Elezioni a domicilio per chi è positivo o in quarantena: ecco come fare
Nell’AUSL Toscana centro sono circa 3.700 i cittadini al momento in quarantena per il Covid
giovedì 10 settembre 2020 18:56
In vista delle prossime elezioni che si svolgeranno il 20 e 21 settembre (si vota per il referendum, per le Regionali e per eleggere sindaco e consiglio di nove comuni toscani) l’Azienda USL Toscana centro ricorda a tutte le persone affette da Covid19, o comunque isolate che intendono esercitare il diritto di voto domiciliare che, come previsto dalle norme nazionali, devono inviare la richiesta al proprio Comune di residenza e accompagnare l’istanza da un certificato dell’Azienda Sanitaria.
La procedura, in particolare, riguarda coloro che si trovano in condizione di quarantena perché positivi (anche se asintomatici), o in isolamento fiduciario perché entrati in contatto stretto con un malato o rientrati dall’estero da Paesi a rischio.
Al momento nell’Azienda USL centro sono 3.700 i cittadini in quarantena: non potranno recarsi ai seggi ma comunque votare al loro domicilio.
Il certificato medico che attesta la condizione di isolamento deve essere richiesto telematicamente a partire da oggi 10 settembre fino al 15 settembre, riferisce l'AUSL Toscana centro. Le persone che vogliono esercitare il diritto di voto domiciliare per richiedere la suddetta certificazione devono visitare la pagina dell’Azienda Sanitaria, https://www.uslcentro.toscana.it/ consultare le istruzioni e procedere con la compilazione dello specifico modulo che andrà inviato alla mail indicata nella procedura (QUI PER ALTRE INFO).
Il certificato sanitario dovrà essere quindi rilasciato in data non anteriore al quattordicesimo giorno antecedente la data della votazione.
La richiesta dovrà essere inviata via email, fino al giorno 15 settembre 2020, alla casella postale dedicata votodomiciliarecovid@uslcentro.toscana.it allegando il modulo di consenso al trattamento dati con l’indicazione dello specifico indirizzo email al quale inviare il certificato.
Le operazioni di raccolta del voto a domicilio sono effettuate dai componenti di un seggio speciale, come riportato dall'ordinanza regionale. Qualora i Comuni non riescano a trovare il personale necessario, la norma nazionale prevede che possa essere composto da medici o infermieri reperiti tra il personale delle Unità speciali di continuità assistenziale della Asl, più note come Usca, o da volontari. La Regione ha già chiesto alle Asl di attivarsi per reperire la più ampia disponibilità e fornire così ai sindaci i nominativi per la designazioni di un numero di seggi speciali pari almeno al numero di Usca attivate sul territorio.
Sarà loro cura raccogliere il voto a casa e consegnare poi le schede, raccolte in una busta apposita, al presidente della sezione elettorale a cui saranno accorpati, per essere immesse nell’urna destinata. Il voto a domicilio, poiché le sezioni speciali faranno capo a quelle ospedaliere, potrà essere garantito per le Regionali e il referendum ma non per tutti i Comuni al voto, se non sede di ospedale e per i soli elettori del comune ricoverati in quell’ospedale. Lo prevede anche stavolta la normativa nazionale. Nel caso delle Regionali inoltre la circoscrizione di riferimento (e dunque la scheda e i candidati consiglieri che si potranno votare) sarà sempre quella dell’ospedale.
Dopo ogni votazione domiciliare visiere ed occhiali indossati dal personale di seggio dovranno essere sanificati e i dispositivi monouso gettati: lo stesso per le mascherine (quelle FFP2) dopo sei ore. All’elettore, se sprovvisto, sarà fornita mascherina chirurgica. Le matite vanno cambiate ed adeguatamente disinfettate dopo ogni utilizzo. I componenti del seggio speciale provvederanno a raccogliere il voto anche dei pazienti Covid ricoverati nei reparti dedicati degli ospedali di riferimento.