Capodanno 2018, il sindaco Nardella firma l’ordinanza anti botti
Previsto anche il divieto di vendita e detenzione di contenitori di vetro
venerdì 29 dicembre 2017 16:54
Vietato l’uso di petardi e la vendita e la detenzione di contenitori di vetro nelle piazze dove si svolgono gli eventi di Capodanno e nelle strade a maggiore concentrazione di persone.
Questo, come riporta una nota del comune di Firenze, quanto prevede l’ordinanza firmata dal sindaco di Firenze Dario Nardella sulla base delle decisioni prese nella riunione del 13 dicembre scorso dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
"Questa ordinanza è uno degli effetti della circolare del capo della Polizia Franco Gabrielli a garanzia dell’incolumità dei cittadini dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino - le parole del sindaco Nardella nella nota del comune -. Per quanto riguarda le zone della città che non sono interessate dall’ordinanza faccio un appello ai cittadini affinché si riduca al massimo l’utilizzo dei botti, soprattutto per non spaventare gli animali e per il rispetto delle persone fragili e di coloro che non vogliono festeggiare in maniera rumorosa”.
Dalle 18 di domenica, 31 dicembre, alle 3 del 1 gennaio al piazzale Michelangelo, in piazza Signoria, piazza Santissima Annunziata e piazza Gino Bartali sarà vietata la vendita per asporto di bevande di qualsiasi natura in contenitori di vetro, la somministrazione per asporto di bevande di qualsiasi natura in bicchieri o altri contenitori di vetro e la detenzione, anche per proprio consumo, di bevande di qualsiasi natura in contenitori di vetro.
In questi luoghi, esclusa piazza Bartali, è vietato vendere, detenere o far esplodere fuochi d’artificio e qualsiasi altro materiale esplodente.
Tutti i divieti descritti sono validi anche in piazza della Repubblica, piazza Duomo, piazza del Carmine, piazza Pitti e Ponte Vecchio, piazza Santo Spirito, via Guicciardini e via Calzaiuoli.
L’ordinanza del sindaco prevede anche l’obbligo per tutti gli esercizi pubblici situati nelle località interessate dal divieto di vendita di esporre in maniera ben visibile il cartello di avviso recante l’informativa del divieto.
A meno che la condotta configuri un reato più grave, la violazione dell’ordinanza è punita, ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.