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Il Regolo della Fortezza Medicea di San Piero a Sieve

Una leggenda antica e moderna

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martedì 22 ottobre 2019 13:26

In pochi lo sanno, ma la Fortezza Medicea di San Piero a Sieve, nel Mugello è la casa di un terribile mostro. 

 

La Fortezza di San Martino fu costruita dai Medici; la costruzione iniziò sotto Cosimo I il 30 giugno 1569 e fu ultimata, alla fine del secolo, da Ferdinando I a cura di Bernardo Buontalenti. La costruzione domina il panorama e serviva a rendere molto vulnerabile qualunque nemico che osasse avvicinarsi, dato che poteva colpire eserciti e macchine da guerra ad oltre un miglio di distanza. 

 

Ma, secondo la leggenda, il nemico era già all'interno delle mura. Ma chi è? Si tratta del Regolo, il leggendario re dei serpenti che può uccidere con lo sguardo. Una figura molto simile a quella del basilisco o badalischio ritornata famosa negli ultimi anni grazie alle avventure di Harry Potter.

 

Ma come è arrivato in provincia di Firenze questo enorme serpente? Come sempre esistono molte versioni della stessa storia. Secondo Matteo Cosimo Cresti furono i soldati napoleonici nel XIX secolo ad imprigionarlo nella struttura. L'enorme serpente, infatti, aveva iniziato a uccidere essere umani per placare la sua fame sempre crescente, per questo la milizia si era messa sulle sue tracce. Non riuscendo ad uccidere la bestia, lo imprigionarono nella Fortezza, dove risiede ancora oggi. 

 

Secondo Massimo Certini e Piero Salvadori l'origine del Regolo è molto più antica. Sottoforma di drago questo enorme serpente discese dal cielo durante la costruzione delle fondamenta delle fortezza e in essa stabilì la sua dimora. Nessuno ha mai scoperto la tana della bestia ma la sua presena sarebbe giustificata da strani fattori che si sono susseguiti nei secoli. 

 

Quali? Secondo la leggenda giovani e belle donne si ritrovavano in possesso di monete d'oro dall'origine inspiegabile e, queste fanciulle, partorivano solo maschi. Un giorno alcuni abitanti del paese decisero di seguire una fanciulla e la videro salire verso la Fortezza. Nell'aria iniziarono a propagarsi molte luci e una melodia soave. I giovani decisero quindi di farsi avanti, ma le luci divennero cupe e un rumore terribile costrinse gli uomini a fuggire. La ragazza sparì e da allora sparirono anche le monete d'oro. 

 

E il Regolo? Il Regolo è ancora presente  e non solo nelle storie popolane. Nel 1993 è nato il 'Palio della Fortezza', dove quattro rioni -  Rosso, “La Piazza”; Bianco, “La Pieve”; Verde “Cardetole” e Azzurro, “Campomigliaio”- si sfidano per ottenere lo stendardo su cui è disegnato proprio un serpente. 

 
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