Un cittadino marocchino di 35 anni è accusato di tentato omicidio ed è stato accompagnato al carcere fiorentino di Sollicciano nel pomeriggio di ieri, lunedì 24 agosto,  dalla Polizia.

L’uomo, incensurato ma comunque già noto alle forze dell'ordine, è ritenuto responsabile di un episodio di violenza avvenuto lo scorso 12 luglio durante il quale, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe tentato di strangolare una transessuale nella sua abitazione a Novoli.

Il 35enne avrebbe afferrato un cavo elettrico di una ciabatta presente in casa, l’avrebbe avvolto intorno al collo della vittima per poi stringere con forza le due estremità per alcuni minuti, fino a farle mancare il fiato.

Quest’ultima ha colpito il suo aggressore con un pugno al volto, riuscendo a liberarsi.

Le volanti della Questura di Firenze che erano intervenute, avevano identificato il  cittadino marocchino, dando il via ad una prima attività investigativa. La parte lesa ha sporto denuncia  con una prognosi di dieci giorni per un trauma toracico e del collo. 

Secondo il racconto della vittima, quella mattina poco dopo le 8.00 l’indagato si sarebbe presentato alla sua porta pretendendo inizialmente un rapporto orale per poi andare in escandescenza rompendo alcuni oggetti nell’abitazione.

Avrebbe tentato di strangolarla con il cavo elettrico, sferrandole anche alcuni fendenti con un paio di forbici, colpi dai quali la vittima ha raccontato di essere rimasta illesa, protetta da una pancera.

Pur non essendo del tutto chiare le motivazioni della lite e la dinamica dell’aggressione  nel provvedimento il giudice rileva che può affermarsi con ragionevole certezza che l’indagato abbia tentato di strangolare la vittima con il cavo di una multipresa.

Per questo motivo il cittadino straniero è stato sottoposto alla misura cautelare per gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio.

L’uomo, rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile di Firenze, è stato accompagnato al carcere fiorentino di Sollicciano.