura? Da queste domande è partita la competizione “Superblast” di NAM- Not a Museum che ha visto competere oltre 700 artisti internazionali per l’assegnazione di sei residenze negli spazi della Manifattura Tabacchi a Firenze.

L’Iper Collettivo, formato dagli architetti Marco Conti, Lorenzo Romaniello e Lorenzo Vacirca e dalla laureanda Giulia Landini, è uno dei sei vincitori della competizione ed esporrà la propria opera il 19 Settembre 2021 negli spazi della Manifattura Tabacchi. Un gruppo di professionisti toscani uniti dall’amicizia e dalla passione per la sperimentazione che abbiamo incontrato durante gli Open Studios di Superblast, mentre stavano ultimando il loro ‘Micromegasuoni’.

“Il progetto è nato un anno fa, dall’idea di investire nei territori locali. Dopo il lockdown abbiamo pensato a come le persone siano state forzate a vivere i boschi e la natura locali. Prima era più probabile che le persone prendessero un volo low cost o un treno per andare altrove, piuttosto che vivere la provincia. Cosa succederà quando termineranno le restrizioni? Da questa idea abbiamo deciso di portare il ricordo delle foreste nelle città attraverso il suono“ci spiega Lorenzo Vacirca.

Il loro progetto porterà la natura dentro la Manifattura Tabacchi. Come? “Ci saranno due dispositivi la cui forma, su cui abbiamo lavorato molto, richiama un grammofono. I due coni sono identici ma uno sarà posizionato nella Manifattura Tabacchi, uno in una foresta. I due elementi saranno collegati in maniera unidirezionale: il dispositivo nella foresta riprodurrà i suoni nel cono cittadino.” Continua Marco Conti.

Come saranno realizzati i dispositivi? “Saranno grandi, di legno di pioppo. Le persone potranno distendersi all’interno, come in una risonanza magnetica.  Il legno usato sarà certificato PEFC. PEFC è un ente certificatore che valuta la gestione e l'uso delle foreste e dei terreni forestali in un'ottica di sviluppo sostenibile e che garantisce la rintracciabilità della materia prima legno certificata all'interno del processo di trasformazione.” Ci spiega Lorenzo Romaniello.

Il suono sarà trasmesso in live o registrato? “Probabilmente il suono sarà registrato in occasione della mostra Superblast, in modo che le persone possano sentire la foresta nei suoi momenti di vita. Ma in futuro non escludiamo di poter realizzare dei dispositivi itineranti sia nelle città sia nelle foreste”.

Un progetto ancora in divenire che sarà visitabile, assieme alle opere degli altri vincitori, alla Manifattura Tabacchi.

L’Iper – Collettivo esporrà un’opera anche alla Biennale di Favara Countless City. Attraverso il tema del ‘Good Business’ porteranno Prato in Sicilia attraverso la loro installazione.

“Prato è conosciuta per la sua tradizione tessile e siamo partiti dal rocchetto di filo per rappresentarla. Un tempo i rocchetti erano fatti di molti materiali, quelli che usiamo noi sono in plastica riciclata e riciclabile della Mariplast” ci racconta Giulia Landini.

I rocchetti saranno tenuti fermi e composti in modo da formare un tappeto con una specifica trama ottenuta dai colori diversi dei circa 6mila rocchetti. Anche questo è un progetto in divenire, che potrà vedere anche la costruzione di una torre o delle altezza nel corso dell’esposizione.