Un mezzo della Croce Rossa è stato preso di mira dal lancio di limoni e barattoli di pomodoro. E' successo all'altezza di Piazza Don Bosco, nel comune di Figline e Incisa Valdarno (Firenze). Il mezzo, impegnato nel giro sul territorio per ricordare le misure di prevenzione contro il Coronavirus, è rimasto danneggiato e il servizio è stato sospeso.

"Stamani qualcuno, che probabilmente pensava di divertirsi così, ha lanciato dal terrazzo dei barattoli di pomodoro e dei limoni sul mezzo della Croce Rossa che stava girando tutto il territorio comunale con l'altoparlante per ricordare le regole da tenere in questa emergenza. È stata sporta denuncia e si cercherà di individuare il responsabile, ma intanto il mezzo è stato danneggiato e di conseguenza il servizio necessariamente sospeso. Un gesto grave e senza alcun senso", racconta la sindaca Giulia Mugnai.

"Un vero capolavoro - continua la sindaca - Quando dico che la responsabilità di uscire da questa emergenza è di ciascuno di noi è proprio per questo. Noi abbiamo distolto tutto il personale della Polizia Municipale dal lavoro amministrativo dentro gli uffici per concentrarlo sui servizi su strada. Ogni giorno effettuiamo decine e decine di controlli (anche ieri 40 persone verificate). Gli agenti in maniera rigorosa emettono le sanzioni quando ne riscontrano gli estremi (anche ieri 2 persone non hanno saputo giustificare il proprio spostamento e sono state multate)".

"Ma gli agenti e gli ispettori della Polizia Municipale non sono infiniti e anche le altre forze dell'ordine hanno un numero finito di risorse umane. Il nostro Comune ha un'estensione di 100 km quadrati e noi siamo 24.000. Ognuno ha la sua scusa, la sua deroga, la sua giustificazione, il proprio giardino privato in cui invitare i vicini senza che nessuno possa controllare. ADDIRITTURA ognuno ha la sua bravata da fare. Quando scrivo che una sola persona può fare la differenza, non è retorica. È che le cose stanno proprio così, perché noi, insieme alle altre forze di polizia, possiamo fare i controlli, le sanzioni, le reprimende, ma non possiamo essere ovunque in ogni momento. Non troviamo scuse!", conclude Giulia Mugnai.