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Smascherata presunta associazione per lo sviluppo di energia positiva: adepti indotti a subire rapporti sessuali

L'indagine della Polizia di Stato

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venerdì 21 agosto 2020 09:54

Avrebbero organizzato corsi basati sullo sviluppo dell’energia positiva per poter vivere senza condizionamenti e in armonia con sé stessi, ma dietro questi incontri la polizia ha scoperto una serie di violenze sessuali consumate tra il 2016 e il 2018.

 

Per questo motivo, nel pomeriggio di ieri - 20 agosto, è finito agli arresti domiciliari un uomo di 46 anni di Siena ed è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora per la ex compagna, una donna di 50 anni, originaria del Veneto.

 

L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dalla Squadra Mobile di Firenze e da quella di Siena, coordinate dal Servizio Centrale Operativo di Roma.

 

Secondo l’ipotesi investigativa i due, in concorso tra loro, con violenza, inganno ed approfittandosi della situazione di vulnerabilità delle vittime, avrebbero ridotto e mantenuto in uno stato di soggezione alcune persone che erano entrate a far parte di un’associazione nella zona di Montepulciano per superare, attraverso le loro teorie energetiche, problemi derivanti da pregresse esperienze negative avute in ambito familiare, sentimentale e, più in generale, nei rapporti relazionali che limitavano la loro autonoma capacità di autodeterminazione.

 

Tali teorie, riferisce la Questura di Firenze, avrebbero avuto lo scopo di far falsamente credere agli adepti che per conseguire il benessere psicofisico e attrarre energia positiva, gli stessi avrebbero dovuto, dietro pagamento, acquistare gadget, amuleti, dischi e pietre, con un costo variabile fino a 800 euro, e frequentare, sempre a pagamento, i vari corsi di formazione e incontri di gruppo.

 

Tra le altre cose, gli adepti avrebbero anche dovuto svolgere gratuitamente prestazioni lavorative all’interno dell’associazione o nell’abitazione dell’indagato.

 

Quest’ultimo avrebbe esercitato, quale guida spirituale, poteri tali da porre i seguaci in condizioni di totale sudditanza psicologica al punto di assecondarlo in ogni sua decisione, da loro percepita come assolutamente necessaria per allontanare l’energia negativa ed evitare così di subire, in modo umiliante e al cospetto di tutti, punizioni esemplari rivolte contro chi non aveva seguito i suoi insegnamenti. Gli stessi sarebbero stati infine costretti, dopo aver loro impedito ogni relazione familiare, sociale e lavorativa, a prestazioni sessuali e ad elargire consistenti somme di denaro.

 

In riferimento alle tecniche utilizzate per condizionare la volontà degli adepti, particolarmente significativa è quanto emerso durante un’intercettazione nella quale l’indagato si vanta con un amico di far uso dell’ipnosi. La coppia è inoltre accusata in concorso di aver esercitato abusivamente, in assenza di titoli abilitativi e in violazione di legge, la professione di psicologo psicoterapeuta, fonte per i due di notevoli guadagni, effettuando nel tempo nei confronti di numerose persone, consulenze sostenute da corsi, lezioni individuali, percorsi terapeutici e colloqui durante i quali, approfittando della vulnerabilità delle corsiste l’indagato le avrebbe indotte a compiere o a subire atti sessuali.

 

Il 46enne è anche ritenuto responsabile di avere, nell’ambito dell’associazione da lui gestita, esercitato abusivamente la professione di medico in assenza di titolo abilitativo effettuando a pagamento atti tipici riservati alla professione con più pazienti affetti da patologie gravi, quali asma, infarto celebrale, ictus e nei confronti della madre di una corsista malata di SLA.

 

Nell’ordinanza vengono contestate al 46enne una serie di violenze sessuali, una in concorso con la donna, consumate durante gli incontri e che sarebbero state rappresentate alle vittime come pratica assolutamente necessaria per essere libere e superare i loro blocchi mentali e pregiudizi che non consentivano di conseguire il benessere spirituale. In un altro caso gli adepti sarebbero stati invece minacciati che se non avessero acconsentito agli atti sessuali, sarebbe arrivata una presenza negativa che avrebbe distrutto a livello energetico le loro vite.

 

Le indagini sono partite dalla segnalazione di una madre preoccupata per il figlio completamente assorbito dalle discipline dell’associazione. Secondo quanto appreso dagli inquirenti quest’ultimo si era infatti allontanato dalla famiglia e aveva mutato il suo comportamento assumendo atteggiamenti sempre più aggressivi. Per seguire le discipline energetiche pubblicizzate dall’indagato il giovane, studente universitario, avrebbe partecipato a vari corsi, anche all’estero, e consegnato al 46enne tutti i suoi risparmi per un ammontare di circa 8000 euro.

 

Immagine di repertorio

 
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