Firenze, droni per il controllo e la tutela dei monumenti
Innovativo progetto della Prefettura di Firenze con i Vigili del Fuoco
giovedì 26 settembre 2019 12:19
L’uso dei droni per il controllo preventivo del patrimonio storico-artistico della provincia di Firenze.
La Prefettura di Firenze ha sperimentato, insieme ai Vigili del Fuoco, l’uso di un drone per monitorare lo stato dei monumenti che appartengono al Fondo Edifici di Culto, di proprietà del Ministero dell’Interno. Nell’area metropolitana fiorentina appartengono al FEC le basiliche di Santa Croce, Santa Maria Novella, Santissima Annunziata e Santo Spirito, le chiese del Carmine, della Santa Maria Maddalena dei Pazzi, di San Marco, di San Paolino e i complessi monumentali di Montesenario e Vallombrosa.
Per la prima volta sul territorio nazionale, un drone è stato impiegato in un’azione preventiva di controllo, quando finora il suo utilizzo è esclusivamente finalizzato alle operazioni di soccorso che seguono gli eventi calamitosi. Il drone, rende noto la Prefettura di Firenze, si è rivelato un elemento strategico per verificare la stabilità e le condizioni di sicurezza dei beni controllati, soprattutto delle parti di difficile accesso diretto come coperture, campanili e guglie, e rappresenta, quindi, un valore aggiunto nella tutela del patrimonio storico-artistico e nella salvaguardia della pubblica incolumità.
L’iniziativa della Prefettura è stato possibile grazie alla collaborazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco che ha utilizzato un drone di circa 700 grammi, pilotato dal Nucleo SAPR - Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto della Toscana, coordinato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Durante le operazioni di sorvolo dei beni del Fec, il drone ha raccolto una grande quantità di immagini ad alta definizione, che saranno utili per la digitalizzazione del patrimonio artistico, per la gestione informatizzata dei piani di manutenzione e per la programmazione di interventi conservativi. Inoltre, il dispositivo ha individuato alcune situazioni precarie su paramenti lapidei, rivestimenti, elementi aggettanti e apparati scultorei, che richiedevano interventi immediati, subito realizzati con l’impiego di cestelli telescopici.
Per la sua portata innovativa, il progetto è stato presentato dalla Prefettura e dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato al “Salone Internazionale del Restauro dei Musei e delle Imprese Culturali” che si è tenuto a Ferrara dal 18 al 20 settembre.
Immagine di repertorio