Firenze, la Cassazione dà ragione sulla regolarità dell’autovelox in viale Gramsci
venerdì 05 aprile 2019 15:30
La Corte di Cassazione dà ragione al Comune di Firenze sulla regolarità dell’autovelox in viale Gramsci.
Con la sentenza numero 8934, depositata il 29 marzo scorso, la Suprema Corte ha respinto un ricorso presentato contro il giudizio del Tribunale di Firenze favorevole all’Amministrazione e quindi ha confermato la regolarità dell’autovelox di viale Gramsci.
Questo pronunciamento rappresenta un importante chiarimento dal punto di vista giuridico a livello generale, rende noto il Comune di Firenze in un comunicato. Infatti, a differenza delle sentenze precedenti, risalenti al 2016 su viale Etruria e al 2018 su viale Lavagnini, sempre favorevoli al Comune ma dove la Suprema Corte non era entrata nel merito delle caratteristiche del viale, limitandosi ad affermare che si trattava di una valutazione di merito, rimessa al Tribunale, questa volta i giudici della Cassazione hanno esaminato le caratteristiche della strada affermando due significativi principi di diritto.
Prima di tutto che la larghezza della banchina, spesso posta dai Giudici di Pace quale ragione dell'accoglimento dei ricorsi, non è rilevante in quanto non prescritta da alcuna norma e perché non è necessaria una larghezza minima non essendo la banchina destinata al transito dei veicoli. In secondo luogo che la presenza di intersezioni non semaforizzate, nel caso di viale Gramsci si immette cinquanta metri prima dell'autovelox via Benedetto Varchi, non risulta rilevante attesa la presenza del controviale.
Per questo la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato per la cassazione della sentenza del Tribunale di Firenze e ha condannato il ricorrente anche al pagamento delle spese.