Firenze, cerimonia per ricordare Benvenuto Cellini a 520 anni dalla sua nascita
Il genio della scultura e maestro orafo nasceva il 3 novembre 1500
martedì 03 novembre 2020 15:58
Si è svolta oggi, martedì 3 novembre 2020, sul Ponte Vecchio a Firenze la cerimonia per ricordare i 520 dalla nascita del maestro orafo Benvenuto Cellini.
Il presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani ha deposto, a nome dell’amministrazione comunale, una corona d’alloro commemorativa accompagnato dalla presidente dei gioiellieri del Ponte Vecchio Giuditta Biscioni e dal presidente della cassa artigiana dell’orafo Mario Acuti.
I due presidenti hanno fatto dono al presidente Luca Milani di una targa che ricorda la ricorrenza della nascita di Benvenuto Cellini.
Benvenuto Cellini, genio della scultura, nasceva il 3 novembre 1500. Un personaggio geniale dotato di molti talenti, famoso per le sue opere indimenticabili e soprattutto famigerato per il suo carattere. "Ai suoi tempi non sapremmo dire se fosse più conosciuto e rispettato per le sue opere o più temuto per la sua indole irrequieta e violenta", lo ricorda la pagina di Città di Firenze su Facebook.
"Per Benvenuto Cellini la carriera artistica si è incamminata a braccetto con la burrascosa vita privata, soggiornando ovunque la sua arte fosse richiesta e puntualmente contraddistinguendosi per talento e insofferenza. Oltre a scultore è stato apprezzato musicista, orafo e scrittore, ma allo stesso tempo assassino, esiliato e carcerato. Davvero la sua vita si può considerare un romanzo e Benvenuto, infatti, ce ne regala una gustosa biografia dove scolpisce la sua figura d’eroe, incompreso e deluso, con grande comunicativa e un pizzico di presunzione".
"La sua memoria è indiscutibilmente legata alle sue opere, al suo genio, che ne hanno fatto un punto di riferimento assoluto per il Manierismo e per tutti gli scultori a venire. Ma per spiegare chi fu davvero Benvenuto Cellini forse basta sapere che il Perseo, il capolavoro del 1554, nasconde nella nuca l’autoritratto dell’artista: una firma vergata con l’ego su un foglio di smisurato talento".