La Toscana torna arancione ma Firenze rimane in zona rossa
Le province di Firenze e Prato e altri comuni rimangono in zona rossa fino a sabato
venerdì 09 aprile 2021 22:38
La Toscana torna in zona arancione. Per atto del Ministro della Salute, dopo due settimane in area rossa, la Regione sarà in zona arancione da lunedì 12 aprile. Ma non tutta la Regione vedrà allentarsi le restrizioni: due intere province e alcuni comuni rimarranno in zona rossa, Firenze compresa, come aveva già prospettato il sindaco Nardella.
Secondo quanto comunica la Regione, rimarranno in zona rossa fino alle ore 14 di sabato 17 aprile: le Province di Firenze e Prato, i comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, parte della Provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Vald’elsa, Provincia di Siena.
Le due province e le due zone socio sanitarie superano l’indice di contagio settimanale dei 250 contagiati su 100.000 abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti. A preoccupare è la pressione ospedaliera: l’atto, spiega la Regione, è determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti Covid.
"I pareri dei Direttori di Asl competenti sono concordi nel chiedere di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano. Le decisioni sono state assunte dopo attento esame in assemblee con i Sindaci dei territori interessati", spiega la Regione.
"Si è appena concluso un incontro con il Presidente della Regione e i sindaci della Città metropolitana di Firenze per analizzare la situazione sanitaria della nostra area. La nostra città, con tutta la provincia di Firenze e di Prato resterà in zona rossa anche per la prossima settimana. I dati dei contagi continuano ad essere superiori ai limiti in entrambe le province ma soprattutto preoccupano gli ospedali in vera sofferenza, come rilevato anche dagli appelli di tanti operatori sanitari che chiedono massima collaborazione e decisione per cercare di diminuire la pressione sulle strutture", ha annunciato il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi.
"So bene che restare in zona rossa per un'altra settimana sarà dura, penso soprattutto a quelle attività economiche che non possono riaprire o devono proseguire con forti limitazioni e al mondo della scuola, in particolare per quelle classi che non potranno riprendere in presenza (2° e 3° medie e superiori). Anche per questo ho ribadito che, oltre a pretendere il rispetto delle regole da parte di tutti, è assolutamente indispensabile accelerare con la campagna vaccinale, unica vera soluzione alla situazione difficilissima che stiamo vivendo", conclude Falchi.
"La provincia di Firenze resta in zona rossa. Nell'ultima settimana a Campi abbiamo avuto 177 positivi. Numeri altissimi, in linea con la città metropolitana. Alla luce di questo e della situazione negli ospedali, abbiamo condiviso con il Presidente Giani e tutti i sindaci di rimanere in zona rossa. Serve più attenzione da parte di tutti: abbiamo visto che il sacrificio di tanti è inutile, se pochi non rispettano le regole. Porre fine a questa situazione dipende solo da noi. Senza il senso di responsabilità di tutti voi, questo appello non servirà a niente", ha detto il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi.
Cosa comporta la zona rossa?
Spostamenti. Gli spostamenti sono vietati, anche all'interno del proprio comune, se non per comprovate esigenze di lavoro, o per situazioni di necessità e motivi salute. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Negozi. Chiudono anche i negozi, ad eccezione di quelli alimentari e di prima necessità (tra gli altri: supermercati, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, fioristi, librerie, negozi per bambini, ferramenta, negozi di articoli sportivi e di elettronica). Chiusi anche i banchi non alimentari dei mercati. Chiusi i parrucchieri, i barbieri, e i centri estetici.
Ristorazione. Bar e ristoranti restano chiusi, ma potranno effettuare consegne a domicilio (senza restrizioni di orario) e vendita da asporto (fino alle 22 per i ristoranti e alle 18 per i bar, ma a Firenze, per ordinanza comunale, nel fine settimana la vendita di alcolici si stoppa alle 16, anche nei supermercati). E' vietato consumare all’interno dei locali e nelle immediate vicinanze.
Sport. Restano chiuse palestre e piscine. L'attività motoria è consentita nei dintorni dell'abitazione. L'attività sportiva è consentita solo all'aperto e in forma individuale.
Non sono permesse visite a parenti e amici.
In zona arancione invece riaprono i negozi, e sono concessi gli spostamenti all'interno del proprio comune (sempre in orario 5-22), mentre per quanto riguarda gli spostamenti fuori comune, sono permessi solo per comprovate esigenze di lavoro, o per situazioni di necessità e motivi salute.