Firenze, manifestazione in memoria di Idy: 'No al razzismo'. Più di diecimila persone in corteo
Corteo antirazzista a Firenze
sabato 10 marzo 2018 15:27
A Firenze è il giorno del corteo in memoria di Idy Diene, l'uomo senegalese ucciso lunedì scorso sul ponte Vespucci.
Manifestazione antirazzista oggi pomeriggio, sabato 10 marzo 2018, con partenza da Piazza Santa Maria Novella: la piazza ha iniziato a riempirsi intorno alle ore 14, mentre il corteo è partito poco dopo le 15.
Il tutto in ricordo di Idy, con persone di tutte le età che hanno iniziato la manifestazione al grido unanime 'no al razzismo'.
Post it gialli recitano “Blood has just one color”, bandiere viola “Stop a tutti i razzismi”, molti i cori durante il corteo, che dalla piazza ha percorso via dei Fossi, verso piazza Goldoni. “Idy è vivo, è qui insieme a noi” il coro che risuona nel corteo.
Migliaia di persone presenti, comunità senegalesi da tutta Italia, e tanti italiani, di tutte le età, comprese molte famiglie con bambini.
Ore 15.40: Il corteo è arrivato sul lungarno Vespucci e sul ponte Vespucci, sfilando pacificamente. La coda del corteo è ancora in via dei Fossi. 'Idy era una persona di pace, non vogliamo fare casino', recitano diversi cartelli durante il corteo.
Ore 16.05: 'Siamo tutti antifascisti' e 'No al razzismo' gli slogan ripetuti dai manifestanti. La manifestazione non si fermerà sul ponte Vespucci, come avrebbe dovuto essere il percorso originale, ma tornerà in piazza Santa Maria Novella, passando da Lungarno Soderini e ponte alla Carraia.
'Da culla del Rinascimento a covo di barbarie. Restiamo Umani', recita un altro cartello. 'Delle vostre fioriere non ce ne frega niente, è stato razzismo e chi lo nega mente', viene cantato nel corteo.
Ore 16.35: Il corteo sta transitando di nuovo in piazza Goldoni, prendendo via del Moro per tornare indietro. Presenti per la Regione Enrico Rossi e Vittorio Bugli, c'è anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in testa al corteo, con l'assessore al welfare Sara Funaro.
Ore 16.50: La testa del corteo è tornata in piazza Santa Maria Novella, dove si susseguono alcuni interventi. "L'Africa è Italia, l'Italia è Africa. Noi condividiamo tutto con gli italiani, così come fanno i nostri figli. Noi amiamo Firenze, i senegalesi hanno dato molto all'Italia", dice un esponente della comunità senegalese, che attacca poi anche Salvini e la politica che fomenta il razzismo.
Ore 17: Prende parola una ragazza senegalese nata e cresciuta a Macerata, che racconta l'episodio della sparatoria contro persone di colore. "So cosa si prova ad aver paura a camminare per strada, ora la gente mi guarda come un'assassina, a volte cambia strada. Ma io sono nata e cresciuta qui".
Ore 17.10: Corteo finito, ma migliaia di persone restano ancora per le vie di Firenze e in piazza Santa Maria Novella.
Ore 17.44: Ancora tantissime persone in piazza, si parla di oltre 10mila persone presenti durante il corteo.
"E' stata una grande manifestazione – ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – riparatrice di una frattura che si era creata con una comunità ferita a morte per ben due volte in pochi anni. Mi colpisce il carattere sereno e pacifico di questo corteo così come vedere i commercianti che hanno tenuto aperti i loro negozi, quando erano stati in molti ad alimentare l'idea che ci sarebbero state tensioni". "Significa – ha aggiunto Rossi – che c'è un popolo che già convive, che è integrato. Tutte le persone civili e i sinceri democratici devono farsi sentire perché chi alimenta la paura e la strumentalizza venga sconfitto nelle sue idee. Mi ha colpito ancora che la stessa comunità senegalese abbia dichiarato di avere paura. Dobbiamo invece superare, in qualsiasi parte della società si manifestino, queste paure. Si parla del gesto di un folle, ma anche la follia si scatena in un contesto che si vuol costruire, affermando che la vita di un nero vale meno di quella di un bianco. E' un concetto aberrante, da respingere in toto. Il futuro sta invece nell'integrazione, evidente in questo corte, nel dialogo, nel rispetto delle persone e delle leggi. E' questa la vera sicurezza che abbiamo il compito di costruire".
"È stata una bellissima manifestazione, partecipata e pacifica. La migliore possibile per ricordare Idy, cosi barbaramente ucciso", commentano gli assessori Federico Gianassi e Sara Funaro, che aggiungono: "Ringraziamo i partecipanti perché hanno valorizzato lo spirito dell’iniziativa - hanno aggiunto - un ringraziamento speciale alla Comunità senegalese per l'impegno, la passione e la bravura nell'organizzazione di questo evento. E, in particolare, ai ragazzi senegalesi che hanno gestito il servizio d’ordine della manifestazione. Così come alla Polizia municipale e alle forze dell'ordine che hanno seguito in maniera esemplare e discreta il corteo".