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Prato, primo prelievo di organi a cuore fermo. Donazioni salavano sei vite

Un bambino di appena 6 mesi salvato col trapianto di rene

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mercoledì 13 novembre 2019 15:48

E' successo nei giorni scorsi all’Ospedale di Prato: sono stati individuati due donatori multitessuto in arresto cardiaco deceduti nei reparti di degenza, tre donatori di organi e tessuti deceduti in terapia intensiva in morte encefalica ed infine un donatore di polmone a cuore fermo deceduto in DEA/PS.

 

Nonostante la quasi contemporanea gestione della complessa procedura sanitaria da attivare in questi casi (dall’accertamento della morte all’attivazione della Commissione medica multidisciplinare e delle équipe chirurgiche per i prelievi fino al coordinamento dei trasferimenti degli organi) gli operatori e le strutture del Santo Stefano hanno reagito benissimo e l’esito è stato positivo: i sei donatori hanno permesso i trapianti in Centri regionali ed extraregionali in pazienti in lista d’attesa.

 

Quattro hanno ricevuto il fegato e tra questi un bambino di appena 6 mesi, due il rene; in due donatori è stato possibile prelevare anche i tessuti tra cui le cornee, i tessuti cutaneo ed osseo poi inviati alle Banche dei tessuti regionali per il relativo trattamento conservativo che permetterà in futuro di trapiantare altri dieci pazienti in lista di attesa per un tessuto.

 

Rilevante, per la particolare modalità, la donazione di un paziente di 45 anni il quale, deceduto per improvviso arresto cardiaco mentre era per strada, pur essendo stato prontamente trattato dal 118 e nonostante tutti gli sforzi profusi dal personale del DEA/PS, non è stato possibile in alcun modo salvare, fa sapere l'Ausl Toscana Centro.

 

L’attenzione si è quindi rivolta ad una possibile donazione di polmoni dando avvio a Prato, alla prima esperienza di prelievo di organi in donatore a cuore fermo. Il paziente era iscritto all’AIDO, com’è stato possibile verificare sul Sistema Informativo Trapianti nazionale e come confermato anche dai familiari. E’ intervenuta l’équipe chirurgica del Centro trapianti di Polmone di Siena che ha valutato il donatore e la funzionalità degli organi polmoni per un possibile trapianto.

 

Il dottor Alessandro Pacini, direttore della struttura donazioni organi e trapianti aziendale ha dichiarato: “l’ Ospedale Santo Stefano di Prato, è un presidio molto attivo nel procurement di organi e tessuti grazie alla particolare sensibilità alla donazione dei cittadini pratesi e all’elevato livello organizzativo dell’ospedale diretto dottoressa Daniela Matarrese, che è direttore anche della rete ospedaliera della AUSL Toscana Centro, dal coinvolgimento di tutti i reparti di degenza favorito dal costante impegno e professionalità del coordinamento ospedaliero donazioni diretto dalla dottoressa Sara Bagatti con il supporto delle infermiere Serena Caselli e Selenia Ceccotti”.

 

 

 
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