Firenze e la Vespa: 'Chi Vespa mangia le mele!'
Più di 70 anni fa veniva depositato il brevetto della mitica Vespa Piaggio. Indovina dove? A Firenze!
Sembra che il suo nome lo debba ad Enrico Piaggio, che alla vista del prototipo esclamò “sembra una vespa”, per via del suono del motore e della carrozzeria molto stretta.
Di certo è che più di 70 anni fa, iniziava la storia di questo scooter che è diventato nel tempo uno dei simboli del design italiano.
E’ infatti proprio il 23 aprile 1946 che la Piaggio & C. S.p.A. deposita, presso l’Ufficio centrale dei brevetti per invenzioni, modelli e marche del Ministero dell’Industria e del commercio di Firenze, il brevetto per "motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica".
Presentato sul mercato a 55 mila lire, il nuovo modello andò a ruba in brevissimo tempo: 10.535 Vespe vendute in un anno.
La sua più grande innovazione, che probabilmente contribuì al suo successo planetario, fu la presenza di un tipo di carrozzeria più grande, che copriva integralmente il motore e le parti meccaniche principali, col risultato di una protezione efficace dalle intemperie e dal fango.
Grazie a questa trovata era possibile utilizzare la nuova motocicletta con l’abbigliamento di tutti i giorni, senza sporcarsi i vestiti e le scarpe.
Negli anni la Vespa ha moltiplicato i modelli e trasformato e alcuni particolare, senza mai però stravolgere completamente il suo aspetto.
Oggi la sua fama è cresciuta in tutto il mondo così tanto che la Vespa è stata esposta nei musei di design, arte moderna, scienza & tecnica e trasporti di tutto il pianeta, entrando a far parte della collezione permanente di molti importanti musei come il MoMA di New York.