Una fiorentina a Venezia, fra disastro e speranza
'Questa sciagura non ci spezzerà'
giovedì 14 novembre 2019 10:57
“Com' è triste Venezia” cantava Charles Aznavour. E in questi giorni è triste davvero vedere la sua bellezza coperta dall'acqua. Un'ondata così non si vedeva dal 1966, anno infausto anche per Firenze. La fiorentina Viola Tesi, classe 1988 e blogger di “utopicAcquatica” vive Venezia dal 2013 e ci ha raccontato la situazione di questi giorni.
“Sono angosciata, preoccupata e tristissima. Abito in zona Carmini e a Venezia vivono anche parenti, amici e il mio ragazzo”.
Cosa è successo di preciso? “La marea doveva arrivare 1.60 m...poi la situazione è peggiorata per via del vento di Scirocco, era fortissimo, da far paura. Il vento di Scirocco è responsabile delle maree, infatti quando c'è l'acqua alta non è mai freddo. Il problema pè che si possono prevedere le maree ma non il vento”.
Ma cosa è successo di preciso in città? “La marea è arrivata a1.87 m. Ci sono stati danni immensi con negozi e case allagate. Un'edicola alle Zattere è stata spazzata via, i muri sono divelti, gondole e motoscafi sono incastrati nelle calle e in tutta la città ci sono stati black out, incendi e corto circuiti.”
Una situazione quasi apocalittica “Tutti i piani terra sono stati allagati. Ci sono tanti piccoli commercianti che si trovano già in difficoltà per via degli affitti sempre più alti. So che chiuderanno in tanti e questo mi addolora terribilmente. Il tessuto sociale della città è fragile, da Venezia scappano in tanti.”
Eppure di Venezia e dei suoi problemi si parla molto...”Siamo sempre sotto i riflettori, tutti si scandalizzano a parole ma poi nei fatti non cambia niente. La popolazione è stremata, ma non abbiamo perso la voglia di lottare e far sentire la nostra voce. Basti pensare all'ultima manifestazione "no grandi navi" che ha portato nelle calli una fiumana di gente. Come al solito, ci si mobilita in massa solo quando si sfiorano le tragedie,però.”
Come vedi il futuro di Venezia? “Temo per il futuro perché vivere a Venezia sta diventando sempre più difficile...costi economici e umani altissimi, disagi di tutti i tipi. Un mio amico stava per realizzare il sogno di una vita di acquistare una casa, ma essendo al piano terra, il sogno va in fumo. Si resiste solo per il profondo amore che ci lega a questa città meravigliosa e magica. Perché vogliamo salvarla dalle grinfie distruttrici del turismo di massa becero e superficiale.”
Venezia, però sta anche reagendo. Gruppi di giovani si sono organizzati tramite i social per pulire le calli, i taxi hanno effettuato trasporto gratuito, le persone hanno messo a disposizione posti letto per chi aveva perso il proprio. Sono state organizzate molte raccolte fondi, fra cui una per la ricostruzione dell'edicola spazzata via.
Il mio amico Francesco Bonanome dice “ I veneziani sono gente forte, resiliente. Dopotutto Venezia non è una realtà per tutti. Mi rendo conto che questa sciagura non ci spezzerà e comincio a convicermi che nonostante tutto ne usciremo più forti, che non molleremo mai, perchè questo fa semplicemente parte del nostro DNA”.