Crisi idrica nel Chianti, i sindaci: 'Situazione complessa, rischiamo il razionamento'
Publiacqua ricorre alle autobotti
martedì 01 agosto 2017 14:09
E' crisi idrica nel Chianti, e i sindaci invitano "i cittadini a rispettare l’ordinanza e limitare l’uso dell’acqua”. Le risorse locali sono in sofferenza. La siccità e il caldo di queste settimane mettono a dura prova i territori di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. Un’estate difficile che aggrava la crisi idrica e induce Publiacqua e i Comuni a confrontarsi sulle strategie da adottare per allungare la vita delle risorse locali.
“La situazione peggiora di giorno in giorno – dicono i sindaci - i Laghi di Fabbrica, Badia a Passignano, la Diga Migliorini, con integrazione del lago del Nero, la Diga di Cortifedi sono in forte sofferenza. Il livello di risorsa nei laghi principali del territorio è paragonabile a quello che normalmente è rilevato a settembre e ad oggi non è possibile escludere razionamenti nell’erogazione della risorsa nei prossimi mesi”.
Publiacqua ha messo a disposizione un’integrazione attraverso le autobotti con circa 7 trasporti al giorno, per complessivi 210 metri cubi, per salire poi gradualmente e raddoppiare fino a garantire un’integrazione di circa 420/450 metri cubi al giorno che copriranno una buona parte del fabbisogno idrico quotidiano dei due comuni. In tal modo la continuità del servizio idrico è però assicurata fino alla seconda metà di settembre.
I sindaci David Baroncelli e Giacomo Trentanovi e Publiacqua si appellano alla popolazione per un utilizzo responsabile della risorsa acqua. “Considerato il rischio di razionamento – dicono - ricordiamo il provvedimento che proibisce l’utilizzo dell’acqua potabile per lavaggio di cortili e piazzali, lavaggio domestico di veicoli a motore, innaffiamento di giardini, prati ed orti, riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua. La criticità idrica è in atto, invitiamo i cittadini a fare un uso accorto e responsabile dell’acqua fornita dall’acquedotto che va impiegata esclusivamente per motivi alimentari e igienico-sanitari”.